La Samsonova è l’ennesima testa di serie caduta in questo Roland Garros: “Il livello si è alzato parecchio – la sua analisi del momento WTA - , ci sono tanti tornei, possibilità di fare più esperienze e più occasioni rispetto al passato. Guardate ad esempio la Danilovic, la conosco da quando siamo piccole… è fortissima, lo è sempre stata, è una vera promessa. Non mi sorprende il torneo che sta facendo, nonostante fosse fuori dai 100”.
Elisabetta ha un feeling speciale con Parigi…. e con le Olimpiadi: “E’ una città magnifica, ha un fascino unico. Essere qui è sempre una bella magia, soprattutto in questo periodo e con le Olimpiadi in arrivo. Qualificarmi per i Giochi era un obiettivo e se non avessi fatto la seconda settimana a Parigi avrei giocato Bari per provarci fino all’ultimo. La motivazione era enorme. Prima del torneo mi stavo riscaldando e con Darderi e parlavamo proprio di questo, è bello condividere questi momenti con gli altri ragazzi italiani. Siamo cresciuti insieme, con Musetti, Arnaldi e Zeppieri giocavo i tornei under 10 e 12. Se all’epoca ci avessero detto ‘giocherete il terzo al Roland Garros sul ‘Lenglen’ e poi farete le Olimpiadi’, beh non lo avremmo mai creduto. La forza del gruppo azzurro è questa… ognuno mette un pezzettino e partecipare ai Giochi, difendere la bandiera italiana è l’emozione più bella. L’idolo olimpico? Per me è la Goggia, il mio allenatore è della Valtellina e mi parla sempre di sci. La vorrei incontrare e le vorrei dire ‘sei pazzesca, sei il mio esempio… ma il mio allenatore mi ha fatto una testa così con te!’”. L'appuntamento con Sofia è rimandato al 2026, intanto c’è da vivere l’emozione di una magica seconda settimana parigina.
Non ci sono commenti