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US Open, Sinner domina il derby. Sonego: "E' al livello di Alcaraz e Djokovic"

Jannik Sinner vince per la decima volta in dieci partite contro un italiano nel circuito ATP. Affronterà Wawrinka o Etcheverry

di | 31 agosto 2023

L'esultanza di Jannik Sinner allo US Open (Getty Images)

L'esultanza di Jannik Sinner allo US Open (Getty Images)

Autorevole, sicuro, sereno. Jannik Sinner, numero 6 del mondo, domina Lorenzo Sonego (39) e resta imbattuto nei derby nel circuito ATP. L'altoatesino vince il decimo confronto in carriera contro un italiano a livello ATP, il terzo contro il torinese, in due ore di gioco in cui rischia poco e dà l'idea di aver affinato il suo tennis senza ancora portarlo al limite. Finisce 64 62 64 per il numero 1 azzurro che infligge a Sonego la sua quinta sconfitta in sei partite giocate contro Top 10 negli Slam.

"Io e Lorenzo ci conosciamo abbastanza bene, è un bravissimo ragazzo e dietro ha un ottimo team. Credo che oggi non sia stata una partita semplice per nessuno di noi due, c'era poco ritmo. Ho servito bene e risposto abbastanza bene, sono contento della mia prestazione. Mi dispiace per Lorenzo, ma questo è il nostro sport e quando giochi cerchi sempre di vincere" ha detto Sinner a SuperTennis a caldo dopo la partita.

Jannik ha chiuso il match con 21 punti su 24 discese a rete. "Stiamo facendo tante ore in campo, se voglio migliorare devo spingere anche in partita e provare a fare cose diverse. Dipende anche dall'avversario, qualche volta devo andare più volte a rete e a volte meno. Ma sono contento del mio livello" ha aggiunto.

Sinner è arrivato al terzo turno senza aver subito break finora. "Il movimento del servizio lo sento molto meglio, posso alzare ancora la percentuale di prime. Penso di aver servito in modo intelligente" ha concluso. Il suo percorso continuerà contro l'argentino Tomas Martin Etcheverry (34 ATP) o lo svizzero Stan Wawrinka (ex numero 3 oggi 49), con cui ha debuttato in uno Slam proprio allo US Open del 2019, perdendo in quattro set.

Sinner, tra i primi outsider per il titolo allo US Open, ha la possibilità di blindare ulteriormente la qualificazione per le Nitto ATP Finals di Torino. Quarto nella Pepperstone Race to Turin, la classifica basata sui soli risultati stagionali che rappresenta la corsa per gli otto posti alle Finals, può staccare rivali come Stefanos Tsitsipas (quinto), Holger Rune (settimo) e Casper Ruud (decimo), eliminati tra primo e secondo turno.

Sinner fa valere sicurezza e completezza, qualità con cui è diventato il più giovane a giocare almeno un quarto in tutti gli Slam da quando ci riuscì un ventenne Novak Djokovic tra 2007 e 2008. Il servizio è più compatto e fluido, come ha raccontato, e l'accresciuta naturalezza del movimento lo porta anche a imporre qualche variazione di taglio. In più l'altoatesino, a cui viene facile contrattaccare per la decontrazione con cui colpisce il diritto, può prendere un cruciale vantaggio competitivo sulla diagonale del rovescio.

Un break basta a decidere il primo set. Non che Sonego abbia giocato male. Ma il torinese ha visto restringersi la via per raggiungere il terzo turno per la settima volta in 21 Slam giocati.

Il torinese mette in campo tutto quello che ha, e con i suoi strumenti tira fuori il meglio possibile: dote, questa, tutt'altro che scontata o banale. Break a parte, nel primo set Sonego serve bene e quando ha la palla giusta la fa "scoppiare" in accelerazione soprattutto dalla parte del diritto. Più gli riesce a inizio scambio, più le sue chances di chiudere il punto aumentano.

Jannik Sinner in azione allo US Open (Getty Images)

 

Ma Sonego deve essere perfetto al servizio e giocare al limite per restare su una velocità di crociera nello scambio che per Sinner è un'andatura controllata. L'altoatesino va a servire per il set e chiude alla prima occasione, nonostante un paio di gratuiti di diritto.

Come nel primo set, anche nel secondo Sinner piazza il break chirurgico subito: stavolta al primo game. Il match scivola sempre più verso Jannik che firma anche un secondo break per salire 5-2 e non rischia mai nei suoi turni di battuta. Sonego, che pure nel quinto game è emerso da un turno di battuta lungo e complesso, non riesce a rimanere in scia.

Evita almeno di iniziare anche il terzo set con un break incassato al primo game, ma lo subisce al terzo. Ed è di fatto un match point anticipato.

US Open, Sonego: "Oggi Jannik è al livello di Alcaraz e Djokovic"

di Francesca Paoletti da New York

“Oggi Jannik è stato impressionante, dal primo all’ultimo punto. Ha risposto sempre da Dio e anche nello scambio è stato sempre superiore ha mosso bene la palla giocandola sempre con grande profondità. Ha avuto sempre un ritmo altissimo e oltre a partir bene è poi riuscito a mantenerlo per tutta la partita. Tutto quello che ha fatto lo ha fatto al massimo. Io ho anche provato a variare un po' il servizio, ho provato ad andare agli angoli ma riusciva a rispondere sempre con grande profondità e così è difficile iniziare a comandare. Tanto merito a lui. E’ migliorato tanto rispetto allo scorso anno e ora secondo me è al livello di Alcaraz e Djokovic” ha detto Sonego dopo la partita

Rimane comunque positivo il suo bilancio della stagione in Nord America. “Sono soddisfatto, le prestazioni sono andate via via migliorando e gli ultimi due tornei sono stati molto positivi. Ho perso da gente fortissima come Fritz e Jannik. Sono contento dei passi avanti che sto facendo, di come mi sto allenando e come sto migliorando. L’obiettivo è sempre lo stesso, migliorare il mio best ranking…  sto lavorando per quello”.   


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