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Rybakina ferma Swiatek a Stoccarda: affronterà Kostyuk per il titolo

Nel “Porsche Tennis Grand Prix” la kazaka (n.4) batte in tre set la polacca regina del tennis mondiale, bi-campionessa in carica sulla terra indoor tedesca. L’ucraina supera in due set la ceca Vobdrousova (n.6)

di | 20 aprile 2024

La gioia di Elena Rybakina per il successo su Iga Swiatek (foto Getty Images)

La gioia di Elena Rybakina per il successo su Iga Swiatek (foto Getty Images)

Quel che è già certo è che ci sarà un nome nuovo nell’albo d’oro del “Porsche Tennis Grand Prix” (WTA 500 - montepremi 802.237 dollari) che si sta avviando alla conclusione sulla terra rossa indoor della “Porsche Arena” di Stoccarda, in Germania. Sì perché in semifinale la kazaka Elena Rybakina, n.4 del ranking, e del seeding, ha eliminato per 63 46 63, dopo una battaglia di oltre due ore e tre quarti, la polacca Iga Swiatek, regina del tennis mondiale e bi-campionessa in carica (sempre superando in finale la bielorussa Sabalenka), firmando il 25esimo successo in stagione contro appena 4 sconfitte. Nessuna ha vinto così tanti match (Swiatek si ferma a quota 24, anche lei con quattro sconfitte).

Per la 24enne di origini moscovite si è trattato della quarta vittoria in sei confronti con la 22enne polacca, imbattuta a Stoccarda da dieci incontri consecutivi. Elena ha raggiunto così la quinta finale (la 19esima complessiva con 7 titoli vinti) in una stagione dove ha già conquistato i trofei di Brisbane e Abu Dhabi. E’ la prima giocatrice a raggiungere così tante volte l’ultimo atto di un torneo nei primi quattro mesi dell’anno dai tempi di Victoria Azarenka (2012).

Rybakina ha mantenuto una pressione costante sul servizio di Swiatek per tutta la partita, procurandosi complessivamente ben 20 palle-break. Il match. La numero uno del mondo ha iniziato nel migliore dei modi la partita con break di vantaggio preso in avvio di primo set (2-0) che per poco non sono diventati due.

Rybakina ha infatti annullato due palle-break nel terzo gioco e da lì ha infilato una striscia di cinque game che le ha permesso di volare sul 5-2. Nell’ottavo gioco Iga ha salvato quattro set-point (5-3) ma in quello successivo ha incamerato il 6-3 dopo aver a sua volta cancellato una palla-break.

Swiatek ha rischiato in avvio di secondo parziale ma poi è stata Rybakina a fare più fatica al servizio: tre palle-break annullate nel quarto gioco, una cancellata nel sesto mentre quella nel decimo le è costata il set (6-4).

Nella frazione decisiva la kazaka ha ritrovato solidità al servizio: la polacca si è salvata nel primo e nel terzo game ma non nel quinto. Elena ha confermato il break (4-2) e poi ha chiuso nel nono gioco, al secondo match-point, strappando ancora la battuta alla polacca (6-3).

Tutta la grinta di Marta Kostyuk (foto Getty Images)

Domenica Rybakina si giocherà il titolo con l’ucraina Marta Kostyuk, n.27 WTA, che ha sconfitto più nettamente di quanto non dica il punteggio - 76(2) 62, in un’ora e 35 minuti - la sfida tra la ceca Marketa Vondrousova, n.8 WTA e sesta testa di serie, campionessa in carica a Wimbledon, protagonista nei quarti dell’eliminazione della bielorussa Sabalenka, n.2 del ranking e del seeding (finalista nelle ultime tre edizioni).

Uno pari il bilancio dei precedenti, con Kostyuk a segno in tre set negli ottavi di Adelaide 1 e Rybakina vincitrice in due set senza storia al primo turno dello Us Open sempre sul cemento all’aperto e sempre nel 2023.

La semifinale. Dopo la cinese Zheng (n.5) e la statunitense Gauff (n.3), la giocatrice ucraine butta fuori un’altra testa di serie, diventando la prima tennista del suo Paese ad approdare all’ultimo atto a Stoccarda (Svitolina non era mai andata oltre le semifinali).

Prima di questa settimana Marta aveva sconfitto quattro top ten ma mai in partite consecutive. All’improvviso, ne ha battute tre di fila, anche se ha rischiato non poco. Ha dovuto annullare cinque match-point a Qinwen al secondo turno mentre ha avuto bisogno di otto palle-match per eliminare Coco nei quarti.

Con Vondrousova, contro la quale ha sfruttato 4 palle-break su 7, tutto sommato è stato meno complicato. La 24enne mancina di Sokolov era in semifinale per la prima volta da Wimbledon 2023 (quando poi ha vinto il suo primo - e finora unico - trofeo Slam). Kostyuk ha però comunque trovato il modo di complicarsi la vita nel primo set: avanti 5-1, ha mancato tre set-point nel settimo gioco, si è fatta riagguantare sul 5 pari ma poi ha dominato il tie-break per 7 punti a 2 chiudendo con la combinazione servizio-diritto vincente.

Marta non ha mai ceduto la battuta nella seconda frazione: ha tremato un po’ solo nell’ottavo game quando ha dovuto annullare due palle-break prima di riuscire ad archiviare la pratica (6-2), raggiungendo così la sua terza finale in carriera dopo quella di Austin lo scorso anno (dove ha poi portato a casa il trofeo) e quella di San Diego a inizio marzo (battuta a sorpresa dalla britannica Boulter).

La 21enne di Kiev sta vivendo la sua stagione migliore: primi quarti Slam all’Australian Open e poi nelle ultime settimane la finale nel “500” di San Diego (stoppata sul più bello dalla britannica Boulter) e la prima semifinale in un “1000” ad Indian Wells (battuta da Swiatek) ed ora di nuovo una finale nel “500” a Stoccarda. Con “best ranking” in arrivo: male che vada sarà n.21 (sarà n.19 in caso di conquista del titolo).

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