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Slam

Avanti anche Sinner, un passo in meno verso il numero 1

Jannik Sinner supera in tre set Kotov e torna agli ottavi per la quarta volta su cinque partecipazioni al Roland Garros

di | 31 maggio 2024

La calma è la virtù dei forti, recita il detto. La calma è la virtù di Jannik Sinner, che con idee chiare e nessuna incertezza raggiunge gli ottavi per la quarta volta. Batte 64 64 64 un Pavel Kotov più insidioso di quanto la sua classifica di numero 56 potesse far presagire a chi non l'avesse mai visto giocare. Al prossimo turno lo aspetta Corentin Moutet, mancino francese e provetto pianista. Numero 79 del mondo, Moutet ha sconfitto 36 64 64 61 l'austriaco Sebastian Ofner e ha così raggiunto per la prima volta i quarti di finale al Roland Garros.

"Rispetto alla nostra sfida di Madrid, le condizioni erano molto diverse. Ho cercato di restare concentrato sul mio tennis. Grazie a voi tifosi, l'atmosfera qui è sempre straordinaria" ha detto Sinner, che aveva battuto poche settimane fa Kotov alla Caja Magica.

Ha giocato in tante condizioni diverse anche a Parigi, di giorno, di sera, indoor e outdoor, ma non cambia la tensione delle racchette, ha detto. "Cerco di non modificarla mai, anche per un fatto mentale. Solo a Madrid abbiamo alzato un po' la tensione" ha spiegato. Poi scherza su Fabrice Santoro, che lo intervista, sull'eleganza nel vestire. "Non sono molto bravo in realtà, mi danno le cose da mettere. A volte funziona, a volte meno" ha detto con un sorriso.

La cronaca del match

In campo, la sua eleganza è data dalla compostezza con cui porta i colpi e conduce la partita. 

Kotov gioca un tennis molto rischioso, inevitabile per reggere gli scambi. L'azzurro manca cinque palle break ma non si scompone e alla sesta occasione firma il sorpasso: 3-2. Sinner serve con sicurezza e con il diritto neutralizza la parte migliore del gioco dell'avversario, impossibilitato a spingere come vorrebbe con il suo, di diritto.

Con questo colpo Kotov, infatti, attacca molto meglio di quanto manovri. Poi quando prende in mano il gioco si concede anche soluzioni di tocco, e se la cava niente male. Il n.56 del mondo poggia sulla prima di servizio per non perdere contatto. Ma ottiene molto meno con la seconda, e in risposta contro la seconda. Poi se Sinner si inventa un passante vincente di rovescio in torsione dopo un pallonetto di Kotov per cui servono equilibrio, coordinazione e propriocezione (la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio), la differenza emerge in tutta la sua chiarezza.

Sinner, che ha vinto 14 punti in più negli scambi durati più di 5 colpi, ha una quantità di pattern con cui esporre i punti deboli dell'avversario, costringerlo a giocari da posizioni svantaggiose senza doversi prendere rischi eccessivi. Jannik salva la prima palla break concessa nel match, nel quinto gioco del secondo set: è solo una parentesi dentro una partita controllata col piglio dei grandi, da padrone della scena. Sinner firma il primo break e si crea due occasioni per il secondo: Kotov cancella la prima, la seconda sfuma insieme a un diritto largo per questione di centimetri. Nonostante la potenza che il russo, in campo come atleta neutrale, riesce a imprimere con il diritto, sul piano del ritmo la pressione di Sinner resta per lui insostenibile. Lo dimostra, a titolo di esempio, lo scambio da 22 colpi che chiude l'ottavo gioco del secondo set. Jannik sale 5-3 e si avvia a completare il 6-4.

E per Kotov, che non ha mai battuto un Top 20 né mai rimontato due set di svantaggio in carriera, la rimonta inizia a suonare come un'impresa. Si cambia la maglia per il terzo set, passa dal blu al bianco. Ma non ferma chi è vestito di rosso, o meglio color ruggine,  in questo incrocio di colori che ricorda i colori della bandiera francese al centro della trilogia di film di Kieslowski ispirata ai valori della Rivoluzione francese (libertà, uguaglianza e fraternità).

Un solo break decide anche il terzo set. Sinner non cambia piano gioco, non allenta l'attenzione, sempre consapevole di dover rubare tempo e spazio all'avversario. L'azzurro, che sarà numero 1 del mondo dopo il Roland Garros indipendentemente dai risultati di Djokovic arrivando in finale o se Nole uscisse prima della semifinale, allunga dunque a 10 partite l'imbattibilità nei major nel 2024. E arriva alla seconda settimana senza aver perso nemmeno un set. Una buona notizia dopo l'infortunio all'anca per cui ha saltato gli Internazionali BNL d'Italia. La sua evidente serenità nell'intervista a caldo dopo il match fa sognare in grande i tifosi italiani.

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