I due argentini, all'ultimo match insieme, si aggiudicano il Master di Minorca, battendo in una finale tiratissima i grandi favoriti Lebron e Galan. La Spagna si rifà nel femminile con il trionfo annunciato di Gemma Triay e Lucia Sainz
di Stefano Izzo | 13 dicembre 2020
Tango e Flamenco. Si balla nella leggenda all’Estrella Damm Menorca Master Final 2020. Il capitolo conclusivo 2020 del grande circo del World Padel Tour ha eletto gli argentini Fernando Belasteguin e Augustin Tapia “Maestri” nel torneo maschile, mentre le favoritissime spagnole Lucia Sainz e Gemma Triay hanno messo la ciliegina su una stagione indimenticabile.
Mastica amaro la Spagna, che pregustava la doppietta in entrambi i tabelloni: Juan Lebron e Alejandro Galan, numeri 2 e 3 del ranking del WPT e assoluti dominatori della Race stagionale, in virtù dei sei trionfi piazzati fra Alicante, Barcellona, Valencia e le tre tappe di Madrid, sembravano avviati verso l’ennesimo trionfo, che avrebbe sugellato una temporada 2020 a cinque stelle. E invece l’ultimo tango di Bela e Tapia, che hanno annunciato la separazione a fine anno (il leggendario argentino giocherà con Sanyo Gutierrez nel 2021, mentre Tapia tornerà a giocare a sinistra al fianco di Pablo Lima) è una sinfonia destinata a restare nella storia del padel mondiale. Dopo un primo set dominato, il secondo parziale regala spettacolo e pathos. Gli spagnoli decidono di cambiare lato con Galan passato a destra e Lebron a sinistra. Si arriva al tiebreak che incorona i nuovi Maestri al sesto match point e dopo tre palle set annullate. Belasteguin a 41 anni diventa il più anziano della storia a vincere il Master mentre il 21enne Tapia è il “Maestro” più giovane di sempre.
Eppure il percorso di Lebron e Galan verso la finale era stato senza particolari scossoni e sembrava il prologo al trionfo finale. Quarti di finale contro i connazionali Uri Botello e Javier Ruiz, collocati all’11esimo posto del ranking, filati via lisci, così come la semifinale contro gli argentini Maxi Sanchez, numero 5 del WPT e tre Master in bacheca, e Martin Di Nenno, 26 delle classifiche. Più tortuoso il cammino di “Bela” e Tapia, trionfatori nel Sardinia Open disputatosi a settembre a Cagliari nella prima storica tappa del World Padel Tour in Italia. La coppia argentina, finalista al Master dello scorso anno, nei quarti ha superato in due set tirati gli spagnoli Paquito Navarro, numero 1 del ranking (ma orfano del compagno Pablo Lima infortunatosi a Las Rozas) e Javier Rico. Derby argentino in semifinale contro Sanyo Gutierrez e Franco Stupaczuk, numeri 8 e 5 al mondo, vinto in rimonta dopo una lunga battaglia.
In campo femminile Lucia Sainz e Gemma Triay mettono il punto esclamativo ad un’annata che le ha viste protagoniste assolute. Il sigillo nel “Torneo dei tornei” è la perla finale dopo i quattro trionfi piazzati in stagione, tre di fila nelle ultime tappe di Barcellona, Alicante e Las Rozas, che le hanno proiettate in vetta alla Race stagionale. Per le due iberiche è stata una cavalcata trionfale senza perdere neanche un set. Tre game ceduti nei quarti a Carolina Navarro e all’esordiente argentina Aránzazu Osoro. Altri cinque game lasciati per strada nella semifinale contro le quotatissime “Martas” Ortega e Marrero, per finire con i sette giochi concessi in finale ad Alejandra Salazar e Arjana Sanchez, collocate al terzo posto della classifica del WPT. Le seconde favorite del Master, nella semifinale contro Patricia Llaguno ed Elisabet Amatriain, hanno dato vita al match più emozionante dell’intero torneo. Sotto di un set e 5-0 nel secondo, Sanchez/Salazar sono state protagoniste di una clamorosa rimonta, vincendo al tiebreak il secondo parziale prima di chiudere 61 al terzo.