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Padel

Pale, aggregazione e beneficenza: il successo del Movimento Padel Femminile

L’associazione bolognese, nata un paio d’anni fa dall’idea di due amiche, conta oggi su oltre 450 associati, organizza tornei frequentatissimi ed è appena sbarcata nell’universo FIT TPRA. Il segreto? Dare alle padeliste la considerazione che meritano, unendo sport, etica e attenzione al sociale

di | 24 aprile 2022

“Una passione diventata la prima Asd di Padel femminile”. È una delle frasi che balzano subito all’occhio dando una sbirciata al sito web del Movimento Padel Femminile, un’associazione nata a Bologna da un’idea di Patrizia Pedini e Letizia Mazia, e capace nel giro di un paio d’anni di diventare una realtà sempre più importante nel padel regionale e nazionale. La mission è quella di promuovere la disciplina che ha fatto innamorare mezza Italia attraverso tornei ed eventi benefici sparsi in tutta l’Emilia Romagna e non solo, ma anche valori quali inclusione, etica, aggregazione e benessere. E anche generare visibilità su tematiche sociali e di salute. Tutto attraverso il padel: una sfida non banale, ma che ha già regalato tante vittorie.

Movimento Padel Femminile – racconta la presidente Patrizia Pedini – è nato da un’esigenza: fare in modo che le donne fossero più considerate, in uno sport che ne appassiona tantissime. Tutto è iniziato circa cinque anni fa, quando io e Letizia abbia iniziato a praticare questo sport, insieme a un gruppetto di amiche. Il gruppo si è gradualmente allargato, ma un paio di anni fa ci siamo rese conto che, a livello di competizioni, per le donne c’era poco spazio. È stata la spinta per creare l’associazione e farci sentire”. Hanno iniziato a organizzare qualche torneino prenotando campi nei weekend, poi hanno fondato l’Asd, e oggi contano oltre 450 socie e soci sul territorio, con un’attività ricchissima che coniuga sport e beneficienza.

Uno degli sviluppi più recenti del Movimento Padel Femminile è stato l’ingresso nel mondo FIT TPRA, la piattaforma ideale per un’associazione che si rivolge in particolare ad padel amatoriale. Hanno organizzato un primo torneo il 3 aprile allo Junior Club Rastignano, raccogliendo quasi 90 iscrizioni, e sabato 30 aprile ne proporranno un secondo (o meglio altri due: uno della categoria Open e uno dell’Entry Level) all’Asd Zero51 di Casalecchio di Reno. “Nel primo appuntamento – continua la fondatrice – sono venute tantissime donne anche da fuori provincia o addirittura da altre regioni, e nel secondo dovrebbero essere ancora di più”.

Un bene per il loro movimento, ma anche per tutti i progetti che sin dalla fondazione hanno deciso di spalleggiare, sostenendo cause benefiche, raccolte fondi tese alla ricerca oncologica, alla lotta alla violenza sulle donne e tanto altro. “E adesso – dice ancora – stiamo valutando alcune associazioni alle quali appoggiarci per dare un aiuto concreto alle popolazioni ucraine. Devolveremo in beneficienza una quota delle iscrizioni, per sostenere certe attività o mandare del viveri in Ucraina”.

Patrizia Pedini (destra) e Letizia Mazia, fondatrici del Movimento Padel Femminile

Nel nostro movimento – continua Patrizia Pedini – ci sono donne che hanno iniziato a giocare a padel dopo i 60 anni: è uno degli aspetti più importanti di questo sport, che permette di essere praticato anche a un’età non più giovanissima. E poi coinvolge tantissimo, in campo e fuori”. Loro lo sanno meglio di altri, visto che nei tornei targati MPF non c’è solamente la parte agonistica. “I nostri sono dei tornei-eventi: si pratica uno sport meraviglioso, ma allo stesso tempo ci si diverte, con musica e convivialità. Tantissime persone ci ringraziano non solo per ciò che abbiamo realizzato, ma anche perché grazie alla nostra attività hanno costruito nuove amicizie”.

In questo senso, una parte importante l’hanno fatta le chat WhatsApp del movimento: quattro, divise per livello, che permettono a tutte le giocatrici (o direttamente allo staff, che offre il servizio) di organizzare incontri con avversarie dello stesso valore. “Siamo riuscite a creare una situazione che funziona e risulta piacevole per tutte: giocano, si divertono e se ne vanno felici. E noi ci ingrandiamo sempre di più”.

Le ragazze del Movimento Padel Femminile col tecnico Roberto Agnini

A proposito di crescita: da qualche tempo alla squadra del movimento si è aggiunta anche Giovanna Carboni, che si occupa di tabelloni, delle numerose sponsorizzazioni e non solo, mentre il supporto tecnico è da sempre affidato a una figura importante del padel nazionale come Roberto Agnini: bolognese, direttore tecnico del Circolo Canottieri Aniene, fiduciario per il Lazio nel nuovo Sistema Italia Padel e molto altro. E presto nel team potrebbe arrivare un’altra figura, perché l’impegno è sempre di più. “Ci arrivano richieste da ogni parte d’Italia, e il tempo da impiegare per l’associazione continua ad aumentare. Dico sempre che oggi il Movimento è come una Ferrari che viaggia a 80 all’ora: si potrebbe fare ancora di più, ma servirebbe la possibilità di dedicargli l’intera giornata, ma tutte noi abbiamo un altro lavoro”.

Eppure, gli obiettivi del Movimento continuano a crescere, fino al sogno di inaugurare un domani un centro di proprietà. “Quello è il grande obiettivo – rivela la fondatrice –, perché lavorare in una nostra sede operativa renderebbe tutto più facile, senza più obbligarci a prenotare campi qua e là per i tornei e gli incontri fra le nostre socie. È ancora presto per parlarne, ma qualcosa in ballo c’è”. Sarebbe il coronamento perfetto di una storia di passione, impegno, lungimiranza e voglia di fare del bene. Divertendosi.

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