Torneo di Rotterdam, anno 1984: di fronte ci sono Ivan Lendl e Jimmy Connors, col primo che domina il match, 6-0 1-0. In quel momento, si accende il panico: è segnalata una bomba nei pressi del campo. Non si troverà mai nulla, ma la finale non sarà mai portata a termine
I due si erano già affrontati 15 volte, con 11 vittorie di Connors e solo 4 del rivale, più giovane però di 8 anni.
Jimbo, che poi avrebbe stupito anche parecchi anni più tardi, era già sopra i 30 anni e si stava lasciando alle spalle la parte migliore della carriera.
Tuttavia, il match era molto atteso. Ma Lendl entrò in campo deciso a non dare chance al suo avversario.
Due caratteri opposti in scena: serioso quello di Lendl, guascone quello di Connors, che in particolare a fine carriera avrebbe divertito il pubblico con esibizioni sui generis.
Lendl, in quella finale, mise subito la freccia con un break iniziale, e volò via rapidamente verso un dominio totale.
Ivan di lì a poco avrebbe vinto il suo primo Slam, il Roland Garros. L'unico Major che gli sarebbe rimasto indigesto è quello di Wimbledon, dove arrivò per due volte in finale e per cinque in semifinale.
Sul 6-0 1-0 per Lendl, arrivò una chiamata anonima alla polizia rivendicata da un movimento anticapitalista: c'era una bomba nel palazzetto, vicino al campo e ai giocatori. In un attimo, si fermò tutto e il palasport fu evacuato.
Le verifiche condotte dalla polizia non riscontrarono nessun ordigno. Ma Lendl si rifiutò di tornare in campo, mentre Connors sarebbe stato disposto a continuare. Così quel torneo rimase - caso più unico che raro - senza vincitore a causa di una bomba fantasma.
Un'immagine più recente dei due contendenti di quella finale, insieme a McEnroe e Borg. Molti, ricordando quell'episodio di Rotterdam, raccontano che Lendl avrebbe pensato - non si capisce bene quanto seriamente - che a fare quella chiamata non sia stato un terrorista, bensì un fan di Connors, disperato per l'andamento della sfida.
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La finale del torneo di Rotterdam, edizione del 1984, promette scintille: di fronte due mostri sacri come Ivan Lendl e Jimmy Connors.