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Paolini vola a Stoccarda: oggi sfida Rybakina per la semifinale

Nel “Porsche Tennis Grand Prix” Jasmine supera in due set la miglior versione della tunisina, settima testa di serie, vista in questa stagione. Si giocherà con la kazaka (n.4) un posto in semifinale

di | 19 aprile 2024

Jasmine Paolini esulta (foto Porsche Tennis Grand Prix web site)

Splendida prestazione di Jasmine Paolini nel secondo turno del “Porsche Tennis Grand Prix” (WTA 500 - montepremi 802.237 dollari) che si sta disputando sulla terra rossa indoor della “Porsche Arena” di Stoccarda, in Germania.

La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.14 del ranking (”best”), dopo aver lasciato un solo game all’esordio alla compagna di doppio Sara Errani, n.102 WTA, promossa dalle qualificazioni, ha battuto 76(8) 64, in poco più di un’ora e tre quarti di partita, la tunisina Ons Jabeur, n.9 WTA e settima favorita del seeding, che ha giocato probabilmente il suo miglior match in una stagione per lei fin qui piuttosto travagliata (battendo in rimonta al primo turno la russa Alexandrova, n.16 WTA, la giocatrice araba era tornata a vincere un match dopo quattro sconfitte di fila al primo turno).

“Jas” al contrario sta vivendo la sua miglior stagione illuminata dal primo trofeo da “1000” conquistato in quel di Dubai ma anche dai primi ottavi Slam raggiunti all’Australian Open. Ed ora i quarti nel “500” di Stoccarda, battendo la quarta top ten in carriera. E con un “best” che sa già di migliorare (sarà n.13, eguagliando Raffaella Reggi). 

Il match. La 29enne di Ksar El Hellar si era aggiudicata in due set entrambe le sfide precedenti con la giocatrice toscana, disputate al primo turno sulla terra di Madrid nel 2022 ed al primo turno sull’erba di Eastbourne lo scorso anno.

Parte bene Paolini nel primo set sfruttando la prima opportunità di break offerta da Jabeur nel secondo game e salendo poi 3-0. “Jas” tiene fino al 4-1 ma nel settimo gioco, però, con tre errori consegna alla tunisina due chance consecutive per il contro-break, che Ons non si lascia sfuggire (4-3), completando poco dopo il riaggancio (4-4).

L’equilibrio non si sblocca più e a decidere è un tie-break altrettanto combattuto: la prima ad arrivare al set-point è Jabeur ma Paolini piazza il diritto incrociato giusto sulla linea, poi Ons a cancellare con un ace il set-point all’azzurra, con un rovescio sul nastro la tunisina spreca la seconda opportunità che invece Jasmine non si lascia sfuggire chiudendo per 10 punti a 8.

Prosegue anche nella seconda frazione il mood positivo della tennista toscana che prende un break di vantaggio nel terzo gioco grazie ad un diritto lungo di Jabeur (2-1) che però reagisce immediatamente colpendo a tutto braccio (2-2).

La tunisina si salva nel quinto game (3-2) ed alza il ritmo: l’azzurra però non si fa sovrastare, resiste all’assedio cancellando due palle-break nel sesto gioco ed altre due nell’ottavo (entrambi da 12 punti). E Poi compie un capolavoro piazzando il rovescio incrociato proprio nell’angolo strappando lei la battuta ad Ons e salendo 5-4.

Nel decimo game Jabeur spedisce il rovescio in corridoio sulla prima chance pe il contro-break e sulla seconda è vincente il diritto di Paolini e due punti più tardi, sul rovescio incrociato appena largo della tunisina, Jasmine può esultare (6-4).

Che Jasmine stia facendo un pensierino sulla Porsche? (foto Twitter WTA)

Venerdì nei quarti Paolini troverà dall’altra parte della rete la kazaka Elena Rybakina, n.4 del ranking, e del seeding, che ha sudato le proverbiali sette camicie per sbarazzarsi al secondo turno (per lei l’esordio) della russa Veronika Kudermetova, n.19 WTA (76 16 64 lo score dopo oltre due ore e trenta di partita). Uno pari il bilancio dei confronti diretti con la 24enne di origini moscovite a segno in due set al primo turno sulla terra di Roma e “Jas” a segno negli ottavi sul cemento di Cincinnati (ma Rybakina si ritiro alla fine del secondo set dopo aver vinto il primo).

Le due avrebbero dovuto affrontarsi anche quest’anno nei quarti a Dubai (quando Paolini avrebbe poi conquistato il suo primo “1000”) ma Rybakina non è scesa in campo a causa di un virus intestinale.    

A guidare il seeding sono la polacca Iga Swiatek e la bielorussa Aryna Sabalenka, rispettivamente n.1 e n.2 del ranking, che si sono giocate il titolo nelle ultime due edizioni, sempre vinte dalla 22enne di Varsavia (la 25enne di Minsk ha sfiorato il trofeo anche nel 2021, stoppata da Barty).

Nel doppio è andata male a Sara Errani e Jasmine Paolini, sconfitte all’esordio per 64 16 10-6 dalla norvegese Ulrikke Eikeri e dall’estone Ingrid Neel. Peccato perché le due azzurre sono rimaste in corsa fino al 5-6 del super tie-break ma poi hanno perso quattro degli ultimi cinque punti.

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