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Boris Becker

I Numeri

17
Gli anni del primo Wimbledon
49
I titoli ATP vinti
12
Le settimane da n.1 ATP
Match
Wimbledon a 17 anni

Il risultato più famoso di Becker, nonché quello che ancora oggi viene menzionato più spesso, è il suo successo a Wimbledon ad appena 17 anni, nel 1985. Si presentò ai Championships da numero 20 al mondo, fresco di titolo al Queen's, e sfruttando - va detto - un tabellone abbastanza agevole riuscì in un'impresa che difficilmente verrà mai eguagliata.

Match
Zero titoli sulla terra

Malgrado nel palmarès di "bum bum" ci siano la bellezza di 49 titoli ATP, il tedesco non ne ha mai vinto nemmeno uno sulla terra rossa. Ha perso sei finali su sei, fra le quali tre a Montecarlo, una a Roma e una ad Amburgo (ai tempi Masters 1000). Al Roland Garros, invece, è arrivato al massimo in semifinale, per tre volte (1987, 1989, 1991).

Vittoria
La collaborazione con Djokovic

Nel dicembre del 2013 Novak Djokovic ha annunciato l'inserimento nel proprio team di Boris Becker, nel ruolo di coach per i tornei più importanti. I due hanno lavorato insieme per un totale di tre stagioni, nelle quali il campione serbo ha vinto ben sei tornei del Grande Slam e 14 titoli nei Masters 1000.

Il Profilo

A vent’anni dal suo addio al tennis viene ricordato come uno dei più popolari di sempre, non solo perché ha vinto tantissimo, ma anche per quella fama da playboy che ne ha accompagnato tutta la carriera e anche i primi anni dopo il ritiro. Ma Boris Becker è stato soprattutto un tennista di altissimo livello, capace di vincere Wimbledon a 17 anni (record oggi impensabile) e di chiudere la carriera con sei titoli Slam nel palmarés, più Atp Finals, la vecchia Grand Slam Cup, due Coppa Davis e un oro olimpico in doppio.

L’unico grande traguardo che ha sempre fallito è il Roland Garros, su quella dannata terra rossa che non gli ha dato nemmeno uno dei suoi 49 titoli ATP, sparsi dal 1985 al 1996. Facile immaginare come il suo tennis funzionasse a meraviglia altrove, tipo sull’erba di una volta o sui mitici carpet di quegli anni, che ne esaltavano il tennis d’attacco, basato su uno dei primi servizi bomba, una mano educata e grande atleticità. Nel 2003 è stato introdotto nella Hall of Fame di Newport.

Dopo aver appeso la racchetta al chiodo, per anni l’unico contatto fra Becker e il tennis è stato il suo lavoro per la BBC durante il torneo di Wimbledon, e oltre a essersi lanciato un qualche attività imprenditoriale il tedesco ha provato la carriera nel poker sportivo, ottenendo discreti risultati. Dal 2013, invece, è tornato a tempo pieno nel mondo del tennis. È stato per stagioni coach di Novak Djokovic, ha iniziato a lavorare per Eurosport durante i tornei del Grande Slam e soprattutto è diventato responsabile del settore maschile per la DTB, la Federtennis tedesca.