-
Wta

Sabalenka non piange più, Osaka elogia le Big 3 Wta

In questo momento Sabalenka, Swiatek e Rybakina sono le 3 dominatrici del tennis: Aryna sul cemento, Iga sulla terra e Elena sull’erba. “Confermo - spiega la bielorussa - ma non è una questione di superficie. Si tratta di sfruttare quegli episodi chiave che fanno girare le partite"

08 maggio 2024

Dopo la splendida finale di Madrid persa contro Iga Swiatek, nella quale Aryna Sabalenka ha fatto vedere (insieme alla polacca) un vero spot per il tennis femminile, la bielorussa si concentra sul debutto a Roma, dove partirà dal secondo turno. La testa di serie numero 2 punta ad andare in fondo in un torneo dove ha raggiunto la semifinale del 2022 (massimo risultato). “Non vedevo l’ora di tornare qui, in uno dei miei tornei preferiti. A Madrid non è andata come volevo, ma ho ritrovato il mio gioco. Il mio team mi ha dato una grossa mano per tornare a questi livelli. Per me è come una famiglia”. 
 
In questo momento Sabalenka, Swiatek e Rybakina sono le 3 dominatrici del tennis: Aryna sul cemento, Iga sulla terra e Elena sull’erba. “Confermo, ma non è una questione di superficie. Si tratta di sfruttare quegli episodi chiave che fanno girare le partite. A Madrid ho sbagliato qualcosa di troppo e ho pagato. Contraccolpo post Madrid? No, ci sarebbe forse se avessi perso con un doppio 6-0. Ho dato tutto e ho fatto il massimo”.

La reazione alla sconfitta è nei sorrisi di Aryna anche quando le giornate non sono perfette. “Quando ero bambina piangevo sempre ogni volta che perdevo. Anche qualche tempo fa lanciavo le racchette: ho capito da un po’ di anni che la sconfitta fa parte del processo, che dietro a una partita persa ce ne sono tante altre vinte. Poi, quando va male, ti porti dentro la lezione che hai preso e migliori. Mi ricordo che nel 2018 arrivai in top 10 e l’anno dopo giocavo con l’ansia di dover difendere dei punti. Questo influì negativamente, perché ci vuole pazienza e con tutti questi tornei c’è sempre il tempo per far bene”. 
 
Naomi Osaka, invece, ha giocato, vincendo e convincendo contro la francese Burel. Un netto 7-6 (2) 6-1, nel quale la giapponese ha avuto problemi solo nel primo set. “Ho avuto una buonissima tenuta mentale, era difficile chiudere in due set. Ero in vantaggio 5-3 nel primo parziale, ho servito per il set e ho perso la battuta. E’ stata una vittoria più mentale che tecnica, perché ho dovuto chiudere la partita alle mie condizioni”. A un certo punto il dritto ha smesso di funzionare, ma nel momento più caldo Naomi lo ha ritrovato. “Sapevo che comunque il piano tattico era buono e che il colpo non entrava perché ero nervosa. Mi sono rasserenata e tutto si è aggiustato”. Un parere sul dominio di Iga Swiatek? “Non ci ho mai giocato contro, ma è pazzesca. Il modo in cui è continua da 5 anni è sbalorditivo, riesce sempre a giocare al massimo in ogni torneo. E vedere una Sabalenka così forte fa solo bene al tennis femminile. Spero di affrontarle un giorno”.

Andy Murray tornerà per un’ultima corsa prima del ritiro. “Avevo chiesto dove fosse perché non sapevo dell’infortunio. Non lo vedevo da un paio di tornei e mi ero fatta delle domande. Lui è incredibile, perché ha una passione per il tennis che va oltre gli infortuni. In un certo senso è implacabile. Lui ha influenzato il tennis britannico e mondiale, è un esempio per tutti”.

Per vincere sulla terra molti giocatori devono eccellere in fase difensiva, ma Osaka sta provando a tenere fede al suo tennis. “A Madrid ho provato a cambiare, ma qui ho deciso di essere fedele al mio piano offensivo. A volte penso che una come Ostapenko, che rischia tutto, ha vinto il Roland Garros. La classifica? Non ci ho mai pensato in carriera, l’unica volta che l’ho fatto è stato quando ho giocato con Kvitova agli Australian Open per la posizione numero 1, ed è stato molto stressante”. Naomi, che affronterà l’ucraina Kostyuk al secondo turno, è solo all’inizio del percorso di risalita. 

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti