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L'angolo dell'insegnante

Occhio all'apprendimento... esasperato (Parte 1)

Ecco una serie di suggerimenti e trucchi per aiutare gli allievi nell’apprendimento. A volte per sbloccare certe situazioni basta definire nuovi obiettivi, e spronare gli allievi a provare qualcosa di nuovo, dimenticando la paura di sbagliare.

di | 20 marzo 2020

Chi è in grado di saltare 5 centimetri, ma anche mezzo metro, è in grado di saltare pure le misure intermedie, quindi 10, 20 o 40 centimetri. Questo principio è applicabile per insegnare agli atleti come comportarsi in campo.

Aiutare un giocatore a definire un nuovo obiettivo può sbloccarlo e portarlo addirittura ad avere un successo immediato. Questo ci aiuta anche, usando piccoli trucchi, a spronare il giocatore a provare qualcosa di nuovo senza avere il timore di sbagliare.

Se un giocatore commette continuamente errori in rete, ditegli di indirizzare la palla oltre la riga di fondo. Se un giocatore esperto ha problemi a rigiocare in campo, ad elevata velocità, palle alte in topspin (le palle tendono ad uscirgli in lunghezza), consigliategli di mirare al nastro o ancora più basso. È anche un’ottima strategia fargli giocare una palla troppo lunga, una troppo corta ed infine una nella zona prescelta.

Vi illustreremo in questo articolo varie situazioni con le quali noi maestri ci confrontiamo quotidianamen­te, come anche alcune proposte ad esasperare, che possono esservi d’aiuto come correttivi per alcuni giocatori.

Controllo della profondità dei colpi da fondo

Statisticamente il 70% degli errori viene commesso in rete. Per anni ho predicato ai miei giocatori che era accettabile fare errori in lunghezza. Ciò nonostante commettevano anco¬ra troppi errori in rete. Anche il tentativo di cambiare un po’ le regole (perdita del punto solamente al 2° errore in lunghezza) aveva portato solo un lieve miglioramento.

Alla fine ho posto una riga di plastica circa un metro e mezzo dietro alla riga di fondo e ho detto ai miei giocatori: “Questa è la nuova riga di fondo. Il vostro obiettivo è di piazzare più palle possibili nella zona tra la riga di fondo originale e quella nuova”. Naturalmente i giocatori giocarono molte meno palle in rete e con più profondità del solito, pur senza piazzare molte palle nella zona richiesta.

Una giocatrice top 50 juniores riuscì addirittura a giocare al primo tentativo 15 palle di fila a 1,5 metri dalla riga di fondo. Tutte queste palle in condizioni “normali” sarebbero state buone (anzi, ottime). Ma dal momento che lei aveva l’obiettivo di piazzare la palla tra la riga di fondo origina le e la “sua” riga, cominciò ad essere frustrata. La incitai a continuare e la rassicurai che era veramente molto vicina all’obiettivo.

Continuò a giocare e infine riuscì a piazzare alcune palle nella “zona”. Durante tutto questo tempo non giocò una sola palla in rete. Alla fine dell’allenamento discutemmo quali sono gli errori più di frequenti in partita. La mia proposta fu di barattare 5 errori in rete con 2 errori in lunghezza. Questo baratto le sembrò vantaggioso. Questo trucco ha funzionato con quasi ogni giocatore che lo ha provato, dal veterano allo juniores, dal classificato al giocatore da tornei sociali.

Controllo della direzione dei colpi da fondo

Molti giocatori, soprattutto principianti, non sono in grado di controllare la direzione dei propri colpi da fondo. La causa sta nel fatto che non comprendono il significato di zone-bersaglio o che la scelta dei bersagli non è adeguata al loro livello di gioco (soli­tamente vengono scelte delle zone-bersaglio troppo piccole). Quando un giocatore ha la sensazione di non riuscire a risolvere il problema, non ci prova nemmeno.

Quando un giocatore ha la tendenza a non controllare sufficientemente la direzione dei suoi colpi, gli si può dare come obiettivo la rete di recinzione laterale del campo avversario. Una volta che il giocatore sarà riuscito a giocare angoli grandi, riuscirà a giocare più facilmente anche quelli piccoli. Dalla zona-bersaglio grande a quella sempre più piccola e realistica. Con l’aumentare della confidenza nel colpo sarà possibile apprendere, con altri metodi, anche la corretta scelta dei colpi e il famoso tennis percentuale.

In una determinata fase di apprendimento del giocatore, diventa importante che questi capisca che è più “normale” impattare la palla in ritardo piuttosto che in anticipo. È per questo che giocatori che giocano incrociato commettono meno errori di quelli che giocano lungolinea e colpiscono con lo stesso ritardo. Lo si può accentuare in una situazione di gioco in cui i giocatori, giocando inizialmente da metà campo, quindi da tre quarti di campo e infine da fondo, cercano di giocare in corridoio o addirittura in zone-bersaglio esterne a esso. Volendo, si può anche creare una forma di gioco in cui a vari bersagli corrispondono vari punteggi.

(… continua)

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