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L'attrezzatura del campione

Le racchette magiche dei maghetti Next Gen

I giovani Harry Potter del circuito hanno portato i loro attrezzi a incordare dagli Stringer ufficiali delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, guidati da marco Rossani. Nel box dell’Allianz Cloud siamo andati a scoprirne i segreti

di | 11 novembre 2021

Le Head Extreme di Lorenzo Musetti

Le Head Extreme di Lorenzo Musetti

Come Harry Potter e i suoi amici aspiranti maghi di Hogwarts avevano ciascuno la sua bacchetta magica, comprata a Diagon Alley, così gli otto giovani maghi del circuito mondiale ATP affidano i loro poteri a racchette particolari, quelle che hanno scelto per produrre magie sul campo.

All’Allianz Cloud c’è un punto di passaggio obbligato per tennisti, coach e racchette: lo stand degli incordatori ufficiali Wilson, una piccola task forse guidata da Marco Rossani (responsabile anche degli stringer agli Internazionali d’Italia) che si occupa di preparare gli attrezzi per i match.

Siamo andati a curiosare dalle sue parti per andare scoprire i segreti di queste “racchette magiche”, spesso trovandole proprio piazzate sulle macchine incordatrici ergonomiche Wilson Baiardo, mentre Rossani, Paolo Aramini o Paolo Facci intrecciavano i reticoli delle incordature alle tensioni richieste.

Lì abbiamo scoperto che i migliori del mondo tra i professionisti under 21 utilizzano tensioni leggermente più alte della media dei giocatori professionisti sul circuito, che è tra i 22 e i 21 chilogrammi. All’Allianz Cloud la media infatti sale tra i 23 e i 24 kg: dunque piatti più rigidi alla ricerca di un maggiore controllo.

In fondo è comprensibile: i giovani sono più esuberanti, spesso picchiano a tutto braccio anche perché hanno la grande carica di energia che serve per farlo.

Sono però anche loro molto attenti ai dettagli e alle soluzioni tecniche per migliorare la performance: 4 dei protagonisti del torneo utilizzano incordature ibride, mescolando filamenti diversi alla ricerca di spinta, rotazioni, controllo e comfort ottimali.

Così per un Carlos Alcaraz che sulla sua Babolat Pure Aero VS fa montare un semplice sintetico monofilamento Babolat RPM Blast (lo stesso di Rafael Nadal), calibro 1,30 mm, alla tensione di 25/23 chilogrammi ( 25 le corde verticali, 23 le orizzontali) c’è un Brandon Nakashima che ha gusti molto più raffinati.

Per la sua Babolat Pure Strike lo statunitense richiede un’incordatura ibrida formata da budello naturale Babolat VS Touch e sintetico monofilo RPM Blast. E’ talmente attento alla prestazione lo statunitense che, per la corda in budello, chiede un pre-stiramento (pre-stretch) del 5%. Una pratica che previene la perdita di tensione naturale del materiale nelle prime ore post incordatura. La tensione richiesta alla fine è di 52 libbre (23,5 kg) per le verticali e 50 libbre (22,6 kg) per le orizzontali.

Ibrida è anche l’incordatura delle Wilson Blade dell’altro statunitense, Sebastian Korda, testa di serie n.2 del torneo. Il figlio di Petr mescola però due filamenti sintetici, diversi solo per il calibro: si tratta di Luxilon Alu Power da 1,25 mm sulle verticali e da 1,20 mm sulle orizzontali. La tensione richiesta è 23,5/21,7 kg, dove il primo valore è sempre quello relativo alle corde verticali.

Anche Lorenzo Musetti punta sull’ibrido: dopo aver momentaneamente sospeso i test sul nuovo attrezzo, sempre sviluppato da Head, che dovrebbe supportarlo nel 2022, il giovane azzurro si è fatto preparare le sue quattro Head Extreme gialle e grigie con il mix ibrido preferito: Head Hawk Rough calibro 1,25 sulle verticali, Head Lynx Tour 1,25 sulle orizzontali. Tensione: 24 kg. Così attrezzato andrà a sfidare Korda per un posto in semifinale.

Simone Tartarini, coach di Musetti, consegna a Marco Rossani le racchette di Lorenzo da incordare

Hugo Gaston è l’unico degli otto partecipati alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals che non ha mai fatto uso dell’incordatore “on site” per le sue Wilson Blade.

A differenza del francese i due argentini esordienti, Baez e Cerundolo hanno spesso fatto tappa allo stand Wilson.

Sebastian Baez per far incordare le sue Yonex V Core 100 Plus (telaio da 98,85 cm, cioè quasi un centimetro e mezzo più lungo dei normali 68,5 cm) utilizza un sintetico monofilamento Yonex, il PolyTour Strike, calibro 1,25 mm. La tensione richiesta è di 24 kg.

Juan Manuel Cerundolo, per la sua Head Extreme Tour, si fa comporre un ibrido con Head Lynx Tour calibro 1,30 sulle verticali e Luxilon Original 1,30 sulle orizzontali, il tutto alla tensione uniforme di 23,1 kg.

Insomma a stili di gioco, mentalità e strutture fisiche diverse corrispondono altrettanto diverse racchette, ancor più diversificate dalle scelte in termini di incordatura. Ogni giovane mago ha i suoi poteri preferiti e la “racchetta magica” deve esaltarli. Poi non resta che il responso del campo.

Paolo Aramini e Marco Rossani nello stand degli incordatori ufficiali all'Allianz Cloud

Racchette e corde dei Next Gen a Milano

Carlos Alcaraz

Racchetta: Babolat Pure Aero VS

Incordatura: Babolat RPM Blast

Calibro: 1,30

Tensione: 25/23 kg

 

Sebastian Korda

Racchetta: Wilson Blade

Incordatura: Luxilon alu power, calibro 1,25 verticali e 1,20 orizzontali

Tensione: 23,5 kg 21,7 kg

 

Lorenzo Musetti

Head Extreme

Incordatura: Head Hawk Rough 1,25, verticali; Head Linx Tour 1,25 orizzontali

Tensione: 24 Kg

 

Holger Rune

Racchetta: Babolat Pure Aero VS

Incordatura: Babolat RPM Blast

Calibro: 130

Tensione: 24,5 Kg la prima e 24 Kg le successive

 

Brandon Nakashima

Racchetta: Babolat Pure Strike

Incordatura: Ibrida, Babolat VS touch verticali, pre stretch 5%, e Babolat RPM Blast 125

Tensione: 23,5/22,6 kg

 

Sebastian Baez

Racchetta: Yonex VCore 100 plus

Incordatura: Yonex Polytour Strike

Calibro: 1,25

Tensione: 53 libbre (24 kg).

 

Juan Manuel Cerundolo

Racchetta: Head Extreme tour

Incordatura: Ibrida, Head Linx Tour 1,30 e Luxilon original 1,30

Tensione: 23,1 Kg

 

Hugo Gaston

Racchetta: Wilson Blade

 

Marco Rossani alle prese con la racchetta di Holger Rune

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