Next Gen: virtù e vizi dei migliori under 21

A meno di un mese dalle Next Gen ATP Finals del nuovo Palalido di Milano, una carrellata di punti forti e punti deboli dei migliori under 21 del mondo, analizzati dall'occhio saggio del tecnico federale Umberto Rianna. Il Canada è in pole position, ma gli inseguitori sono tanti e preparatissimi.

Secondo Umberto Rianna, Felix Auger-Aliassime è il più strutturato per arrivare a breve fra i primi 10 al mondo, e poi vincere anche i tornei del Grande Slam.

A 17 anni il canadese ha ancora qualche lacuna, come il gioco di volo, ma si sta parlando di un tennista con delle fondamenta solide che dovrà semplicemente continuare a migliorarle.

Rianna punta anche su Shapovalov, malgrado un 2019 così così. Il suo è un tennis quasi avveniristico, che ha bisogno di un giusto equilibrio per poter trovare continuità di rendimento.

A volte il canadese ha ancora qualche atteggiamento da juniores, anche nelle scelte di gioco, ma secondo Rianna nel 2020 farà un grande salto di qualità.

Da tenere d'occhio anche Alex De Minaur. Fra le tante armi presenti nel suo tennis non ce n'è nessuna fenomenale ma...

... l'australiano di Spagna ha due razzi al posto dei piedi, che gli permettono di arrivare su qualsiasi palla. Un vero osso duro.

La grande speranza degli Stati Uniti, invece, è Frances Tiafoe. Anche se non ha esattamente la tecnica più raffinata del circuito ATP.

Tuttavia, dello statunitense colpisce la grande fisicità, che si riflette nel suo tennis. "Credo possa ricalcare i successi di un John Isner, ma non certamente avvicinarsi a Andy Roddick", dice Rianna.

In grande crescita anche Alexei Popyrin, uno che Rianna aveva notato già da parecchi anni, colpito dai suoi cambi di ritmo e dalla potenza al servizio. "Può fare tutto e riuscire in tutto, anche vincere uno Slam".

Completa l'elenco degli osservati speciali lo spagnolo (di origini russe) Alejandro Davidovich Fokina, che con un mese d'oro nei Challenger si è portato a un soffio dalla Top-100. Le sue qualità? Forza, talento e quel briciolo di follia che non fa mai male.