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Trevisan da favola! Batte Jabeur e vola nei quarti a Guadalajara (live in tv stanotte alle 2)

Nel WTA 1000 sul cemento messicano. Martina elimina in tre set la tunisina Jabeur, prima favorita del seeding. Giorgi rimedia la quarta sconfitta su altrettante sfide con la greca Sakkari, seconda testa di serie. Torneo live su SuperTennis e SuperTenniX

di | 21 settembre 2023

Martina Trevisan esulta (foto Getty Images)

Martina Trevisan esulta (foto Getty Images)

I sogni muoiono all’alba, ma non per Martina Trevisan, approdata nei quarti di finale del “Guadalajara Open Akron”, WTA 1000 dotato di un montepremi di 2.788.468 dollari che si sta disputando sui campi in cemento della capitale dello stato di Jalisco in Messico (sede nel 2021 delle WTA Finals).

All’alba italiana infatti la 29enne mancina di Firenze, n.54 del ranking, ha chiuso vittoriosamente per 67(4) 75 63, dopo una battaglia di oltre tre ore, la sfida di terzo turno contro la tunisina Ons Jabeur, n.7 WTA e prima favorita del seeding, approdando per la seconda volta in stagione tra le migliori otto in un “1000” (ci era già riuscita a Miami). Per Martina quello contro Jabeur è anche il secondo successo su una top ten in questo 2023 (aveva sconfitto Sakkari in United Cup), il quarto in carriera.

Trevisan al servizio è stata sotto pressione per tutta la partita: ha servito 135 punti rispetto ai 106 di Jabeur, ma mentre la tunisina ha trasformato solo 4 dei 17 break-point offerti dall’azzurra, Martina ne ha invece convertiti 6 su 11. Complessivamente Trevisan ha chiuso con percentuali migliori sia con la prima che con la seconda di servizio (70,4% e 47,5%) rispetto alla sua avversaria ed è stata più incisiva in risposta sulla seconda di servizio di Ons.

 

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Il match. La 29enne di Ksar El Hellar aveva vinto in due set l’unico precedente con la tennista toscana, disputato al primo turno sulla terra verde di Charleston nel 2021. Stavolta Martina è scesa in campo intenzionata a vendere cara la pelle. Nel primo set Ons parte subito con un break di vantaggio (2-0) ma l’azzurra se lo riprende (2-2). Trevisan salva quattro palle-break nell’ottavo gioco, due nel decimo (altrettanti set-point) ed altre quattro nel dodicesimo (sempre set-point). Si arrende solo al tie-break che Jabeur si aggiudica per 7 punti a 4, all’ottavo set-point complessivo.

Partita combattuta anche nel secondo parziale con la tunisina che per due volte prende un break di vantaggio (3-2 e 5-4) ed altrettante lo restituisce, anche se ne decimo gioco arriva a due punti dalla vittoria. Le traiettorie mancine di Martina, che riduce drasticamente il numero di gratuiti, creano problemi anche al tennis super fantasioso di Ons, che cede di nuovo la battuta nel dodicesimo game, permettendo all’azzurra di pareggiare il conto (7-5).

Nella frazione decisiva la tattica sempre più aggressiva di Trevisan continua a creare problemi a Jabeur, che sembra accusare anche qualche fastidio fisico. Nel sesto game Martina centra il break (4-2) ma lo restituisce addirittura a zero (4-3). Però ci riprova nell’ottavo gioco, dove pure Ons è avanti 40-15, vincendo quattro punti di fila (5-3). E stavolta va fino in fondo chiudendo 6-3 con una prima di servizio sulla quale la tunisina stecca la risposta.  

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La prossima notte in Italia (non prima delle ore 2) Trevisan si giocherà un posto in semifinale con la statunitense Caroline Doleheide, n.111 del ranking. La 25enne di Hinsdale, Illinois, ha vinto in tre set l’unico precedente contro la tennista toscana, disputato al primo turno delle qualificazioni sul cemento di Acapulco nel 2020.

Tutta la gioia di Martina Trevisan (foto Getty Images)

Sul cemento messicano Martina, dopo aver lasciato al primo turno appena due game all’olandese Schuurs, senza ranking in singolare ma n.13 nella classifica di doppio, si è aggiudicata in due set il derby tricolore contro Jasmine Paolini, n.35 del ranking e 15 del seeding, confermando gli ottavi dello scorso anno (quando poi fu battuta da Gauff).

Eliminando la tunisina Jabeur, n.7 del ranking e prima favorita del seeding, ha fatto ancora meglio: grazie ai punti conquistati fin qui Martina si riavvicinerà alle top 40 (virtualmente è n.41). E non è ancora finita. 

La delusione di Camila Giorgi (foto Getty Images)

Semaforo rosso, invece, per Camila Giorgi. La 39enne di Macerata, n.56 del ranking, é stata battuta 62 62, in appena 66 minuti di partita, dalla greca Maria Sakkari, n.9 del ranking e 2 del seeding, finalista 12 mesi fa nella prima edizione del torneo (stoppata da Pegula).

Giorgi ha pagato una pessima giornata al servizio: nessun ace, 6 doppi falli, il 54% di prime in campo con il quale ha vinto il 55,6% dei punti ed appena il 17,4 % dei punti conquistati con la seconda di servizio. Anche la risposta a funzionato male, soprattutto sulla prima della greca.

La 28enne di Atene si era imposta molto nettamente in tutte e tre le sfide precedenti con la marchigiana, disputate al terzo turno di New Haven nel 2016, al primo turno di Cincinnati ed al primo turno degli Us Open nel 2019, sempre sul cemento. E questo quarto confronto non parte in modo differente, anzi. Sakkari, che ha un tennis d’anticipo simile a quello di Giorgi ma con meno errori, nel primo set schizza avanti 5-0 con doppio break. Camila se ne riprende uno (5-2) ma poi cede nuovamente la battuta ed il set (6-2).

Camila prova a reagire prendendo un break di vantaggio in avvio di seconda frazione (1-0) e che poi conferma al termine di uno scambio mozzafiato con tutti i colpi tirati quasi non ci fosse un domani (2-0). Ma è solo un’illusione, perché Maria non molla: nel quarto gioco si prende il contro-break addirittura a zero (2-2) e poi rimette la testa avanti (3-2).

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Nel sesto game la marchigiana si ritrova di nuovo sotto 0-40: annulla le prime due palle-break ma non la terza e la greca se ne va (4-2). Sakkari non concede più nulla e con il sesto gioco consecutivo - parziale di 24 punti a 6 - chiude 6-2, archiviando la pratica al primo match-point con un diritto che più profondo non si può che costringe l’azzurra all’errore di rovescio.

A Guadalajara Camila, dopo aver eliminato all’esordio in due set l’egiziana Sherif, n.33 WTA e 14esima testa di serie (compagna di doppio di Paolini), ha rifilato lo stesso trattamento alla spagnola di origini moldave Bucsa, n.87 del ranking.

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