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Osaka: "E' dura, ma ho dato tutto e fa un po' meno male"

La nipponica, tornata in campo dopo oltre 500 giorni di assenza, è stata sconfitta in tre set da Pliskova al secondo turno del WTA 500 di Brisbane: "Adesso vedremo a Melbourne"

03 gennaio 2024

Naomi Osaka in allenamento a Brisbane (foto Getty Images)

Naomi Osaka in allenamento a Brisbane (foto Getty Images)

Battuta da Karolina Pliskova al secondo turno del WTA 500 di Brisbane, è una Naomi Osaka molto più riflessiva di quanto visto in passato quella che si è presentata di fronte ai microfoni della sala stampa per rispondere alle domande incentrate su questa sua seconda uscita stagionale. "Sapevo che avrebbe giocato molto bene, ogni volta che l'affronto finisce sempre in tre set. La settimana è stata più corta del previsto, ma alla fine penso sia stato un gran match e mi sono davvero divertita. A fine match ho dato un'occhiata alle statistiche e sulle palle break avrei potuto far meglio, ma abbiamo entrambe giocato benissimo e spero che anche lei la pensi così" ha detto.

Delle dodici occasioni da break avute, Osaka è riuscita a trasformarne solo due: un killer instinct che occorrerà ritrovare in vista del primo Slam della stagione. "E' dura perché lei ha un gran servizio e non so se sia il caso di essere troppo severa con me stessa. Prima del match avevo delle statistiche che mi indicavano dove avrebbe servito più spesso ma lei è stata brava a cambiare. Sento di star bene dove mi trovo in questo momento, credo di aver giocato meglio oggi rispetto all'ultima volta in cui l'ho affrontata. Almeno dal punto di vista del risultato. Adesso vedremo quel che accadrà a Melbourne".

Così come quella contro Korpatsch era stata la prima affermazione da mamma, quella contro la n.39 del mondo è stata per Osaka la sua prima sconfitta in questa nuova veste: "La vivo in maniera diversa. Certo che mi rattrista, ma è una tristezza diversa, del tipo 'ah, avrei voluto far meglio, so che passo tanto tempo lontano da mia figlia e voglio che ne valga la pena'. Ma mi sento anche come se il suo arrivo mi abbia caricato tanto per far bene. Penso comunque di aver fatto bene in questa partita, e fa un po' meno male perché so di aver dato davvero tutto quello che avevo".

"Ho imparato a ricominciare a conoscermi, e in questo processo penso di essere una persona che ci mette tanto cuore. Quando gioco al meglio ci metto l'anima in ogni punto. Ed è stato bello giocare e riscoprire questa sensazione di nuovo".

"Questi due match sono stati la prova che sto facendo bene e che la stagione non potrà che andare sempre meglio per me. Anche se oggi la delusione è molta, so che se continuerò ad allenarmi e a fare le cose nel modo giusto alla fine arriverò dove voglio essere".

Ma è tutta la nuova condizione di mamma che oggi aiuta Osaka a stare in campo meglio di quanto fosse capace di fare oltre 500 giorni fa: "Oggi mi diverto di più e capisco meglio che ci sono molte cose che non posso controllare. Forse quella palla era dentro, avrei potuto prenderla. Ma oggi sono consapevole che affronto le migliori giocatrici del mondo ed entrambe abbiamo avuto l'occasione di vincere. E poi so di essermi allenata così duramente dopo il parto che adesso voglio godermi questi momenti. Guardavo Serena, Sharapova e le altre e mi dicevo che la carriera di una tennista non dura poi così a lungo, per questo dovrei godermela finché posso".

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