Jasmine è la sesta italiana in semifinale al Roland Garros e la quinta italiana di sempre nella Top 10, dopo Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci: “Mi avevano detto che se avessi vinto con Rybakina sarei entrata tra le prime 10 – spiega - ma onestamente mi sembrava già troppo pensare alla Rybakina e me lo ero dimenticato. Poi, quando me l’hanno ricordato nell’intervista in campo è stato davvero emozionante. In questo momento, però, mi sto godendo più il torneo che questo risultato”.
Per provare ad eguagliare il record di Sara, che qui la finale la disputò nel 2012, se la vedrà con la sorprendente Mirra Andreeva: “Ricordo bene il match di Madrid, lei è molto talentuosa e vede bene il gioco. Con lei tornano indietro tante palle che con altre non tornerebbero, e comunque non così bene, inoltre ha una grande mano. Cercherà di alzare il livello, così come cercherò di alzarlo io, siamo in una semifinale Slam, speriamo di riuscire a giocare un buon match, a regalare uno spettacolo bello al pubblico che ci seguirà”
Jan e Jas, dicevamo, due giorni che rimarranno per sempre nella storia di questo sport: “Sta accadendo una cosa grandissima per il nostro paese – conclude – , lui numero 1 del mondo, quattro semifinali in quattro competizioni diverse... è un grandissimo risultato per il tennis italiano. L’ho conosciuto bene quando raggiunse il primo quarto di finale qui a Parigi, eravamo nello stesso hotel e cenavamo spesso insieme con i nostri allenatori. Sono felicissima per lui, sta facendo cose incredibili. E’ una persona semplice, e non è cambiato negli anni. E’ umile, è un gran lavoratore, una persona intelligentissima; basta sentirlo parlare, non dice mai cose banali ma sempre giuste e significative. E’ un grande rappresentante dello sport in Italia e nel mondo”.