Chiudi
Lo spagnolo non si dà pace per la sconfitta, mentre van de Zandschulp rinasce dopo un periodo nero: "L'anno scorso ho avuto un brutto infortunio, quindi il pensiero di smettere c'è stato. E' stata un'ipotesi molto seria, ma sono riuscito ad andare avanti. Dopo questa vittoria ancora non riesco ancora a elaborare le emozioni, ci vuole tempo"
30 agosto 2024
Senza dubbio è una delle sconfitte più clamorose della carriera di Carlitos Alcaraz, che esce al secondo turno degli Us Open 2024 dopo il ko contro l'olandese Botic Van de Zandschulp, che lo supera addirittura in tre set. E l'iberico non cerca troppi giri di parole nel post match, dopo la prematura uscita di scena nell'ultimo Slam dell'anno. "Non so cosa dire in questo momento. Prima di tutto, penso che lui abbia giocato alla grande. Pensavo che mi avrebbe concesso più punti. Più punti gratuiti, insomma. Non sapevo come affrontarlo. Credo che il mio livello sia rimasto allo stesso punto per tutto l’incontro, e non è stato sufficiente per vincere la partita o per avere opportunità. Non mi sentivo bene a colpire la palla. Credo di aver commesso molti errori. Quando pensavo di rimontare, già era troppo tardi”.
Alcaraz non appare sereno e torna sull'ultimo periodo, dopo la sconfitta nella finale olimpica contro Djokovic. "Nella sfida di stasera è stata una lotta contro me stesso. Non riuscivo a controllare le mie emozioni e mi abbattevo sui punti persi. Non posso essere così se voglio pensare a fare grandi cose, quindi devo migliorare. Devo imparare. Mentalmente non sono a posto, non sono forte“. E detto da un pluricampione Slam fa riflettere.
La notte nera di Carlos, la notte magica di Botic
Carlos ha perso anche tantissimi punti nel ranking, visto che lo scorso anno arrivò fino alla semifinale, poi persa contro il russo Daniil Medvedev. "La finale olimpica? Non ha influito, io ero comunque orgoglioso del risultato ottenuto e della medaglia d'argento. Sicuramente sono arrivato qui con meno energia rispetto al solito. Il calendario del tennis è pieno di impegni. Ultimamente ho giocato un sacco di partite, con il Roland Garros, con Wimbledon, con i Giochi Olimpici. Mi sono preso una pausa dopo Parigi e pensavo fosse sufficiente: invece non lo è stato. Forse devo prendermi più tempo dopo i tornei importanti".
BOTIC VAN DE ZANDSCHULP
Dalle riflessioni di Carlos alla felicità di Botic van de Zandschulp, che ha ottenuto il successo più prestigioso della sua carriera. "Credo di aver giocato in maniera solida, mi stavo avvicinando sempre di più al livello di uno dei migliori al mondo. Ho servito bene: poi nel terzo set pensavo che Carlos stesse per inventarsi qualcosa di speciale, ma alla fine non è successo. Credo di aver fatto un buon lavoro, perché Alcaraz cerca sempre di giocare in maniera aggressiva e io gli ho tolto il tempo, andando molto a rete. Affrontarlo è veramente difficile, perché sa fare tutto".
Uscito di scena contro Fognini al primo turno del Roland Garros, dopo quella brutta sconfitta Botic aveva addirittura pensato di smettere. "Mi sono preso una pausa e sono tornato a Wimbledon. Non è facile quando non sei testa di serie, ti capita di affrontare subito gente forte come Sinner (due volte al primo turno, due sconfitte, ndr). Dopo Wimbledon ho giocato un paio di Challenger perché avevo bisogno di vincere qualche partita e di ritrovare fiducia. E' stato fondamentale. L'anno scorso ho avuto un brutto infortunio, quindi il pensiero di smettere c'è stato. E' stata un'ipotesi molto seria, ma sono riuscito ad andare avanti. Dopo questa vittoria ancora non riesco ancora a elaborare le emozioni, ci vuole tempo".
L'olandese spiega la ricetta della felicità dopo questo match vinto contro Carlos Alcaraz. "A Basilea e a Melbourne avevo affrontato Alcaraz, uscendo sconfitto. Qui ho cambiato modo di giocare, sono stato più composto sui miei colpi e ho attaccato molto". Ha pagato. E ora Van de Zandschulp può godersi una vittoria memorabile. Più di quelle del 2021, quando raggiunse i quarti da qualificato.
Non ci sono commenti