Sulla terra del “Rothenbaum Tennis Stadium” Martina si fa rimontare dalla giovane wild card di casa Akugue, mai così avanti in un torneo del circuito maggiore. Nel dopio, stop in "semi" per Mratelli/Rosatello. Torneo live su SuperTennis e SuperTennix
di Tiziana Tricarico | 27 luglio 2023
Finisce nei quarti di finale la corsa di Martina Trevisan nell’“Hamburg European Open” (WTA 250 - montepremi 259.303 dollari) che si sta disputando sulla terra rossa del “Rothenbaum Tennis Stadium” di Amburgo, in Germania, impianto dotato di un Centrale con tetto retrattile (dal 2022 è un torneo combined con un ATP 500).
La 29enne mancina di Firenze, n.76 WTA, ha ceduto per 57 64 75, dopo una battaglia di quasi due ore e tre quarti, alla tedesca Noma Noha Akugue, n. 207 WTA, anche lei mancina, in tabellone grazie ad una wild card, mai così avanti in un torneo del circuito maggiore.
Il match. Tra Martina e la 19enne di Reinbek non c’erano sono precedenti. La giovane tennista di origini nigeriane, mai così avanti in un torneo del circuito maggiore, si è infilata nel corridoio liberatosi dopo la repentina uscita di scena della croata Donna Vekic, n.22 del ranking e prima favorita del seeding (reduce dal successo in Hopman Cup con la sua Croazia). E’ un po’ un diesel a mettersi in moto Noma, le è successo anche nel turno precedente. Al contrario di Martina, che nel primo set schizza avanti 3-0 con doppio break ed un parziale di 12 punti a 3. Che diventa di 15 a 3 perché Trevisan al servizio sale 40-0 con tre chance per il 4-0.
Improvvisamente ad Akugue inizia ad entrare tutto, in primis in diritto devastante: la tedesca annulla una quarta chance per il 4-0 alla sua avversaria ed inizia una rimonta impressionante, spinta anche dal servizio, che si traduce in quattro game di fila e nel primo vantaggio del match (4-3). Trevisan non molla anche se nel decimo gioco concede una palla-break/set-point che Akugue spreca tirando lungo un rovescio (5-5). E sempre con un rovescio, stavolta sotterrato in rete, la tedesca torna a cedere la battuta nel game successivo permettendo a Martina di salire 6-5. L’azzurra non si lascia sfuggire l’occasione e si procura tre set-point consecutivi: Noma annulla i primi due ma sul terzo caccia la risposta di diritto in rete (7-5).
Il mood positivo di Martina si traduce in un break di vantaggio subito in avvio di seconda frazione (2-0). L’azzurra non sfrutta la chance di strappare di nuovo la battuta alla sua avversaria (2-1) e finisce per essere lei a concedere il contro-break spedendo il diritto in rete (2-2). Nel settimo game la tedesca recupera da 0-40 e si salva aggiudicandosi cinque punti di fila (4-3): Trevisan si distrae e cede la battuta (5-3). Nel nono gioco Akugue non sfrutta un set-point ed alla terza opportunità concede il contro-break (5-4), ma in quello successivo con una risposta insidiosa trascina la sfida al terzo.
Nel set decisivo è la tedesca a prendere un break di vantaggio (2-0), ma dopo ave rischiato per due volte di andare sotto 0-3, con una splendida contro-smorzata Martina mette a segno il contro-break (2-1). Si deve soffrire, però, perché Noma non molla e si riprende il break (3-1): un secondo richiamo per “time violation” le costa la prima di servizio e poco dopo il contro-break (3-2). Trevisan completa la rimonta (3-3) poi nell’ottavo game è brava a recuperare da 15-40 (4-4). Ed è ancora più brava a prendersi il break nel nono gioco con il diritto di Akugue che si stampa sul nastro (5-4). Ma con l’ennesimo ribaltamento del set è la tedesca che può provare a rispondere per il match (6-5). E con una risposta di rovescio lungolinea vincente sigla il 7-5 e si prende il suo primo quarto di finale WTA. Tra le lacrime.
La tennista allenata da coach Matteo Catarsi dopo aver perso solo cinque game in tutto nei primi due turni del torneo, uno con la statunitense Kalieva, n.173 WTA, quattro con la colombiana Osorio, n.67 del ranking ed ottava favorita del seeding: per lei comunque una settimana positiva. Anche se con un piccolo rimpianto.
Nel tabellone del doppio finisce in semifinale la corsa di Angelica Moratelli e Camilla Rosatello. Le due azzurre, finaliste la scorsa settimana al Palermo Ladies Open, hanno ceduto sul filo di lana alle kazake Anna Dalinina ed Alexandra Panova, prime favorite del seeding, che si sono imposte in rimonta con lo score di 36 76(5) 10-3 dopo un'ora e cinquanta di partita. Peccato, perché Angelica e Camilla erano avanti 63 3-1 prima di subire il ritorno delle avversarie.