Nella finale del WTA 1000 sul cemento messicano la greca supera in due set la statunitense, rivelazione del torneo. Maria risale al n.6 del ranking
di Tiziana Tricarico | 24 settembre 2023
Ha vinto la più forte, quella che già dodici mesi fa aveva sfiorato il titolo. Nessuna sorpresa nella finale del “Guadalajara Open Akron”, WTA 1000 dotato di un montepremi di 2.788.468 dollari che si è concluso nella notte italiana sui campi in cemento della capitale dello stato di Jalisco in Messico (sede nel 2021 delle WTA Finals). A conquistare il trofeo è stata infatti la greca Maria Sakkari, n.9 del ranking e seconda favorita del seeding, che si è imposta per 75 63, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita, sulla statunitense Caroline Doleheide, n.111 del ranking, rivelazione assoluta del torneo (aveva annullato quattro match-point a Martina Trevisan, n.54 WTA, nei quarti).
Da quando aveva vinto il suo primo titolo nel tour, sulla terra di Rabat a maggio del 2019, la 28enne di Atene aveva perso tutte le altre sei finali disputate, compresa anche quella di Guadalajara dello scorso anno. Ed invece dopo una settimana nella quale non ha concesso nemmeno un set alle avversarie è riuscita a conquistare il suo secondo titolo WTA in carriera (su nove finali giocate complessivamente).

“È incredibile, sono senza parole - ha detto Sakkari dopo la vittoria - erano passati quattro anni e mezzo da quando avevo vinto il mio primo titolo, e finalmente ce l’ho fatta di nuovo. Tutti questi pensieri che ho avuto per tutto questo tempo sono stati molto difficili da superare, e sono solo molto orgoglioso di me stessa esserci riuscita. Sento di non aver ancora realizzato davvero quello che ho fatto questa settimana, e ci vorrà un po’ di tempo. Ma allo stesso tempo, voglio solo godermi davvero il momento e continuare a lavorare sodo, perché sono sicuro che ne arriveranno altri in futuro”.
Ma la settimana di Maria è stata speciale anche per altri aspetti: Sakkari è diventata la prima tennista del suo Paese a sollevare un trofeo “1000”, la prima giocatrice di questo 2023 a vincere un “1000” senza perdere un set e la prima a conquistare un “1000” sul cemento senza perdere un set da quando ci riuscì Swiatek a Miami nel 2022. Grazie a questo successo la greca risale al n.6 del ranking (lei che ha un “best” di n.3 datato marzo 2022) e si candida per uno dei quattro posti rimasti per le WTA Finals di quest’anno a Cancun.
La vincitrice di Guadalajara 2023, la greca Maria Sakkari, con la finalista, la statunitense Caroline Dolehide (foto Getty Images)
Settimana da incorniciare anche per Dolehide, entrata in top 100 per la prima volta proprio quest’anno (“best” n.99), alla sua prima finale in carriera, raggiunta per giunta in un WTA 1000.
Prima di questa settimana, i migliori risultati in carriera della 25enne di Hinsdale, Illinois, erano stati i quarti a Quebec City nel 2017 e a Monterrey a marzo di quest’anno. Grazie ai punti conquistati sul cemento messicano Caroline si arrampica fino al n.42 del ranking.
La finale. Con un rovescio incrociato Sakkari costringe Dolehide all’errore e centra il break nel terzo gioco del primo set (2-1): lo difende fino al 4-2 ma poi nell’ottavo game la statunitense, davvero efficace in risposta, mette a segno il contro-break a zero (4-4). Nell’undicesimo gioco, però, con un drop-shot micidiale seguito da un lob la greca si procura tre palle-break di fila: Dolehide salva la prima ma sulla seconda commette doppio fallo (6-5) e poco dopo Maria chiude 7-5 alla prima palla utile.
Dolehide si salva in avvio di seconda frazione ma nel quinto game Sakkari prende un break di vantaggio e questa volta lo difende fino in fondo, chiudendo 6-3 con un altro break. Per Maria a referto 19 vincenti contro gli 8 di Caroline.