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Jasmine supera in tre set la kazaka Rybakina (n.4) e si assicura l’ingresso nell’élite mondiale. Giovedì sfiderà per un posto in finale la “baby-prodigio” russa Andreeva che ha eliminato la bielorussa Sabalenka (n.2). Per la prima volta un italiano (Sinner) e un’italiana in semifinale al Roland Garros nello stesso anno in singolare
di Tiziana Tricarico | 05 giugno 2024
In un anno ricco di prime volte se ne aggiunge un’altra che vale doppio: prima “semi” Slam e prima volta in top ten. Una combinata da favola arrivata al termine di una battaglia durissima che proietta Jasmine Paolini in semifinale al Roland Garros, sulla terra rossa francese. “Jas” è la quarta azzurra al penultimo atto all’ombra della Tour Eiffel dopo Schiavone (2010, quando vinse il torneo, e 2011, finalista), Errani (2012, poi arrivata in finale) e Trevisan (2022). Ed è la quinta italiana a conquistare un posto nell’élite mondiale dopo Schiavone (n.4 WTA), Errani (n.5 WTA), Pennetta (n.6 WTA) e Vinci (n.7 WTA), ovvero le “ragazze irresistibili”. Successo sena precedenti per il tennis tricolore: per la prima volta un italiano (Jannik Sinner, nuovo numero uno del mondo) e un’italiana in semifinale al Roland Garros nello stesso anno in singolare.
In una giornata soleggiata ma ventosa, la 28enne di Bagni di Lucca, n.15 del ranking e del seeding, ha battuto 61 46 64, dopo oltre due ore di lotta, la kazaka Elena Rybakina, n.4 del ranking e del seeding, per la seconda volta in carriera stoppata nei quarti nel Major francese (le era già accaduto nel 2021 quando sconfisse Serena Williams nell’ultima partita della 23 volte campionessa Slam al Roland Garros ma poi perse da Pavlyuchenkova).
In una giornata soleggiata ma ventosa, la 28enne di Bagni di Lucca, n.15 del ranking e del seeding, ha battuto 61 46 64, dopo oltre due ore di lotta, la kazaka Elena Rybakina, n.4 del ranking e del seeding, per la seconda volta in carriera stoppata nei quarti nel Major francese (le era già accaduto nel 2021 quando sconfisse Serena Williams nell’ultima partita della 23 volte campionessa Slam al Roland Garros ma poi perse da Pavlyuchenkova).
The dream continues for Jasmine Paolini ??#RolandGarros pic.twitter.com/W4rFRDdzsD
— Roland-Garros (@rolandgarros) June 5, 2024
Nel bilancio dei confronti diretti la campionessa di Wimbledon 2022, ritornata in campo sulla terra francese dopo che l’influenza l’aveva costretta a ritirarsi a Roma ma che in questa stagione aveva un bilancio di 34 vittorie contro 5 sconfitte, era avanti 2-1 dopo il successo nei quarti sulla terra indoor di Stoccarda a fine aprile (l’unica vittoria dell’azzurra sul cemento di Cincinnati negli ottavi del 2023 quando Rybakina si era ritirata alla fine del secondo set dopo aver vinto il primo).
Le due avrebbero dovuto affrontarsi anche nei quarti a Dubai lo scorso febbraio ma Rybakina diede forfait e Paolini conquisto poi il suo primo “1000”.
Parte subito forte Jasmine che centra il break già in avvio di primo set alla terza palla utile (1-0) e poi conferma il vantaggio. Di contro Elena sbaglia tanto ed è già brava nel terzo gioco ad evitare il doppio break infilando quattro prime consecutive (2-1).
La kazaka deve salvare una palla-break anche nel quinto game ed anche stavolta si affida alla sua arma migliore, il servizio, per restare in scia (3-2). Battuta che invece funziona a meraviglia per Paolini che in tre turni non concede nemmeno un “quindici”. Rybakina di nuovo in difficoltà nel settimo gioco: recupera da 15-40 con l’ace numero cinque e poi stecca un diritto incrociato prima di infilare il diritto lungolinea, con un doppio fallo concede un’altra palla-break e stavolta il controllo del diritto lo perde proprio (5-2). Jasmine va come un treno, cede il primo punto al servizio in tutto il set ma poi archivia il 6-2 su un rovescio incrociato largo della kazaka.
