Cascais, Cagliari, Barcellona e Lugo: il World Padel Tour si prepara a un mese importantissimo, con quattro tornei (due Master, due Open) in altrettante settimane e la bellezza di 5.400 punti in palio. Un passaggio chiave per definire le gerarchie stagionali, con tante chance per molti
di Marco Caldara | 20 agosto 2021
Era da tempo che la lotta al numero uno delle classifiche del World Padel Tour non risultava così serrata. Galan/Lebron restano al comando della Race 2021 con 5835 punti, ma Sanyo Gutierrez (5.020) e Fernando Belasteguin (4.880) sono sempre più vicini, e grazie alla doppietta Las Rozas-Malaga sono tornati prepotentemente in lizza anche Pablo Lima e Agustin Tapia (4.265 punti).
Ancora più aperta la corsa alla vetta del ranking femminile: le numero uno Triay/Salazar hanno vinto tre tornei, ma Sanchez/Josemaria hanno fatto lo stesso e sono staccate di appena 265 punti.
Vuol dire che un nuovo sorpasso potrebbe arrivare già nel prossimo appuntamento, o sicuramente in un mese di settembre di fuoco che vedrà le stelle del World Padel Tour disputare ben quattro tornei nell’arco di 30 giorni: due Master e due Open, in tre paesi diversi. Fino a questo momento il calendario 2021 non aveva mai presentato tornei in settimane consecutive, mentre stavolta ce ne saranno addirittura quattro di fila: un passaggio della stagione che potrebbe rivelarsi fondamentale per definire le gerarchie.
Dopo le due settimane di pausa estiva, il calendario ripartirà lunedì 30 agosto (Pre-Previa maschile da sabato 28) col Master di Cascais, unico appuntamento della stagione in Portogallo. Si gioca a due passi dal mare, in una città e una location molto affascinanti. A Paquito Navarro rievocano un grande spavento, visto che fu proprio lì che nel settembre del 2018 l’amatissimo giocatore spagnolo si rese protagonista di un’uscita di parete nel vero senso della parola, rompendo uno dei cristalli di fondo durante un recupero e rimediando alcune ferite a un braccio.
Ma, anche per il numero di punti in palio (nei Master sono ben 1.700, contro i 1.000 degli Open), il torneo lusitano rimane uno dei più importanti del calendario 2021, da giocare in condizioni non sempre comodissime da interpretare, a causa soprattutto del vento ma anche del caldo e dell’umidità del mare, che ha effetto anche sul comportamento di palle, erba sintetica e pareti.
Condizioni non troppo differenti da quelle di Cascais le star del WPT le ritroveranno in Sardegna, o più precisamente al Tennis Club Cagliari che per il secondo anno consecutivo ospiterà (5-12 settembre) l’attesissimo Sardegna Open. Nel 2020 vinsero Belasteguin/Tapia e Sainz/Triay, ragion per cui – dato che entrambe le formazioni sono cambiate – c’è già la certezza di vedere a segno due coppie diverse.
Si giocherà di nuovo all’aperto, con grande attesa sia per vedere in azione in Italia i più forti padelisti del pianeta, sia per vedere alcuni dei migliori giocatori azzurri – due le wild card per il main draw – in gara nel Cuadro Final maschile, come successo soltanto 12 mesi fa sempre in Sardegna. Un’opportunità sia per i nostri giocatori sia per la crescita del movimento, ma anche per il World Padel Tour stesso che potrà toccare nuovamente con mano un mercato, quello italiano, destinato a diventare di primissimo piano nell’universo internazionale del gioco.
Neanche il tempo di applaudire i vincitori a Cagliari, e il carrozzone WPT dovrà immediatamente spostarsi a Barcellona per il Master, uno degli appuntamenti fissi del calendario. Fatta eccezione per il 2018, a Barcellona si è giocato in ogni stagione del WPT, con tanto di Master Final nel 2019. Si giocherà di nuovo al Palau Sant Jordi, l’impianto indoor più grande della città, capace di contenere fino a 20.000 spettatori e che allo sport di racchetta spagnolo ha regalato due trionfi in Coppa Davis, nel 2000 e nel 2009.
Nel 2020 nella città catalana trionfarono Galan e Lebron, che quest’anno di Master hanno vinto il primo a Marbella ma si sono lasciati sfuggire il secondo a Valladolid, vinto a sorpresa da Maxi Sanchez e Lucho Capra. Per i due numero uno i Master sono doppiamente importanti, e se negli Open possono anche permettersi qualche passo falso – come successo a Malaga – nei tre Master che restano da qui a fine stagione non devono “steccare”.
A chiudere la serie di quattro tornei consecutivi ci sarà dal 20 al 26 settembre l’Open di Lugo, piccola città della Galizia dove sin qui il grande padel internazionale era transitato soltanto nel 2018. Lo farà di nuovo quest’anno, per un torneo – indoor – dove fra i fattori determinanti ci sarà anche la tenuta fisica dei giocatori, non abituati a disputare quattro tornei in altrettante settimane consecutive. Vuol dire che chi farà particolarmente bene nei primi tre potrebbe, in termini fisici, pagarne le conseguenze nel quarto.
Una possibilità che andrà ad aggiungere ulteriore pepe all’ultimo evento di un mese incredibile, con trenta giorni consecutivi di World Padel Tour e la bellezza di 5.400 punti come possibile bottino. Dodici mesi fa sarebbe stato lecito pensare che potessero prenderseli tutti Galan/Lebron o Sainz/Triay, mentre stavolta non è più così e per spettacolo e pathos è decisamente un bene. Ci sarà da divertirsi.