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Slam

Jas delle meraviglie, prima azzurra in finale di Wimbledon: “Stento a crederci”

La Paolini piega al tie break del terzo set una indomabile Donna Vekic. E’ la prima italiana a disputare due finali Slam consecutive

di | 11 luglio 2024

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

I cronisti seduti nella prima fila della sala conferenze sono quasi accecati dalla luce dei suoi occhi. Il sorriso è sempre lo stesso, ma sono quelle due stelle che brillano nello sguardo a raccontare la pagina di storia dello sport italiano che Jasmine Paolini sta riscrivendo.
Dopo la finale del Roland Garros, ecco la finale di Wimbledon: prima italiana a riuscire nell’impresa di arrivare all’ultimo sabato del torneo, prima italiana a giocare due finali Slam consecutive, prossima numero 5 del mondo: “E’ pazzesco – racconta nella conferenza stampa - , stento a credere a tutte le cose belle che stanno accadendo. Essere 5 del mondo mi sembra strano, e fare due finali Slam è una cosa che non mi aspettavo… sono tutte cose  speciali”.

“Se me lo avessero detto un anno fa? – continua - Ma anche se me lo avessero detto due mesi fa… non ci avrei creduto. Stento a crederci, e la cosa di cui sono altrettanto sorpresa è il modo in cui sto vivendo questo momento. Magari sabato tremerò dalla paura, ma mi sento bene, rilassata, la stessa persona di sempre che fa le stesse cose di sempre. Sono sorpresa di come la sto gestendo. Sto vivendo le cose con naturalezza, cercando di godere di quello che sta accadendo senza mettermi troppe pressioni. Sono in una posizione privilegiata, devo ricordare sempre da dove sono arrivata e che quello che sto vivendo lo avevo sognato”.

Il match con Donna Vekic, quasi tre ore, la semifinale più lunga della storia del torneo femminile, ha tolto qualche anno di vita agli appassionati italiani presenti sul Centre Court e davanti alla tv, oltre che alla famiglia accorsa dall’Italia e al suo team - oltre a coach Renzo Furlan, al fianco dell’azzurra in questa settimana ci sono stati Andrea Bracaglia (preparatore fisico), Michel Polledri (fisioterapista), Claudio Zanetti (osteopata), la Dottoressa Elisabetta Parra e la capitana di Billie Jean King Cup Tathiana Garbin: “E’ stato un match pieno di emozioni, e tante difficoltà – spiega - E’ stato complicato sia a livello fisico sia a livello mentale; a inizio partita ho avuto grandi difficoltà perché lei stava giocando benissimo, non commetteva errori, serviva bene e mi faceva correre da una parte all’altra del campo. Io invece, non stavo servendo affatto bene, e questo su erba non te lo puoi permettere. Mi sono detta di continuare a lottare e a crederci perché prima o poi una occasione sarebbe arrivata”.

La tensione ha caratterizzato la prima parte del match: “Oggi non ero rilassata, facevo fatica a muovermi e anche il tetto aperto, dopo che ho giocato praticamente tutto il torneo indoor, ha influito un po’. Sapevo che sarebbe stato difficile giocare un’altra volta allo stesso livello del match con la Navarro, inoltre Donna ha sbagliato pochissimo, teneva i suoi turni di servizio con facilità mentre io faticavo sempre. Ho cercato di variare un po’ il gioco, non è mai facile farlo su erba dove la palla arriva bassa. I match point? Sul primo lei ha servito bene, poi mi sono trovata di nuovo con l’acqua alla gola ma in qualche modo ho imparato a nuotare.  Sul secondo, beh se avessi perso ci avrei pensato molto a quello. Sul terzo mi sono detta ‘spingi’, ed è andata bene. C’è stato tanto equilibrio, un punto poteva cambiare le cose ma alla fine ci siamo meritate di arrivare a quel punto del match”.

Dopo la conferenza stampa la attendono ben 13 interviste televisive e due interviste radiofoniche, un iter a cui si sta piacevolmente abituando: “Anche se è la mia seconda finale Slam – conclude – sarà comunque una finale Slam. Spero di entrare in campo e fare una buona partita, spero di godermela e di divertirmi. La preparerò come fosse una partita normale, sarà complicata ma siamo in finale ed è normale che sia così”.  


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