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Le regole del gioco

Quel “net” sul servizio sentito solo dai giocatori

Che succede se i giocatori sentono il tocco della palla sul nastro dopo una battuta ma l'arbitro no? È una questione di “primaria responsabilità”, quindi se il giudice non se ne accorge è come se non fosse mai accaduto. A meno che...

05 agosto 2020

LA SITUAZIONE
Cristina sta giocando una partita di singolare su un campo in terra battuta contro Giuseppina.

L'ACCADUTO
Cristina effettua un servizio che va a rimbalzare nel giusto campo, ma Giuseppina colpisce la palla senza troppa convinzione buttandola a rete e guardando l'arbitro. Giuseppina, non avendo sentito nessuna chiamata, si rivolge all'arbitro asserendo che la palla abbia toccato il nastro e chiede a lui conferma del “net”. L'arbitro però dice che non ha sentito la palla toccare il nastro della rete e che quindi non ha effettuato nessuna chiamata. Giuseppina stupita, si rivolge a Cristina, la quale guardando l'arbitro afferma di aver sentito anche lei la palla toccare il nastro.

CHE COSA SUCCEDE?
Casi come questo sono quelli considerati di “primaria responsabilità” dell'arbitro di sedia (come ad esempio il "net" sul servizio appunto, oppure il doppio rimbalzo di una pallina o ancora l'invasione di campo di uno dei giocatori), nel senso che solo l'arbitro è in grado di poterli chiamare e, se da lui non visti o sentiti, sono considerati come mai successi. L'arbitro è l'unico che può giudicare se l'episodio sia avvenuto e la sua decisione sarà quella definitiva.

Sara Sorribes Tormo

COME SI PROCEDE?
È evidente che qui, però, è presente una piccola variante data dal fatto che entrambi i giocatori affermano che il fatto sia effettivamente successo seppur l'arbitro non se ne sia accorto in prima persona. Vien da pensare che quindi, in un caso simile, il servizio vada rigiocato automaticamente. E invece no.

SE CHI È IN CAMPO È D'ACCORDO...
Come detto, sono casi di primaria responsabilità dell'arbitro e non possono essere chiamati dai giocatori: infatti nel nostro caso Cristina confermerà che la palla ha toccato la rete, ma non significa che sia d'accordo a rigiocare il punto, perché è l'arbitro a doverlo sentire e chiamare. Esiste solamente una procedura che permetta di rigiocare quel punto: nel momento in cui Cristina dovesse confermare di aver sentito anche lei il “net”, l'arbitro dovrà chiederle se, avendo sentito anche lei il tocco, sia d'accordo nel rigiocare quel servizio. Solo in caso affermativo si potrà allora procedere alla ripetizione del punto.

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