Cocciaretto ha ceduto in due set alla slovena Juvan. Paolini battuta dalla lettone Ostapenko, 20esima testa di serie. Torneo live su SuperTennis
di Tiziana Tricarico | 28 agosto 2023
Tensione alle stelle e un diritto un po’ troppo ballerino confezionano una giornata da dimenticare per Elisabetta Cocciaretto, uscita di scena al primo turno degli Us Open, ultimo Slam del 2023, dotato di un montepremi record di 65 milioni di dollari, di scena sui campi in cemento dell’USTA Billie Jean King Center di Flushing Meadows a New York, trasmesso in diretta e in esclusiva da SuperTennis.
La 22enne di Fermo, n.29 del ranking (“best” eguagliato) e del seeding, che negli ultimi due Major giocati aveva raggiunto il terzo turno, ha ceduto 62 75, in un’ora e mezza esatta di gioco, alla slovena Kaja Juvan, n.145 WTA, promossa dalle qualificazioni. Elisabetta è partita con un break di vantaggio in entrambi i set ma non è bastato: poco aiutata dal servizio (49% di prime in campo con il 57% dei punti vinti ed il 48% di punti conquistati con la seconda, 4 doppi falli e nemmeno un ace), l’azzurra ha pagato eccessivamente la pressione di una partita che sulla carta doveva vincere, come prova anche il “warning” per aver spaccato la racchetta per la frustrazione. Si è messa fretta Cocciaretto, ed ha sbagliato troppo: per lei a referto 18 vincenti a fronte di 29 errori gratuiti (17 contro 20 il bilancio della sua avversaria).

“Le sconfitte fanno parte del gioco ma questa volta ci sono rimasta particolarmente male - le parole di una Cocciaretto davvero delusa -. Sono stata troppo fallosa e dopo due game ho praticamente smesso di far gioco, mi sono tirata indietro e in queste condizioni non puoi permettertelo. Lei ha giocato un’ottima partita, ha meritato e io l’ho aiutata a giocar bene; è stata più propositiva, si è mossa meglio, io invece ero troppo rigida e sempre in ritardo. Ho fatto poco gioco… eppure fino a ieri giocavo bene…. paradossalmente quando gioco bene in allenamento poi gioco male in partita”.
“Mi dispiace perché posso anche perdere una partita ma la prestazione deve essere migliore. Devo alzare il livello, migliorarmi, imparare a fare gioco… è una cosa che mi manca, non l’ho mai fatto bene fin da piccola, non fa parte del mio bagaglio e sicuramente devo lavorarci su - ha detto ancora la numero uno azzurra -. Devo trovare continuità, sia dentro sia fuori dal campo, star lì con i denti e lottare. Devo anticipare, stare più vicina al campo e andare verso la palla, invece mi tiro indietro, faccio due passi indietro e gioco piatto perdendo di vista il piano di gioco. Mi faccio sovrastare dalle emozioni, dalla tensione e dalla paura di perdere invece di avere solo voglia di lottare e vincere. O miglioro e vado avanti o torno indietro”.
“Ora giocherò il doppio con Martina (Trevisan, ndr), non siamo doppiste ma con il nostro carattere grintoso ci siamo sempre trovate bene e abbiamo sempre fatto delle ottime prestazioni. La prima volta insieme abbiamo fatto finale a Palermo, poi l’emozionante sfida in BJK Cup e ancora Guadalajara. E’ utile e dovrei giocarlo più spesso. A volte a causa degli infortuni mi sono preservata, ho preferito curarmi e fare atletica ma devo arrivare al punto di giocare sia singolo sia doppio perché so che mi aiuterà moltissimo in futuro”.
Il match. Tra la marchigiana, alla seconda partecipazione nel main draw dello Slam a stelle e strisce dove insegue la prima vittoria, e la 22enne di Ljubljana, alla quarta presenza con due secondi turni come miglior risultato (2020 e 2021), non c’erano precedenti.
Parte bene Elisabetta che alla terza opportunità strappa la battuta all’avversaria in avvio di primo set (1-0), confermando il break di vantaggio (2-0). Poi però la numero uno azzurra si perde letteralmente, inizia a sbagliare tanto e regala una bella dose di fiducia a Juvan che infila un parziale di sei giochi consecutivi chiudendo 6-2.
Anche in avvio di seconda frazione Cocciaretto prende un break di vantaggio: stavolta lo difende fino al 3-1, dopo aver annullato una chance per il contro-break. Nel gioco successivo la marchigiana, risalita da 40-0 per la slovena non sfrutta un’opportunità per il doppio-break (3-2). E per una regola non scritta è invece lei a perdere la battuta nel sesto game (dove rimedia anche un “warning” per “abuse of racket”), complici due doppi falli consecutivi da sinistra, restituendo il break (3-3).
Juvan sfrutta il momento fotocopia del primo set per riportarsi avanti (4-3). Le due non concedono più palle-break fino al dodicesimo gioco quando Elisabetta ne concede una con un errore di rovescio: la slovena ne approfitta tirando un missile di risposta sulla seconda dell’azzurra ed archivia la pratica (7-5) con una volée alta di diritto.
Sarà dunque Juvan l’avversaria della statunitense Lauren Davis, n.50 WTA, all’undicesima partecipazione a New York dove vanta un terzo turno raggiunto proprio lo scorso anno.
Nella notte italiana eliminazione al primo turno anche per Jasmine Paolini.
La 27enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.35 WTA (record personale confermato), è stata sconfitta 62 46 61 dalla lettone Jelena Ostapenko, n.21 del ranking e 20esima testa di serie.
La tennista toscana, alla quarta partecipazione al main draw con il secondo turno del 2021 come miglior risultato, aveva vinto in due set l’unico precedente con la 26enne di Riga (alla settima presenza con il terzo turno - 2017, 2018 e 2019 - come miglio risultato), disputato all'esordio nelle qualificazioni dell’ITF da 50mila dollari di Burnie (cemento) nel lontano 2014.
Paolini ha il merito di aver allungato la partita dopo un primo set in cui ha subìto il maggior peso di palla della campionessa del Roland Garros 2017. Aiutata da qualche errore di Ostapenko, Paolini piazza due break di fila in avvio e sale 3-1. Ostapenko si salva dalla prospettiva di un doppio break al termine di un teso e lungo sesto gioco, e firma il contro-break del 4-4. Paolini però sfrutta un nuovo calo di tensione e porta il match al terzo set. Ostapenko, però, si rimette a colpire forte e a sbagliare poco. E la partita diventa sempre più a senso unico.
“E’ stata una partita complessa. Lei ti fa giocar male, ha tante soluzioni, cerca di rubarti il tempo e trova sempre dei buoni angoli. Non è una avversaria facile da incontrare ma con il passare dei minuti mi sono adeguata al suo ritmo... purtroppo non è bastato - ha detto Paolini -. Sicuramente avrei dovuto servire meglio e col dritto avrei dovuto far più male e difendere meglio. C’è ancora da lavorare, soprattutto devo imparare a variare di più il servizio, devo alzare la percentuale delle prime, aumentare la velocità sulla seconda e migliorare il piazzamento. Di lavoro da fare ce n’è ancora molto. Dispiace perché lo Slam è sempre lo Slam però cerchiamo di rimanere positivi e prendere solo il buono di quello che c’è stato in questa trasferta. Le ultime settimane sono state molto positive, ho giocato un buon tennis e ora l’obiettivo è tenere il livello con continuità”.
*Le dichiarazioni di Cocciaretto e Paolini sono a cura di Francesca Paoletti da New York