Federer e New York: amore e tradimenti

Lo svizzero ha vinto cinque volte di fila gli Us Open, dal 2004 al 2008. Ma in seguito si è sempre fermato prima del traguardo, tra occasioni perdute d'un soffio e qualche delusione. Ecco la storia di Roger nella Grande Mela.

Federer Roger

La prima apparizione di Roger Federer agli Us Open è datata 2000: per lui, sconfitta al terzo turno contro Juan Carlos Ferrero

Big match negli ottavi dell'edizione 2001: Andre Agassi si impone in tre set, ma Roger saprà prendersi la sua rivincita...

Il primo titolo arriva nel 2004: Roger supera in finale Lleyton Hewitt per 6-0 7-6 6-0. E comincia a diventare molto popolare anche fuori dal mondo del tennis.

La rivincita contro Agassi è servita nel settembre del 2005: in finale, il basilese si impone in quattro set.

Sempre nel 2005, con Mirka, nel tradizionale Tour della città di New York con il trofeo.

Roger è già un idolo per migliaia di appassionati. E lui si presta al rito degli autografi mostrando fin da allora grande attenzione nei confronti dei fan.

L'esultanza dopo la conquista del terzo titolo consecutivo: è il 2006 e l'avversario in finale stavolta è Andy Roddick.

Intanto si affaccia una nuova generazione di campioni. Ma nel 2007 Novak Djokovic non è ancora maturo per il trionfo. Roger lo ferma nell'ultimo atto.

Roger diventa sempre più sinonimo di eleganza, dentro e fuori dal campo.

Siamo nel 2008, e Roger va a caccia della cinquina. Sul suo percorso, batte nuovamente Djokovic in semifinale...

E nell'ultimo atto rimanda i sogni di gloria di un altro emergente di lusso: Andy Murray.

Il 2009 sembra ripercorrere lo stesso copione degli anni precedenti, con Federer in gran forma, e vincitore nuovamente su Djokovic in semifinale.

Ma stavolta a impedirgli il sesto titolo di fila, arriva Juan Martin Del Potro, vincitore in cinque set.

Nel 2013 arriva una delusione, malcelata sul volto all'uscita dal campo: Roger perde da Tommy Robredo in tre set negli ottavi di finale.

Lo svizzero torna in finale nel 2015 ma (come era accaduto a Wimbledon) c'è Novak Djokovic a dargli un dispiacere.

Amara anche l'edizione del 2018: dopo tre turni dominati, Roger incappa in una giornata nera di fronte a John Millman, che lo batte in quattro set.