Il primo ad arrivare in sala stampa è proprio il tennista romano, stanco, un po’ deluso ma soddisfatto del livello espresso contro il tennista più in forma della stagione: “Ad un certo punto ho sentito il pubblico impazzito e mi sono venuti i brividi – racconta - . Queste emozioni non hanno eguali, soprattutto ripensando ai momenti in cui non riuscivo neanche a seguire i risultati. Mi sono divertito, mi sentivo fiero di essere lì, di lottare a testa alta contro il numero 1 del mondo, sul campo di Wimbledon con milioni di persone che ci guardavano. Sentivo il peso della storia di questa partita e questo mi rende orgoglioso. E’ una di quelle partite che tra 20 anni ricorderò”.
Matteo ha perso le ultime tre partite a Londra con Djokovic, Alcaraz e oggi con Sinner, tre numero 1 del mondo: “Ci ho pensato…. forse non devo giocare sul Centrale! – conclude scherzando – Ora è importante giocare tornei e fare partite con continuità, con Francisco a fine match ci siamo detti che c’è margine e questo mi dà lo stimolo per continuare a lavorare in questa direzione. Se mi sentissi arrivato sarebbe grave, invece sento che c’è spazio e questo mi dà tanta energia. Mi sto impegnando moltissimo, faccio le cose mettendo grande attenzione in tutti i dettagli. Mi sono accorto che passano gli anni e l’unica cosa che mi rende davvero felice è giocare, impegnarmi e fare partite come quella di oggi”.
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