

Sulla terra del “Rothenbaum Tennis Stadium” Martina liquida in due set la colombiana Osorio (n.8). Paolini (n.4) esce all’esordio per mano della qualificata australiana Saville. Torneo live su SuperTennis e SuperTennix
di Tiziana Tricarico | 25 luglio 2023
Cinque game ceduti in due partite. Va come un treno Martina Trevisan, approdata nei quarti di finale dell’“Hamburg European Open” (WTA 250 - montepremi 259.303 dollari) che si sta disputando sui campi in terra rossa del “Rothenbaum Tennis Stadium” di Amburgo, in Germania, impianto dotato di un Centrale con tetto retrattile (dal 2022 è un torneo combined con un ATP 500).
La 29enne mancina di Firenze, n.76 WTA, dopo aver lasciato soltanto un game alla statunitense Kalieva, n.173 WTA, al secondo turno ha eliminato 61 63, in appena un’ora e 24 minuti di partita, la colombiana Camila Osorio, n.67 del ranking ed ottava favorita del seeding.
La tennista allenata da coach Matteo Catarsi aveva vinto in due set anche l’unico precedente con la 21enne di Cùcuta, disputato al primo turno sul cemento di San Diego lo scorso anno. Con due ore d’attesa negli spogliatoi - un acquazzone si è infatti abbattuto su Amburgo subito dopo l’ingresso in campo delle due giocatrici - il primo set è senza storia: troppo più reattiva Martina rispetto a Camila e non c’è assolutamente partita se non nel finale.
Un po’ più equilibrato il secondo parziale anche se nel quarto gioco arriva il break di vantaggio per Trevisan (3-1) che dopo aver annullato due chance per il contro-break sale 4-1. Osorio è brava ad evitare il doppio break (4-2) e ne gioco successivo prova a riaprire il discorso ma l’azzurra recupera da 0-40 (5-2), e poco dopo archivia la pratica (6-3) al secondo match-point con il nastro che spedisce fuori il passante della colombiana.
Non prima di giovedì Trevisan si giocherà un posto nelle semifinali con la tedesca Noma Noha Akugue, n. 207 WTA, in tabellone grazie ad una wild card, mai così avanti in un torneo del circuito maggiore, infilatasi nel corridoio liberatosi dopo la repentina uscita di scena della croata Donna Vekic, n.22 del ranking e prima favorita del seeding (reduce dal successo in Hopman Cup con la sua Croazia). Tra Martina e la 19enne di Reinbek non ci sono precedenti.
Esordio amaro, invece, per per Jasmine Paolini, reduce dalla finale a Palermo. La 27enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.47 WTA e quarta testa di serie, ha ceduto 60 76(3), in un’ora e 27 minuti, all’australiana Daria (Gavrilova) Saville, n.225 del ranking, proveniente dalle qualificazioni, tornata a vincere un match di main draw del circuito maggiore dopo undici mesi. La tennista allenata da coach Renzo Furlan ha probabilmente pagato le fatiche della settimana siciliana.
La 29enne di origini moscovite aveva vinto in tre set l’unico precedente con la tennista toscana, disputato al turno decisivo delle qualificazioni dell’ITF da 60mila dollari di Grado (terra) nel lontano 2012. Partenza disastrosa di Jasmine che nel primo set rimedia un “bagel” (6-0) dall’australiana scivolata indietro in classifica dopo il lungo stop per l’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro.
In avvio di seconda frazione Paolini recupera d 15-40 e vinche il suo primo game della partita (1-0). Nel terzo gioco, però, lenta e poco reattiva, l’azzurra torna a cedere la battuta (2-1) con Saville che conferma poi il vantaggio (3-1). Nel sesto game un nastro tricolore che rende imprendibile il suo diritto incrociato confeziona il contro-break a Jasmine (3-3). Saville non fa una piega e si riprende il break (4-3) e dopo aver annullato a Paolini con un drop-shot micidiale la chance del 4 pari sale 5-3.
In extremis l’azzurra rimette tutto in discussione con un parziale di otto punti ad uno (5-5) ma l’australiana si riprende per la terza volta un break di vantaggio (6-5) e poco dopo arriva al doppio match-point: Jasmine cancella il primo con un vincente di diritto ed il secondo con un passante di rovescio incrociato stretto e poi competa il terzo riaggancio (6-6) che significa tie-break. L’australiana però non concede più nulla e chiude per 7 punti a 3 con un lob vincente.
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