Nel P2 di Premier Padel del Paraguay arriva il riscatto dei numeri uno del mondo, che in finale tornano a battere Galan/Chingotto, negando loro il terzo titolo di fila. Nel femminile poker di titoli consecutivi per Delfi Brea e Bea Gonzalez, che ribadiscono di essere le più forti anche se il ranking non le premia
di Marco Caldara | 20 maggio 2024
Una volta può andare, due ancora ancora, ma tre no, non se ne parla. Agustin Tapia non ci sta. È quanto deve aver pensato domenica il “Mozart di Catamarca”, quando nella finale del P2 di Premier Padel di Asuncion i nuovi rivali Ale Galan e Federico Chingotto sono andati a servire sul 5-4 al terzo, per conquistare il terzo titolo di fila e battere per la terza volta negli ultimi tre tornei i numeri uno. Un record mai riuscito a nessuno e che per ora rimane tabù, perché proprio nel momento più delicato il fenomeno argentino ha fatto vedere come mai molti lo considerino – da un pezzo – il più forte di tutti.
Ha trascinato il compagno Arturo Coello al contro-break, poi i due si sono presi il tie-break, l’hanno dominato e hanno aggiornato a quattro la conta dei titoli stagionali, respingendo al mittente le grandi ambizioni di Galan e Chingotto, comunque promossi per l’ennesima volta. Al loro torneo è mancato solo un game, quello del potenziale 6-4 nel terzo set, invece è finita 6-1 3-6 7-6 per Coello/Tapia ma in fondo è normale così, perché era lecito attendersi una reazione dei più forti, relegati a secondi per due tornei di fila.
In Paraguay la risposta c’è stata e c’è stata due volte, prima nella semifinale vinta per 2-6 6-0 7-5 contro Lebron e Navarro, e quindi in un nuovo match combattutissimo contro Chingotto/Galan, ormai a tutti gli effetti i principali concorrenti dei numeri uno. Basti pensare che, da quanto “el ratòn” e il madrileno hanno deciso di unire le forze, hanno raggiunto quattro finali in quattro tornei, tutte contro Coello/Tapia. Dopo Asunciòn il bilancio è tornato in parità (2-2), ma l’equilibrio sembra già prossimo a cambiare di nuovo, visto che questa settimana si gioca in Argentina – per il P1 di Mar del Plata – e i favoriti per arrivare a giocarsi il titolo sono di nuovo loro. Come sempre.
Il circuito femminile, invece, si trasformando nella festa di Delfi Brea e Bea Gonzalez, capace di vincere per la quarta volta di fila, coronando un periodo di forma sensazionale. Si è sempre detto che alle due mancasse la continuità per poter ambire sul serio alla testa della classifica, ma quanto fatto fra Puerto Cabello, Bruxelles, Siviglia e Asunciòn sta dicendo chiaramente che il problema è stato risolto, a favore di un dominio chiarissimo nei confronti di tutte le avversarie.
L’unica sfortuna della “Superpibas” è che la loro striscia di vittorie consecutive si sia sviluppata solamente in tornei di categoria P2, quindi con 500 punti in palio per la coppia vincitrice, pochi per fare danni anche nel ranking mondiale. Ma, punti a parte, oggi chiunque ha capito che le più forti sono loro, che in Paraguay si sono anche concesse il lusso di rischiare l’eliminazione (ai quarti, contro Riera-Araujo battute al tie-break del terzo) prima di risolvere in due set la semifinale contro Virseda-Ortega e quindi la finale contro Gemma Triay e Claudia Fernandez, di nuovo costrette ad accontentarsi del secondo posto. Un obbligo che fa male, perché proprio quando le due sembrano aver trovato la ricetta per battere le numero uno Sanchez/Josemaria (superate in tre set in finale) c’è un’altra coppia capace di fare ancora meglio di loro.
Dal Paraguay una piccola soddisfazione anche per l’Italia, con la nostra Carolina Orsi tornata a superare un turno. In gara con la spagnola Martina Fassio (compagna ad interim, in attesa del ritorno di Carolina Navarro), la romana ha battuto all’esordio le wild card Campus/Ferreyra, prima di impegnare per tre set le due veterane di lusso Lucia Sainz e Patty Llaguno. Un risultato che dà fiducia in vista dei prossimi impegni.