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Sinner-Berrettini nel Tempio del tennis, lo spot più bello: “Sentivamo il peso della storia"

Un derby bellissimo che il numero 1 del mondo ha chiuso in 4 set. Matteo: “L’ho accarezzato e gli ho detto di andarlo a vincere”

di | 04 luglio 2024

Il saluto a fine match tra Sinner e Berrettini (foto Getty Images)

Il saluto a fine match tra Sinner e Berrettini (foto Getty Images)

Lo spot più bello del tennis italiano, sul campo più prestigioso. Il match tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini si è chiuso da pochi minuti, il pubblico lascia il Centre Court con la meraviglia negli occhi e sono in molti a rivolgersi a chi ripone la bandiera italiana dicendo un semplice, dolce, ‘beati voi’. Alla fine ha vinto il numero 1 del mondo in quattro set, una partita che rimarrà impressa nella memoria dello sport italiano.  
 
 
“Abbiamo iniziato con il sorriso – spiega Jannik nella conferenza stampa che ha chiuso la terza giornata del torneo - e abbiamo finito con lo stesso sorriso. E’ stata una partita speciale, complicata ma molto bella. Già prima della partita ci aspettavamo un livello di tennis molto alto; Matteo lo conosciamo, serve bene, usa bene lo slice e si muove bene su questo campo. Ha il dritto pesante e sapevo che avrei dovuto alzare il livello per batterlo. Per fortuna ci sono riuscito. Per essere un secondo turno è stata una partita difficile ma il sorteggio è così, e non possiamo controllarlo. La cosa più bella è stata rivedere Matteo giocare a questi livelli, speriamo che da oggi in poi abbia meno infortuni. So che sta lavorando molto bene su questo aspetto, gli auguro tutto il meglio. Se continua a giocare così sappiamo tutti che arriverà in alto molto presto”.
Il primo ad arrivare in sala stampa è proprio il tennista romano, stanco, un po’ deluso ma soddisfatto del livello espresso contro il tennista più in forma della stagione: “Ad un certo punto ho sentito il pubblico impazzito e mi sono venuti i brividi – racconta - . Queste emozioni non hanno eguali, soprattutto ripensando ai momenti in cui non riuscivo neanche a seguire i risultati. Mi sono divertito, mi sentivo fiero di essere lì, di lottare a testa alta contro il numero 1 del mondo, sul campo di Wimbledon con milioni di persone che ci guardavano. Sentivo il peso della storia di questa partita e questo mi rende orgoglioso. E’ una di quelle partite che tra 20 anni ricorderò”.
 
Matteo ha perso le ultime tre partite a Londra con Djokovic, Alcaraz e oggi con Sinner, tre numero 1 del mondo: “Ci ho pensato…. forse non devo giocare sul Centrale! – conclude scherzando –  Ora è importante giocare tornei e fare partite con continuità, con Francisco a fine match ci siamo detti che c’è margine e questo mi dà lo stimolo per continuare a lavorare in questa direzione. Se mi sentissi arrivato sarebbe grave, invece sento che c’è spazio e questo mi dà tanta energia. Mi sto impegnando moltissimo, faccio le cose mettendo grande attenzione in tutti i dettagli.  Mi sono accorto che passano gli anni e l’unica cosa che mi rende davvero felice è giocare, impegnarmi e fare partite come quella di oggi”.

 


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