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Slam

Trevisan, vittoria di cuore: "Sono andata oltre i miei limiti"

Martina Trevisan ha battuto in rimonta Putintseva dopo aver perso 6-0 il primo set ed è tornata dopo due anni al secondo turno allo US Open

di | 29 agosto 2023

Di cuore e d'orgoglio. Di passione e tenacia. Martina Trevisan ribalta una partita incredibile, con la generosità di chi sa come tornare a volare. La 29enne mancina di Firenze, n.58 WTA, ha battuto 06 76(0) 76(8) Yulia Putintseva, n.78 del ranking, che l'aveva battyta ad Abu Dhabi nel 2021.   

Trevisan eguaglia così il secondo turno del 2021 allo US Open. "Sono andata oltre i miei limiti, ho sentito i crampi da inizio terzo set, ho vinto una battaglia contro il mio fisico e la mia avversaria - ha detto a SuperTennis nell'intervista a caldo -. La cosa importante è il cuore, una delle cose che mi caratterizza. Ho cercato di dare tutto, quando ho sentito i crampi ho cercato di lasciarmi andare. Sono contentissima".

Il prossimo impegno sarà ancora più duro, contro la campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova, numero 9 del mondo, che non ha mai incontrato in carriera. "Ha bisogno di giocare con queste avversarie di caratura elevatissima, sono convinta che potrà giocare un'ottima partita" ha commentato a SuperTennis Tathiana Garbin, capitana azzurra di Billie Jean King Cup.

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Dopo un primo set a senso unico, Putintseva vince 24 punti sui 29 giocati, nel secondo la partita cambia. Trevisan si scioglie con il diritto e completa il primo break (2-0) anche se non difende il vantaggio. Ma si vede che il suo atteggiamento in campo è diverso, nel quinto gioco difende la battuta da sotto 0-40, poi di nuovo va avanti di un break (4-2). Ma anche stavolta il vantaggio dura lo spazio di un game. Dal dominio della kazaka nel primo set, la partita assume la fisionomia di una lotta punto a punto, discontinua e incostante ma non per questo con meno pathos. Anzi. 

Martina tiene il filo del gioco e nel tie-break che decide il set prende il comando degli scambi. La palla corta che vale il 3-0 è un ricamo, il raggio di luce che prelude al 7-0 e indica la via per il terzo set.

E quando emergi dalle difficoltà, gli effetti si vedono nel lungo periodo. Infatti nel terzo Trevisan prende subito un break di vantaggio aiutata da  Putintseva che, invece, si incarta in una serie di errori segno di evidente frustrazione.

Il set è un romanzo di emozioni, procede tra rabbia e vento di cambiamento. Trevisan ha i crampi alla coscia, perde il break di vantaggio ma nel quinto game vince il punto della partita: recupera due palle corte seguite da altrettanti pallonetti di Putintseva e chiude con uno schiaffo al volo in diagonale da applausi. Un gancio-cielo verrebbe da dire, che ripeterà poi durante il tie-break decisivo. Trevisan chiede due volte l'assistenza medica nel tempo del cambio campo. Ma rimane più luida nell'interpretazione del match. L'azzurra alza parabole che confondono Putintseva e gioca complessivamente meglio i punti importanti. 

Anche il terzo set si decide al tie-break. La prima palla corta di Trevisan lancia lo sprint verso il 3-0, ma è solo l'inizio di una  complessa tela di emozioni contrastanti, di errori, di scelte tattiche figlie della paura e della voglia, della tensione e dell'emozione. Fino all'ultimo, liberatorio punto. Fino a quel sorriso che si riaccende sul viso di Martina mentre si inginocchia a baciare il cemento di New York, per godersi il blu dipinto di blu. E guardare cieli più azzurri.

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