Billie Jean King: una regina rivoluzionaria

Ha vinto dodici Slam in singolare, ma è ricordata anche per aver conquistato la 'Battaglia dei sessi' del 1973 contro Bobby Riggs. La californiana, figlia di un vigile del fuoco e di una casalinga, sarebbe poi diventata una vera icona del tennis, non solo negli Usa.

Billie Jean King (nata Moffitt) vede la luce a Long Beach, negli Stati Uniti, il 22 novembre 1943. Figlia di un vigile del fuoco e di una casalinga, aveva un fratello più giovane, Randy Moffitt, che diventò un pro di baseball.

Durante la sua carriera ha vinto 12 titoli Slam in singolare, oltre a 16 di doppio femminile e 11 di misto. E' stata numero 1 del mondo e si è ritirata ufficialmente nel 1983

Il torneo di Wimbledon (in foto la vittoria del 1975) è stato quello in cui ha centrato i maggiori successi: ben sei le vittorie ai Championships, dal 1966 al 1975.

L'altro torneo dello Slam che ha vinto più di una volta in singolare è stato lo Us Open: 4 titoli dal 1967 al 1974.

Billie Jean King vinse inoltre una volta in Australia (1968) e una al Roland Garros (1972).

Fu sempre in prima linea nella lotta per i diritti delle donne. E resta nella storia quella 'Battaglia dei sessi' che la vide protagonista contro Bobby Riggs, allo Houston Astrodome (Texas) il 20 settembre 1973: La King vinse per 6-4 6-3 6-3.

Nel 1972 la King fu la prima atleta nel mondo del tennis (tra uomini e donne) a essere nominata Sports Illustrated Sportsman Of The Year.

Una volta ritiratasi da quel Wta Tour che lei stessa aveva contribuito a creare, divenne capitana di Fed Cup del team americano.

Nel 2000 a Las Vegas, gli Stati Uniti vincono la competizione. Billie Jean King è tra Davenport e Seles, le protagoniste del trionfo

Charles Schulz, creatore dei Peanuts, fu uno dei grandi ammiratori della King, e la citò diverse volte nei Peanuts durante gli anni.

Billie Jean King con Serena Williams, agli inizi della carriera della più grande delle sorelle.

A Los Angeles, nel corso di quest'anno. Billie Jean King ha saputo diventare un'icona anche fuori dal campo da tennis, non solo negli Usa.