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Gioia Cocciaretto: "Mi sono detta gioca con il cuore"

Sul campo intitolato a ‘Suzanne Lenglen’ l’azzurra ha battuto nettamente Samsonova. "A volte ragiono troppo, sono proprio così nella vita, e invece in certe situazioni è meglio lasciarsi andare". Nel prossimo turno affronterà la Gauff

di | 31 maggio 2024

Tutta la gioia di Elisabetta Cocciaretto (foto Getty Images)

Tutta la gioia di Elisabetta Cocciaretto (foto Getty Images)

Non solo appunti di diritto agrario, evidentemente. Sono bastate poche parole di francese, e la promessa di inserirlo nella lista dei 'buoni propositi' per il prossimo anno, per entrare definitivamente nel cuore del Roland Garros.
 
Elisabetta Cocciaretto ha festeggiato con un simpatico ‘bonjour Paris’ il primo quarto turno della sua vita in un torneo dello Slam. La fatidica frase ‘seconda settimana’, pronunciata per la prima volta dopo una prestazione maiuscola contro la numero 17 del mondo. “Sono felicissima, ancora non ci credo e soprattutto, cerco di pensarci troppo - racconta .Sapevo che mi avrebbe messo in difficoltà, lei è una grande atleta, è potente e ha un gran servizio. Ma sono stata brava ad accettare le difficoltà, la chiave è stata proprio questa. Mi sono detta ‘gioca con il cuore e non con la testa’. A volte ragiono troppo, sono proprio così nella vita, e invece in certe situazioni è meglio lasciarsi andare. Se avessi fatto un passo indietro l’avrei persa quindi, anche quando lei nel primo set è tornata sotto nel punteggio, mi son detta provaci e tira, ‘stai zitta e pedala'”.
Su questi campi ha inanellato i tre scalpi più illustri della sua carriera professionistica (Kvitova nel 2023, Haddad Maia e Samsonova in questo 2024, ndr): “Amo questo torneo e questi campi mi ricordano quelli su cui sono nata - spiega - . Essere qui è speciale, ricordo ancora, quando ero bambina, le giornate passate davanti alla tv a vedere i match delle italiane al Roland Garros. Siamo nate su terra rossa, per noi è una sorta di comfort zone. Le ispirazioni? Francesca, Flavia, Sara e Roberta hanno contribuito a rendere popolare il tennis in Italia e molti di noi hanno iniziato guardando loro alla tv. Inoltre gioco in doppio con Martina, penso di poter far bene anche io anche se ognuno ha i suoi tempi e ha il suo percorso”.
 
Nel prossimo turno la attende Coco Gauff: “Ho giocato con Coco a Dubai, cercherò di non fare gli stessi errori. Dovrò inventarmi qualcosa di diverso, stare vicina al campo e provare a rubarle il tempo. Se la faccio comandare lei gioca troppo bene a tutto campo e anche al volo. Con il dritto, invece, se le rubo il tempo fa un po’ più fatica. Sicuramente dovrò sorprenderla, avere una buona attitudine e non farmi trovare impaurita. Se poi sarà più brava di me lo accetterò”.

Tutta la gioia di Elisabetta Cocciaretto (foto Getty Images)

La Samsonova è l’ennesima testa di serie caduta in questo Roland Garros: “Il livello si è alzato parecchio – la sua analisi del momento WTA - , ci sono tanti tornei, possibilità di fare più esperienze e più occasioni rispetto al passato. Guardate ad esempio la Danilovic, la conosco da quando siamo piccole… è fortissima, lo è sempre stata, è una vera promessa. Non mi sorprende il torneo che sta facendo, nonostante fosse fuori dai 100”.
 
Elisabetta ha un feeling speciale con Parigi…. e con le Olimpiadi: “E’ una città magnifica, ha un fascino unico. Essere qui è sempre una bella magia, soprattutto in questo periodo e con le Olimpiadi in arrivo. Qualificarmi per i Giochi era un obiettivo e se non avessi fatto la seconda settimana a Parigi avrei giocato Bari per provarci fino all’ultimo. La motivazione era enorme. Prima del torneo mi stavo riscaldando e con Darderi e parlavamo proprio di questo, è bello condividere questi momenti con gli altri ragazzi italiani. Siamo cresciuti insieme, con Musetti, Arnaldi e Zeppieri giocavo i tornei under 10 e 12. Se all’epoca ci avessero detto ‘giocherete il terzo al Roland Garros sul ‘Lenglen’ e poi farete le Olimpiadi’, beh non lo avremmo mai creduto. La forza del gruppo azzurro è questa… ognuno mette un pezzettino e partecipare ai Giochi, difendere la bandiera italiana è l’emozione più bella. L’idolo olimpico? Per me è la Goggia, il mio allenatore è della Valtellina e mi parla sempre di sci. La vorrei incontrare e le vorrei dire ‘sei pazzesca, sei il mio esempio… ma il mio allenatore mi ha fatto una testa così con te!’”. L'appuntamento con Sofia è rimandato al 2026, intanto c’è da vivere l’emozione di una magica seconda settimana parigina.
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