

Giocare in tandem con la Errani aumenta il carico psico-fisico, ma allevia anche l’animo e sostiene tennis e fiducia nei propri mezzi per la Paolini. Dando un’indicazione importante al Gotha del tennis su come rilanciare la specialità
di Vincenzo Martucci | 14 febbraio 2025
Doppio, istruzioni per l’uso. ATP, WTA e ITF non hanno ancora trovato il sistema per rigenerare e comunque utilizzare al meglio il doppio. Specialità che pure è talmente protagonista nei circoli tennis da aver lanciato a livello mondiale un nuovo sport come il padel. In realtà la soluzione sarebbe semplicissima. Basterebbe rendere più agili i tabelloni, adeguandoli alle esigenze del singolare, e utilizzare la gara com faceva John McEnroe ai suoi tempi che ha rifinito le proprie grandissime unità nel servizio, risposta e volée, diventando comunque uno dei più grandi interpreti del gioco in tandem.
Il doppio può funzionare anche da straordinaria valvola di scarico delle tensione del singolare, pre e post partita, già nel dialogo con un compagno di fiducia con cui condividere emozioni e sensazioni. E da cui attingere nuove idee e suggerimenti. Anche se è evidente il doppio dispendio di energie psico-fisiche che richiede un ulteriore impegno, che comprende anche allenamenti in campo e in palestra.
Ma vuoi mettere il ritorno anche in termini di relax, il senso di sicurezza che fornisce la presenza continua del partner anche alle partite di singolare, la sua attenzione all’attività e a tutte le piccole-grandi attenzioni - leggi anche antidoping - cui un atleta professionista deve attenersi in ogni momento dell’attività?
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ESEMPIO SARITA
Tutto questo Sara Errani l’ha appreso nella sua prima carriera, quando s’è inserita insieme a coach Pablo Lozano nel gruppo di Roberta Vinci che era governato dal suo coach, l’ottimo Francesco Cinà e dalla moglie Susanna Attili (entrambi ex giocatori), dai due figli, di cui il secondo, Federico, per tutti “Pallino”, è ora uno dei prospetti più interessanti del tennis azzurro giovane. All’epoca, Saretta stava imparando a sua volta dalla siciliana l’arte del doppio che ha poi inculcato a Jasmine Paolini, invertendo i ruoli.
Da sicurezza da fondo che esaltava le qualità a rete di Robertina, è diventata lei la stratega e la finalizzatrice offensiva delle grandi bordate da fondo di “Jas”. Certo, il doppio impegno anche nel suo caso le ha presentato conti salati nei tornei più importanti, leggi Roma e Parigi, ma vuoi mettere il guadagno che ne ha ricevuto negli anni in termini di crescita come giocatrice e come persona?
SALVIFICO
Così Jasmine sa benissimo e non manca occasione per ribadirlo quando deve ringraziare la Errani per la sua straordinaria stagione 2025. Lei e il suo fantastico coach Renzo Furlan hanno sicuramente valutato i pro e i contro dell’impegno in un seconda specialità ma hanno insistito ben sapendo che, al di là delle rinunce dell’ultima ora di cui due amici devono essere sempre essere in grado, i vantaggi di giocare anche il doppio sono sicuramente superiori agli svantaggi. Anche a livello psicologico. Soprattutto nella delicata stagione della conferma di singolare dopo essere saluta al numero 4 del mondo con due finali Slam.
Cosa c’è di meglio della "comfort zone" di un tennis comunque vincente come quello di coppia dopo qualche risultato individuale non esaltante e alla vigilia del torneo di Dubai dove la Paolini difende un patrimonio di punti in classifica?
Quale sistema migliore esiste di continuare ad allenarsi e ritrovare il feeling e la fiducia delle partite a livello più alto dello stesso sport sia pur giocato in tandem?
Il doppio è l’asso nella manica di Jasmine nel momento più delicato della stagione che poi porterà alle volate Slam con le delicate cambiali di punti WTA in scadenza.
Dove comunque l’italiana arriverà con un animo più rilassato. Ci vorrebbe sempre un amico accanto che ti conosce, ti aiuta e ti dice le parole giuste e Jas ce l’ha: si chiama Sara.
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