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Padel

Paura di perdere: come fare per superarla

Nel gioco del padel il fattore mentale è fondamentale, e può fare la differenza in tante occasioni. La paura di perdere è uno dei più grandi nemici di molti giocatori, ma la sconfitta deve essere interpretata come un’occasione di crescita, non come la fine del mondo. Ed è importante porsi sempre obiettivi alla portata

di | 28 gennaio 2022

Anche nel padel, così come in tanti altri sport, a segnare differenza fra i giganti e tutti gli altri è (anche) la testa. Perché non tutti i punti di una partita sono uguali, ragion per cui la capacità di giocare meglio quelli che contano di più offre buonissime chance di aggiudicarsi l’incontro. Qui entra in gioco il fattore mentale, perché l’uomo non è una macchina e soprattutto non tutti siamo uguali: c’è chi riesce ad affrontare le situazioni delicate come se nulla fosse; chi addirittura riesce a tirare fuori il meglio di sé; e chi invece le soffre, bloccato dalla paura di fallire, e finisce inevitabilmente per perdere di incisività quando è il momento di andare a prendersi la vittoria.

Un sentimento che può stimolare l’atleta ad allenarsi di più e meglio, ma che quando si presenta nei momenti chiave risulta un enorme limite, spesso sufficiente da solo per indirizzare la partita a favore degli avversari. Tuttavia, esistono dei modi anche per lavorare sui nervi e affrontare il timore di perdere: l’obiettivo deve essere quello di spostare la propria attenzione su altri aspetti, così da pensare il meno possibile al risultato ma provando comunque ad arrivarci, attraverso una strada diversa.

CONCENTRATI SUI TUOI OBIETTIVI

Uno degli errori più comuni, specialmente nei principianti, è quello di scendere in campo con un solo unico pensiero in testa: vincere. Questo contribuirà a spostare qualsiasi azione in quella direzione, mentre un incontro di padel è fatto da tanti momenti, più o meno positivi, e concentrarsi soltanto sull’obiettivo di portare a casa il risultato può rivelarsi controproducente e far perdere di vista il percorso da compiere per arrivare alla vittoria. Infatti, nello sport la sconfitta non è sempre necessariamente qualcosa di negativo. Perdere non piace a nessuno, ma è una parte fondamentale del percorso formativo di ciascun giocatore.

Spesso si sente dire che le sconfitte sono più importanti delle vittorie: è vero, perché sono le partite perse quelle che insegnano di più. Il motivo? Quando si vince solitamente ci si rilassa, pensando solamente a ciò che è riuscito senza badare a tutto il resto, così da mantenere un mood positivo che ha la sua importanza. Le sconfitte, invece, sono un’opportunità: servono a capire cosa funziona meglio e peggio nel proprio gioco, quali sono i propri punti deboli e dove è necessario migliorare ancora. Inquadrare ogni partita persa come un fallimento assoluto, da dimenticare al volo, può far perdere di vista i motivi della sconfitta, che invece deve essere analizzata nel dettaglio, per fare in modo che certi errori non si ripetano.

PONITI OBIETTIVI REALIZZABILI

Un altro aspetto importante, legato al discorso degli obiettivi, è quello di porsi traguardi alla portata, e non impossibili da raggiungere. Le aspettative devono sempre corrispondere alla realtà, altrimenti finiscono per trasformarsi in uno scoglio. Puntare troppo in alto può essere controproducente, perché se le aspettative sono eccessive risultano più difficili da raggiungere, quindi i fallimenti si sommano, il morale e le motivazioni scendono di conseguenza, e tutto diventa molto più complicato. Meglio porsi obiettivi reali, alla portata, così da avere buone chance di centrarli, il che fa morale e diventa stimolante.

Per superare la paura di fallire è importante ragionare su traguardi a breve termine, anche da sostituire giorno dopo giorno, così da concentrarsi su quelli anche durante un incontro, e non badare troppo al punteggio. In fondo, l’obiettivo di fondo legato a una determinata azione rimane quello di aggiudicarsi questo o quel punto, ma senza la pressione di doverlo fare per portare a casa la partita. Ci si può porre obiettivi di natura mentale, oppure tecnici, tattici e fisici, lavorandoci giorno dopo giorno e portandoli anche all’interno degli incontri. Aiuterà ad approcciare le partite in maniera diversa, e interpretarle come un’occasione di formazione e crescita. Lasciando da parte l’assillo di dover vincere per forza.

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