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Padel

Roberta torna a Miami, con la pala: “una sfida con me stessa”

A quattro anni dalla sua ultima apparizione al WTA di Miami, Roberta Vinci si ripresenterà in Florida da giocatrice di padel. Al debutto nel World Padel Tour si è qualificata per il primo Open della stagione, con Giulia Sussarello: dopo gli incredibili progressi del 2021, era lo step che le mancava per capire di poter fare sul serio anche con la pala

di | 15 febbraio 2022

L’escalation di Roberta Vinci nel mondo del padel è qualcosa di sensazionale. Dal suo debutto in un torneo FIT sembra trascorsa una vita, invece sono passati meno di otto mesi. Pochissimi, ma sufficienti all’ex tennista tarantina per bruciare tutte le tappe di un percorso complesso, polverizzato scalando le gerarchie. Dopo i primi titoli nel Circuito Slam padel by Mini, e due vittorie internazionali nel Cupra FIP Tour, per completare la storia le mancava solo l’esordio nel World Padel Tour, ultimo test da superare per capire se quella passione nata per gioco può diventare sul serio qualcosa in più.

Le indicazioni raccolte nei mesi scorsi dicevano di sì, e il campo ha confermato che la scritta “giocatrice di padel” comparsa da qualche tempo nella sua bio di Instagram ci sta tutta, visto che al primo tentativo “Robertina” ha fatto subito centro. Grazie a quattro vittorie fra Pre-Previa e Previa all’Euroindoor di Alcorcon (Madrid), in coppia con la numero uno d’Italia Giulia Sussarello, lo scorso weekend l’ex n.7 WTA si è guadagnata la qualificazione per il Miami Padel Open, evento che fra sette giorni aprirà la stagione del WPT.

Era il mio primo torneo del World Padel Tour e la mia prima volta fuori dall’Italia – ha detto Roberta dopo la qualificazione –, e non mi sarei mai aspettata tutto questo. Il livello qui è molto alto. In Italia giochiamo un padel più veloce, mentre in Spagna ogni punto è più tattico, complicato. Ma ce l’abbiamo fatta, vincendo quattro incontri difficili”.

 
 
 
 
 
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Per una giocatrice che in uno sport competitivo come il tennis ha vinto cinque tornei del Grande Slam ed è stata numero uno al mondo in doppio, oltre ad aver ottenuto risultati importantissimi anche in singolare, la qualificazione per un torneo di padel può sembrare un traguardo normale, anche perché il suo modo di interpretare il tennis, molto tecnico e tattico, è parso da subito l’ideale per un matrimonio con la disciplina. Ma i due sport rimangono molto meno simili di quanto possa sembrare, e chi conosce le dinamiche della pala sa che quello appena conquistato è un risultato enorme, che la proietta in una nuova dimensione.

Il background tennistico mi aiuta – ha detto ancora Roberta –, specialmente perché sono molto competitiva. Quando vado in campo lo faccio per vincere, e in più sono abituata ad affrontare le situazioni importanti. Ma si tratta di due sport molto diversi, e ho ancora tanto da imparare. A volte gioco ancora a tennis su un campo da padel, non vado a rete quando dovrei o viceversa. Ma sono qui per crescere”.

Quando Giulia (Sussarello, ndr) mi ha chiesto se mi andava di provare a competere in qualche torneo del World Padel Tour, mi sono detta di provarci. Voglio giocare più tornei possibile per migliorarmi, ma ciò che conta maggiormente rimane il divertimento. Ci sosteniamo a vicenda, cercando di stare unite quando l’una o l’altra cala di livello. Nel tennis sei da sola, è più difficile. Per questo ho sempre preferito giocare in coppia”.

Per la Vinci, Miami ha sempre significato la penisola di Key Biscayne, dove nel 2012 è arrivata in finale in doppio con Sara Errani mentre l’anno successivo ha raggiunto i quarti in singolare. Stavolta, invece, il suo impegno sarà all’Island Gardens, dove verrà allestito il Campo Centrale che proprio le due azzurre avranno l’onore di inaugurare, martedì 22 febbraio alle 11 del mattino (le 17 italiane), con tanto di diretta visto che da quest’anno l’app World Padel Tour TV trasmetterà – gratuitamente – anche gli incontri di primo turno.

Dall’altra parte della rete la coppia numero 6 del mondo: l’argentina Aranzanu Osoro e la spagnola Victoria Iglesias, due avversarie fortissime capaci di raggiungere ben sette semifinali nel 2021. Poteva andare meglio, ma sarà un test importante per capire le potenzialità di Roberta di fronte a giocatrici di altissimo livello. “Proveremo a fare del nostro meglio – ha detto ancora la Vinci –, e se non andrà bene pazienza. Ci faremo una settimana di vacanza a Miami: niente male”.

Fra i programmi di Vinci e Sussarello c’era quello di giocare insieme il FIP Gold di Burriana (Valencia) di questa settimana, ma la qualificazione per l’Open della Florida ha cambiato i piani. Giusto dare all’impegno americano l’attenzione e la preparazione che merita. Per il resto c’è tempo, visto che il calendario è molto lungo e fitto, a partire dalla seconda tappa WPT di Reus (7-13 marzo). Vinci e Sussarello ci saranno, il che conferma che quello di Miami non sarà affatto un caso isolato. L’intenzione delle due è di giocare il più possibile.

Di tenniste e tennisti di un certo livello che hanno tentato la strada del World Padel Tour ce ne sono vari. L’ex numero uno del mondo Juan Carlos Ferrero, grande appassionato della pala, ha giocato una decina di tornei fra 2015 e 2016, e anche Giullermo Canas e Thomas Johansson hanno fatto la loro apparizione nel circuito. Nel femminile, invece, è famosa la partecipazione di Sara Errani al Master di Valencia nel 2015, insieme ad Anabel Medina Garrigues, visto che prima della romagnola mai nessuna italiana aveva preso parte a un torneo del World Padel Tour.

Sempre nel femminile, è fra le prime 100 del mondo (al numero 82) l’ex top-30 WTA Gala Leon, ma il caso più famoso è quello di Marta Marrero, top-50 WTA nel 2004, poi virata sul padel a causa di ripetuti infortuni e capace di diventare una delle big attuali del circuito, arrivata anche al numero uno del ranking mondiale. Roberta, sua coetanea, proverà a ricalcarne le orme, e chissà che la rivincita di quei due precedenti tennistici di circa vent’anni fa, entrambi conquistati dalla spagnola, non possa arrivare sui campi da padel.

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