

"Penso che la decisione di ritirarmi - dice l'americano - sia stata abbastanza facile per me. Ho 38 anni. Ho giocato una lunga, lunghissima carriera nel tennis. Davvero non potevo chiedere di più a questo sport". Wawrinka teme Sinner: "Sarà durissima, lui è in piena fiducia"
01 settembre 2023
La sala stampa è gremita, per la conferenza stampa di John Isner. Malgrado la sconfitta contro Michael Mmoh (o forse proprio per questo), il personaggio di giornata è lui, il 38enne americano che ha dato l'addio al tennis dei pro.
JOHN ISNER
“Vivo tante emozioni. C'è ovviamente molta delusione per il risultato della partita, ma allo stesso tempo anche molta gratitudine, solo per aver giocato un'ultima volta in un'atmosfera come questa. Come ho detto in campo, è per questo che ho lavorato così duramente. Difficile spiegare quanto male si senta il mio corpo (sorride, ndr). Non sto parlando di questo momento, ma in generale negli ultimi tempi. Volevo giocare un altro US Open e sono riuscito a ottenerlo. Certo, il risultato è deludente, ma sono orgoglioso di ciò che ho ottenuto nella mia carriera".
“Mi piace pensare di essere stato un buon avversario. Ho perso molti match tirati, certo. Ma capita. La cosa certa è che adoro questo sport. Voglio essere ricordato come qualcuno che ha lottato in campo. Fuori dal campo, penso che sia molto importante all'interno dello spogliatoio avere avuto il rispetto dei miei colleghi. A giudicare da quante persone mi hanno voluto salutare, direi che è un obiettivo raggiunto. Per quanto mi riguarda, potrebbe passare molto tempo prima che colpisca un'altra pallina da tennis...".
John Isner, una carriera in 10 scatti
“Quest'anno davvero è stata dura. L'anno scorso andava ancora tutto bene. Poi mi sono rotto il polso in questo torneo e da allora in realtà le cose non sono andate molto bene per me. Quest’anno è stato difficile mantenersi in salute e rimanere sul campo di allenamento. Semplicemente non sono stato in grado di farlo. Quindi i miei risultati ne hanno risentito. Penso che la decisione di ritirarmi sia stata abbastanza facile per me. Ho 38 anni. Ho giocato una lunga, lunghissima carriera nel tennis. Davvero non posso chiedere di più a questo sport. Mi ha regalato così tanti momenti meravigliosi, momenti che non dimenticherò mai”.
“La cosa più importante che posso fare per il futuro è essere il miglior marito e padre possibile. Il tennis mi ha sempre permesso di esserlo, perché mi ha dato modo di allenarmi, giocare e tornare a casa pieno di energia che potevo spendere con la mia famiglia. Sicuramente non mi allenerò più adesso, quindi avrò più tempo per loro. Devo solo continuare a prendere buone decisioni lungo la strada ed essere una brava persona. Sicuramente farò errori, ma nel complesso penso di poter fare un lavoro abbastanza buono”.
Sempre sorridente, nel frattempo, Carlos Alcaraz, avanti senza perdere un set contro il sudafricano Lloyd Harris, avversario non proprio comodo sul duro, che in effetti ha provocato qualche grattacapo allo spagnolo nel terzo set.
CARLOS ALCARAZ
“Sono davvero, davvero felice di essere riuscito a vincere questa partita in tre set. Nel terzo ho avuto un calo, ma sono rimasto forte mentalmente. Lui è cresciuto, ma io sono riuscito a spingermi un po’ più in alto e ho giocato a un ottimo livello alla fine”.
“Sto guardando anche i match dei miei avversari. Adoro guardare le partite, seguire i risultati. Non importa se sono nella parte superiore o inferiore del draw, seguo tutti i match e adoro gli Slam perché ci sono moltissime partite. Sto quasi tutta la giornata a controllare i punteggi... Evans? Sì, abbiamo giocato alcune volte. È un giocatore davvero tosto, buon serve and volley, buon gioco a rete. Sarà davvero dura. Farò del mio meglio e dovrò rispondere molto, molto bene se voglio vincere quella partita”.
Infine, c'è un altro grande 'vecchio' del tennis mondiale, in attesa della sfida contro Jannik Sinner.
STAN WAWRINKA
“La prima volta che ho affrontato Jannik è stato il momento migliore per me (sorride, ndr): è stato allora che ho vinto. Ma da quel momento in poi lui è cresciuto e il discorso oggi è diverso. Sinner è un giocatore straordinario e penso che le condizioni qui siano davvero buone per lui. L'ho affrontato due volte quest'anno ed è sempre stato molto difficile per me tenere il ritmo con lui. È super aggressivo, gioca veloce e si sta muovendo bene. È difficile trovare qualche punto debole nel suo gioco. Quindi sì, sarà una sfida interessante. Spero di poterlo spingere un po' al limite, provare a fare il mio gioco, provare a essere aggressivo in campo. Lui però è in piena fiducia. Ha vinto il suo primo Masters 1000 poche settimane fa. Sta giocando bene dall'inizio della settimana, quindi sì, sarà dura”.
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