Dopo la settimana delle qualificazioni e il tradizionale appuntamento con il ‘Kids Day’ di Yannick Noah (23mila presenze, tra musica, colori, giochi e iniziative per i giovanissimi appassionati), lo Slam parigino si è aperto con l’immagine del nuovo ‘Suzanne Lenglen’, inaugurato ufficialmente nella sua nuova versione con tetto retrattile. E proprio sul campo intitolato alla ‘Divina’ lunedì 27 maggio saranno focalizzati gli occhi di tutti gli appassionati italiani; proprio lì Jannik Sinner farà il primo passo sulla terra battuta di Parigi… terra che il re degli Australian Open potrebbe lasciare tra un paio di settimane da nuovo numero 1 del mondo. La corsa a due Djokovic – Sinner, l’altra grande storia di questo torneo.
C’è una lunga fila di appassionati pronti a fare uno scatto davanti alla statua dedicata a Rafael Nadal; lo spagnolo, sorteggiato contro il campione del Foro Italico Alexander Zverev, debutterà sul ‘Philippe Chatrier’ nel terzo match in programma lunedì. Un match pieno di significati che, in ogni caso, potrebbe non rappresentare il suo canto del cigno: “Avevamo pianificato qualcosa per il suo ultimo Roland Garros – spiega la Mauresmo - , ma lui ci ha detto che non è certo di essere alla sua ultima apparizione. Vuole lasciare aperta la porta quindi noi rispetteremo il suo desiderio. Quando vorrà, a fine anno o il prossimo anno, non mancherà occasione per salutarlo e celebrarlo come merita”. Stesso discorso per Andy Murray: “Anche lui non è sicuro di chiuderla qui, in questa edizione. L’ho sentito prima del torneo e mi ha detto sostanzialmente la stessa cosa che ha detto Rafa in conferenza stampa. Lo seguirò da spettatrice, ancora una volta, sempre con la stessa ammirazione (la Mauresmo è stata allenatrice di Murray, ndr). La passione che ha per questo sport e la sua perseveranza sono straordinarie. Aver superato in quel modo i problemi fisici, alla schiena prima e, soprattutto, all’anca, ha dell’incredibile. Non tutti ce l’avrebbero fatta a tornare a quei livelli. Il momento del ritiro è molto particolare, prendere la decisione è una cosa molto personale... da ex giocatrice capisco quello che stanno vivendo”.
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