L’azzurra si muove davvero velocemente, Rybakina prova a fare qualcosa di diverso in avvio di secondo parziale, ma nel terzo gioco si fa investire dalla risposta super aggressiva di Paolini e cede nuovamente la battuta (2-1). Nel game successivo l’azzurra concede le prime due palle-break dell’incontro ma sulla prima fa fare il tergicristallo alla 24enne moscovita e sulla seconda la sfianca con il drop-shot: con un doppio fallo ne concede una terza ma la kazaka non ne approfitta, però lo fa con la quarta e si rimette in corsa (2-2). E poi torna avanti (3-2).
Nel “fatidico” settimo game Rybakina concede di nuovo il break mettendo largo, e non di poco il diritto inside-out, con Jasmine che passa a condurre 4-3. L’azzurra manca due opportunità per il 5-3 mentre la kazaka sfrutta la seconda chance per il riaggancio (4-4). Nel nono gioco Jasmine avverte forse un filo di tensione perché sente che la sua avversaria oramai è in partita: con un rovescio lungo di un soffio concede una palla-break, che è anche un set-point, e poi mette lungo il passante di diritto permettendo alla kazaka di pareggiare il conto (6-4).
Immediata la reazione dell’azzurra che si procura subito tre palle-break in avvio di frazione decisiva: Elena annulla le prime due ma non la terza (1-0). Però si riprende immediatamente il break (1-1). Rybakina si rimette nei guai spedendo largo il diritto incrociato sulla palla-break (2-1): poi però Paolini non sfrutta due opportunità per consolidare il vantaggio ed alla terza palla utile la kazaka si rimette in pari (2-2). Elena spinge a tutta sul servizio (3-2): Jasmine esce fuori bene da un game complicato (3-3). Dopo un paio di turni tranquilli al servizio la kazaka combina un disastro nel nono gioco: perde il controllo del diritto lungolinea e manda Jasmine a servire per il match (5-4). E Paolini non se lo fa ripetere due volte chiudendo 6-4 alla prima palla utile. Fantastica!
In semifinale Paolini dovrà vedersela con la “baby prodigio” russa Mirra Andreeva, 17enne di Krasnojarsk, n.38 WTA, mai così avanti in uno Slam, che ha eliminato a sorpresa - 67(5) 64 64 lo score, dopo quasi due ore e mezza di lotta - la bielorussa Aryba Sabalenka, n.2 del ranking e del seeding, semifinalista dodici mesi fa all’ombra della Tour Eiffel (stoppata da Muchova nonostante un match-point), apparsa in condizioni fisiche tutt’altro che ottimali.
Andreeva ha vinto in due set lottati l’unico precedente con Paolini, disputato negli ottavi del “1000” di Madrid (terra) ad inizio maggio.
“Jas” sta vivendo la miglior stagione in carriera “illuminata” dal primo trofeo da 1000 conquistato a Dubai ed ora dalla prima “semi” Slam (dopo il primo ottavo raggiunto all’Australian Open) e dall’ingresso in top ten (per limitarci ai risultati in singolare). A Parigi la tennista allenata da Renzo Furlan dopo l’esordio vittorioso contro l’australiana Saville (nata Gavrilova), n.84 WTA, superata per la prima volta in tre sfide, ha sconfitto non senza problemi la statunitense Baptiste, n.107 del ranking, ripescata in tabellone come lucky loser: quindi il successo su Andreescu, n.228 WTA, (arrivata fino al n.4 nel 2019), in gara con il ranking protetto, grazie al quale è diventata la seconda italiana dopo Sara Errani (2012), sua compagna nel torneo di doppio, ad approdare tra le migliori sedici nei primi due Slam dell’anno. E negli ottavi la vittoria sulla russa Avanesyan, n.70 WTA, prima dell’exploit contro la kazaka Rybakina, n.4 del ranking e del seeding, nei quarti. E non è ancora finita: sognare, dopo tutto, non costa nulla…
Vittorie:
2010 Francesca Schiavone batte S. Stosur (Aus) 64 76
Finali:
2011 Francesca Schiavone battuta da Li Na (Chn) 64 76
2012 Sara Errani battuta da M. Sharapova (Rus) 63 62
Semifinali:
1949 Annelies Ullstein Bossi Bellani battuta da N. Adamson (Fra) 63 60
1954 Silvana Lazzarino battuta da M. Connolly (Usa) 60 61
2013 Sara Errani battuta da S. Williams (Usa) 60 61
2022 Martina Trevisan battuta da C.Gauff (Usa) 63 61
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