Berrettini, le tappe di una stagione da sogno

Il 2019 segna l'esordio di Matteo Berrettini in Coppa Davis. Nel preliminare che qualifica per la nuova fase finale a gironi, l'Italia sfida l'India a Calcutta: è il primo match sull'erba degli azzurri dal 1985, dalla sconfitta nello stesso South Club. Berrettini domina Prajnesh Gunneswaran 64 63 in 58 minuti. La vittoria di Berrettini il preludio a una stagione di grandi soddisfazioni.

A Sofia, Berrettini supera in rimonta Karen Khachanov nel primo confronto diretto tra i professionisti. "Il back funziona, soprattutto su una superficie veloce e contro un avversario a cui piace giocare sempre alla stessa altezza" dice. Berrettini rimonta anche contro Fernando Verdasco, si ferma però in semifinale contro l'ungherese Marton Fucsovics.

Dopo Sofia, perde cinque delle successive sei partite ATP. Vince il Challenger a Phoenix in finale su Mikhail Kukushkin. E proprio contro il kazako apre il percorso al torneo di Budapest. Percorso che si conclude con la vittoria in finale su Filip Krajinovic 4-6 6-3 6-1. E' il secondo titolo in carriera per l'azzurro. Grazie al successo, sale al numero 37 del mondo: in quel momento è il suo best ranking

La settimana successiva, Berrettini torna in finale a Monaco di Baviera. E' il terzo azzurro a giocare due finali in due settimane dopo Francesco Cancellotti nel 1984 (Palermo e Firenze) e Fabio Fognini (Stoccarda e Amburgo 2013, Vina del Mar e Buenos Aires 2014). Domina Bautista Agut in semifinale, dopo poche ore torna in finale contro Chtistian Garin: perderà al tiebreak del terzo set

Il romano Berrettini accende il cuore del tennis che batte nel cuore di Roma. Al Foro Italico, agli Internazionali BNL d'Italia, celebra la prima vittoria contro un top 10. Supera 7-5 7-5 a Sascha Zverev, che nel 2017 aveva vinto qui il suo primo Masters 1000. L'anno scorso Berrettini aveva perso contro il tedesco a Roma. "Quando sono entrato in campo pensavo che me la sarei potuta anche giocare ma era come se mancasse un pezzettino. Era più emozione, quest’anno c’era più convinzione” ha detto

Berrettini in estate rivela un'affinità elettiva con il tennis su erba. Vince il titolo a Stoccarda, in finale sul canadese Felix Auger-Aliassime. Trionfa senza perdere mai il servizio per tutta la settimana. Gli era riuscito anche a Gstaad nel 2018, nella settimana del suo primo trionfo nel circuito maggiore. Solo Federer ha vinto più tornei, quattro, senza subire break. E' il secondo italiano a vincere un titolo sull'erba. In premio,oltre all'assegno da 117.050 euro, si gode una Mercedes elettrica. Anche se le auto, dice, non gli piacciono così tanto.

La serie sull'erba è continuata a Halle, con il primo quarto di finale e poi la prima semifinale in carriera in un ATP 500. La serie si ferma contro David Goffin, ma vale un posto nella storia. Berrettini incsassa i complimenti di Federer, che vince il decimo titolo a Halle, come non gli era mai riuscito in nessun altro torneo. E grazie al successo dello svizzero entra tra i primi venti del mondo. E' il decimo italiano in top 20 nell'era Open. Ci arriva a 23 anni e due mesi.

Matteo Berrettini salva tre match point, poi si stende sull'erba del campo 18 di Wimbledon. In una partita dura e difficile da interpretare, ha sconfitto l’argentino Diego Schwartzman 6-7 7-6 4-6 7-6 6-3 in 4 ore e 19 minuti. E' il quinto italiano negli ottavi ai Championships dopo Adriano Panatta (quarti nel 1979), Davide Sanguinetti (quarti nel 1998), Gianluca Pozzi (ottavi nel 2000) e Andreas Seppi (ottavi nel 2013).

L'ottavo contro il suo idolo Roger Federer si trasforma in una lezione dello svizzero. "Quanto ti devo?" gli chiede con prontezza di spirito l'azzurro al momento della stretta di mano. Federre festeggia la vittoria numero 99 a Wimbledon e diventa il più anziano nei quarti in uno Slam dai tempi di Jimmy Connors allo Us Open 1991. Berrettini impara, e prepara la scalata verso la gloria. Appuntamento a New York.

Allo Us Open, negli ottavi Matteo Berrettini domina Andrey Rublev. E non si ferma. Nei quarti firma l'impresa contro Gael Monfils, che con la sconfitta a Bercy gli ha aperto le porte delle ATP Finals. Già sicuro di entrare per la prima volta in top 20, Berrettini vince al quinto set e diventa il secondo azzurro in semifinale nel torneo, 42 anni dopo Corrado Barazzutti che lo applaude convinto nel box.

Nella semifinale contro Rafa Nadal, Berrettini gioca alla pari per due set con il vincitore di 18 Slam. Non è riuscito a sfruttare due occasione per chiudere nel tie-break del primo set. "Ero un po’ teso non so se ve ne siete accorti, sono davvero fiero di me stesso" ha detto Berrettini. L'azzurro incassa anche i complimenti di Nadal: Diventerà un grandissimo - dice -, anzi lo è già". Dopo lo Us Open, Berrettini diventa numero 13 del mondo.

L'ascesa prosegue in Asia. Il quarto di finale a Shanghai contro Dominic Thiem è un tassello prezioso che rinforza la candidatura di Berrettini per le ATP Finals. L'azzurro coglie la seconda vittoria in carriera contro un top 5. Raggiunge così la prima semifinale in un Masters 1000 e diventa il nuovo numero 1 d'Italia. Sarà n.11 del mondo.

A Shanghai, si ferma in semifinale contro Zverev. Non vince la Porsche che il nuovo sponsor del torneo ha aggiunto al montepremi, motivo per cui un rombo registrato riempie lo stadio ad ogni ace. Ma in fondo, una fuoriserie l'ha già vinta a Stoccarda. Va veloce, Berrettini, che dopo il torneo si risveglia ai margini della top 10. Il richiamo della O2 Arena si fa sempre più forte.

L'ingresso in top 10 lo festeggia a Vienna, dopo le passeggiate romantiche della vigilia, per le vie del centro, con la fidanzata Ajla Tomljanovic. Nei quarti, fa sfoggio di serietà e completezza contro il monocorde Rublev. Centra così l’ottava semifinale stagionale. La sconfitta contro Dominic Thiem non rovina del tutto la festa. Dopo l'ultimo ATP 500 della stagione, Berrettini fa il suo ingresso a 23 anni tra i primi dieci del mondo. Sei mesi prima, era ancora fuori dalla top 50.

A Bercy, dopo la sconfitta all'esordio, ha lasciato il suo destino nelle mani dei rivali. Il quarto Monfils-Shapovalov diventa un duello a distanza senza appello: se vince, il francese va alle Finals; se perde, ci va Berrettini. La partita non esiste, Monfils perde in un'oretta. Berrettini, che per la prima volta ha superato 40 successi ATP in una stagione, è il terzo italiano alle ATP Finals in singolare. Per la prima volta dal 2009, ci saranno quattro under 23 al via. L'Italia è pronta a sognare in grande.