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Anticipo, fisico e cattiveria: Iga domina Coco. Fino al prossimo lapsus…

L’ex numero 1 è molto cresciuto rispetto alle ultime prestazioni ma, dopo i preoccupanti su e giù sempre a Pechino contro la Garcia, ha bisogno di altre verifiche

di | 07 ottobre 2023

Tutta la grinta di Iga Swiatek (foto Getty Images)

Tutta la grinta di Iga Swiatek (foto Getty Images)

Non è stata una rivincita. Quella di Iga Swiatek è stata una autentica vendetta, dopo il ko nelle semifinali di Cincinnati, il primo dopo sette urrà consecutivi contro l’ultimo cliente di Brad Gilbert. Perentoria al servizio col 75% di prime in campo e l’86.7% di realizzazione (60% sulla seconda), non ha concesso palle break e ha riposto benissimo, ottenendo il 40.5% di punti sulla prima e il 60.9% sulla seconda dell’americana. Chiaramente provata fisicamente dallo sforzo per aggiudicarsi le ultime 16 partite.

ANTICIPO
Dopo il periodo di appannamento psicofisico, post tris al Roland Garros,  Iga ha aggredito Coco col suo formidabile anticipo dal primo all’ultimo colpo, tenendo sempre in mano il timone del comando ed accelerando gli scambi grazie a una condizione atletica davvero notevole. La 22enne polacca, che è stata scalzata dal numero 1 del mondo da Aryna Sabalenka, come la connazionale Aga Radwanska, ha siglato così per la seconda stagione oltre 60 successi (62 oggi), più dell’anno scorso. 

“So come gioca, in che cosa è migliorata e cosa ha cambiato. Utilizzerò queste informazioni, e sarò pronta alla battaglia”, aveva promesso. Poi ha filosofeggiato sull’esperienza che l’ha aiutata a superare l’attitudine negativa degli US Open, dov’ha perso al quarto turno contro Jelena Ostapenko e in generale come combattere contro i giochi della sua testa.

Talmente fragile da accompagnarsi da anni anche nei tornei con la psicologa, Daria Abramowicz, presente a Pechino al centro del team in tribuna. 

Un rovescio in recupero di Iga Swiatek (foto Getty Images)

RILANCIO 
Dopo questo successo contro la giocatrice più calda del circuito, che l’aveva appena battuta e sta facendo la voce sempre più grossa al vertice, proponendosi come l’erede delle sorelle Williams, Iga è molto più forte, alla vigilia dell’ottava finale “1000” prima dei 23 anni, come Caroline Wozniacki nel 2009, a caccia del quinto titolo stagionale.

Numeri che la rilanciano e le restituiscono la fiducia persa dai quarti di Wimbledon che non aveva recuperato nemmeno la settimana scorsa a Tokyo, eliminata al terzo turno da Veronica Kudermetova. Mentre la rivale diretta, la regina della classifica Sabalenka, s’è fermata di botto contro Rybakina. 

Iga Swiatek (Getty Images)

VERIFICA
Tutti questi numeri, però, come sempre, nel tennis in generale e in quello delle donne in particolare, tornano tutti nuovamente in gioco partita dopo partita, soprattutto in un torneo così altamente qualificato che ha visto le primissime arrivare fino alle battute finali. Riuscirà la Swiatek a tenere questo livello di concentrazione e di convinzione che ultimamente aveva smarrito?

Prima di immergersi nell’ennesima chiacchierata con la sua amica Daria, Iga insiste più che mi nella tattica della non-pressione: “Sono sulla strada giusta, vado avanti match dopo match, pensando solo a fare le cose bene e non commettere troppi errori. Devo continuare ad essere solida, e devo usare sempre più le mie intuizioni. Come contro Caro (Garcia), quando mi sono fatta riprendere al tie-break da 5-1 a 5-5, ma poi ho chiuso”. Già, perché i lapsus della mente della polacca fanno sempre capolino, qua e là, e sono sempre pericolosissimi.


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