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Swiatek: "E' stata la mia miglior partita"

La polacca soddisfatta dopo la vittoria contro Vondrousova attende ora Coco Gauff: "E' cresciuta, non è più una teenager". E a chi le fa notare somiglianze tra il suo stile di gioco e quello di Steffi Graf risponde così: "Fa piacere, ma il suo slice e la sua volé erano migliori dei miei"

di | 04 giugno 2024

Il rovescio di Iga Swiatek (foto Getty Images)

Il rovescio di Iga Swiatek (foto Getty Images)

Ancora una semifinale, la quarta negli ultimi cinque anni, e con lei la speranza di potersi aggiudicare il suo quarto titolo al Roland Garros. Iga Swiatek, dopo aver tribolato nel suo match di secondo turno contro Naomi Osaka in cui è riuscita ad annullare anche un match point, ha ripreso senza alcuna esitazione il suo cammino surclassando le sue avversarie. Dopo la vittoria con un doppio 6-0 inflitta agli ottavi alla russa Anastasia Potapova, ai quarti è toccato alla ceca Marketa Vondrousova incassare il terzo 6-0 consecutivo inflitto dalla polacca, fredda nel chiudere con un 6-2 un match da lei stesso definito come "la miglior performance offerta sin qui". "Sono contenta che il mio gioco stia migliorando di giorno in giorno perché oggi mi sentivo molto in fiducia", ha riflettuto ancora a caldo la n.1 del mondo a fine match.

Ad attenderla in semifinale troverà l'americana Coco Gauff, da lei battuta in ben 10 degli 11 scontri diretti giocati in carriera tra le due: "E' migliorata dal punto di vista mentale, prima era più facile batterla una volta ottenuto il vantaggio - ha riflettuto Iga - Ma credo che ogni aspetto del suo gioco sia migliorato, ed è normale che sia così: ha lavorato sodo, ed è diverso vivere il circuito da giocatrice più matura rispetto a quando era una teenager". 

Il percorso di Swiatek nel torneo, ad eccezione del match contro Naomi Osaka, è stato pressoché impeccabile: match di breve durata, sensazione costante di dominio sull'avversaria e che nulla potesse far virare l'inerzia di sfide mai apparse in bilico. Dettagli che nei corridoi del Bois de Boulogne hanno ricordato a molti quanto era solita offrire la ex n.1 del mondo Steffi Graf. Un paragone accolto con stupore dalla stessa Swiatek: "Certo che ho visto alcune sue partite, è una grande campionessa ed è carino che qualcuno mi paragoni a lei perché - anche se non la conosco - sento che forse ci assomigliamo anche come persone: sapeva mantenere la sua privacy, e oggi si gode la vita come chi sa di aver lavorato duro per ottenere un po' di pace. E poi ho anche sentito dire che era una persona introversa, capace di mantenere alta la concentrazione su quel che doveva fare in campo. Difficile comunque fare paragoni, oggi viviamo tempi diversi. Forse il mio slice e le mie volé non sono così efficaci come le sue ma fa comunque piacere che ci paragonino perché è davvero una grande".

In conferenza stampa Swiatek ha poi svelato il segreto della sua concentrazione, dote costante dei suoi match impermeabile agli alti e bassi, una tenuta mentale d'acciaio nonostante la sua ancor giovane età: "Cerco di non guardare il punteggio, a volte mi dimentico proprio quale sia. Tengo la mente impegnata sulla tecnica e sulla tattica e su quel che dovrei fare per vincere il prossimo punto. E questo non mi dà il tempo di pensare ad altre cose. Certo, non è facile, non sempre ci riesco, ma di solito se non penso al punteggio riesco a sempre a resettare dopo ogni punto e a giocare quello successivo come fosse il primo".

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