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Alcaraz il freddo, prima semifinale a Wimbledon

Carlos Alcaraz ha sconfitto Holger Rune nella prima semifinale fra Under 21 a Wimbledon nell'era Open. Sfiderà Medvedev

di | 12 luglio 2023

Un tie-break giocato meglio per chiudere il primo set, un break per set negli altri due parziali. L'efficienza premia Carlos Alcaraz contro l'energico disordine di Holger Rune. Il murciano chiude 76(3) 64 64 il primo quarto di finale fra due Under 21 a Wimbledon nell'era Open. E centra la prima semifinale a Wimbledon. Alle 21 su SuperTennis potete seguire in chiaro, gratis, questo primo quarto di finale tutto "Next Gen" in uno Slam dallo US Open del 2009, dalla vittoria di Juan Martin Del Potro su Marin Cilic. 

Alcaraz, semifinalista più giovane a Wimbledon dal 2007 quando ci arrvò Novak Djokovic per la prima volta, affronterà Daniil Medvedev per un posto in finale. Il moscovita ha faticato cinque set contro la sorpresa Eubanks per arrivare alla sua prima semifinale ai Championships.

"E' incredibile - ha detto Alcaraz a caldo, dopo la 45ma vittoria della stagione -. Fare buoni risultati a Wimbledon è sempre stato un sogno per me, fin da quando ho cominciato a giocare. Credo di aver giocato una gran partita, non mi aspettavo di esprimere un livello così alto sull'erba".

 Grazie alla prima vittoria contro un Top 10 a Wimbledon, da oggi il numero 1 del mondo è il settimo spagnolo in semifinale a Wimbledon dopo Rafa Nadal (che ne ha giocate otto), Manuel Santana (2), Manuel Alonso-Areyzaga, Roberto Bautista Agut, Andres Gimeno e Manuel Orantes (una a testa). 

Con il successo su Rune, Carlitos ha raggiunto così la terza semifinale Slam in carriera, come solo altri nove connazionali erano riusciti a fare prima di lui: Nadal (38), Santana (8), David Ferrer e Juan Carlos Ferrero (6), Sergi Bruguera, Gimeno e Orantes (4), Alex Corretja e Carlos Moya (3). E' l'ottavo giocatore nell'era Open a raggiungere tre semifinali nei major prima di compiere 21 anni.

I due si conoscono bene, fin dai tempi di quel doppio che hanno giocato insieme nel 2017 al torneo giovanile Les Petits As a Tarbes. Le immagini di Carlos e Holger tredicenni in campo a incitarsi a vicenda è stato diffuso largamente sui social alla vigilia della partita. "Il suo diritto era molto buono anche allora - ha detto Rune prima della partita, come riporta il quotidiano francese L'Equipe -. E' ancora un grande appassionato del campo, gioca con grande energia".

Ed è proprio la maggiore capacità di incanalare quell'energia a premiare il murciano, più a suo agio, più pronto, più abituato a questi palcoscenici anche se fra Rune e Alcaraz ci sono solo sei giorni di differenza.

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Wimbledon, Alcaraz piega Rune: la cronaca della partita 

Alcaraz salva una palla break nel primo game con una prima vincente. Il danese prova a tener fede alla promessa della vigilia di neutralizzare le palle corte del murciano, rese ancora più efficaci dai rimbalzi più bassi sull'erba. Per tutto il primo set, che dura 65 minuti, i due giocano a chi tira più forte. La ricerca dell'affermazione passa per la muscolarità e l'esuberanza, e quando conta, dal 3-3 nel tie-break, Alcaraz sale e il danese non gli sta dietro. La chiusura del set ha un suono in particolare, il "Vamoos" di Alcaraz che è un grido di battaglia.

Lo scenario si ripete anche nel secondo set, e nemmeno si arriva al tie-break. Penalizzato dal terzo doppio fallo e da uno smash relativamente facile incastrato a rete, colpito e affondato da una palla corta e una gran risposta di rovescio, subisce il break del 5-4. Con tre servizi vincenti in cinque punti, Alcaraz si fa freddo quando il punto pesa di più. E fa tutta la differenza del mondo, contro un avversario della stessa età ma non con la stessa quantità di tennis in tornei e turni così importanti nelle gambe e nella testa. 

Nel terzo set, la trama si sussegue identica, senza colpi di scena. Ad Alcaraz basta un break, guadagnato con una risposta di diritto sulla riga che equivale a un colpo da ko, che lo porta sul 3-2. E' l'ultimo colpo di scena della partita.

"Dal secondo set, mi sono molto divertito" ha detto Alcaraz, che ha concesso una sola palla break e messo a segno 35 vincenti. "Ho giocato il mio tennis e avevo il sorriso sulla faccia, che è la chiave di tutto - ha aggiunto -. Vincere il primo set e urlare 'vamos' mi ha aiutato a trovare il mio miglior livello".


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