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Padel

Malaga per dirsi addio: ai saluti Navarro/Lebron e i Superpibes

Il P1 di Malaga sarà l’ultimo torneo insieme di due delle prime quattro coppie del mondo: Navarro/Lebron e Di Nenno/Stupaczuk. Poi si aprirà l’ennesimo valzer di cambiamenti: Di Nenno con Lebron, Stupaczuk con Yanguas, Navarro col giovane Cardona, Garrido con Alex Ruiz e Momo Gonzalez con Alonso

di | 10 luglio 2024

È il padel, ma sembra la danza. Perché nel P1 di Malaga di questa settimana ci sarà il cosiddetto “ultimo baile” di due delle prime quattro coppie più forti del mondo, al quale seguirà un valzer di cambiamenti. Una situazione alla quale il pubblico si è ormai abituato, generata dal desiderio dei giocatori di fare sempre di più per raggiungere le coppie Coello/Tapia e Galan/Chingotto, protagoniste delle finali di 7 degli ultimi 8 tornei Premier Padel ai quali hanno partecipato. Per il momento, chi ha provato a inserirsi nella lotta per i titoli è stato respinto, così sono alle porte i cambiamenti, che toccheranno quattro delle prime otto coppie del mondo.

Una situazione che aumenta l’interesse nei confronti del P1 di Malaga, destinato a rimanere l’ultimo torneo insieme sia del duo Navarro/Lebron (la notizia non sorprende: la scintilla non è scoccata) sia di Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno. I mitici Superpibes, compagni da giovanissimi nel circuito argentino, avevano deciso di tornare a giocare fianco a fianco nel 2023, ottenendo grandi risultati e diventando una delle coppie più amate dal pubblico. Hanno vinto la bellezza di sette titoli in un anno fra i quali il Major di Doha, e sono stati i principali antagonisti dell’ascesa al trono di Coello/Tapia, non arrivando così lontano dalla vetta.

Ma a loro la nascita del duo Galan/Chingotto è costata tantissimo: le tante finali del 2023 sono diventate semifinali, il potenziale della coppia è stato ridimensionato e così sono arrivati anche i dubbi, che hanno portato Di Nenno ad accettare la chiamata di Juan Lebron, pronto a tornare a sinistra (dove aveva giocato fino al 2019, prima di spostarsi a destra per giocare con Galan). Il P1 di Malaga, dunque, rimarrà l’ultimo torneo insieme dei due argentini, col pubblico che sogna di vederli vincere insieme un’ultima volta.

Detto di Di Nenno che dalla prossima settimana diventerà il nuovo partner di Lebron, Franco Stupaczuk ha deciso di unirsi allo spagnolo Mike Yanguas, protagonista sin qui di un ottimo 2024 a fianco di Javi Garrido. I due inizieranno il proprio cammino insieme dal P2 finlandese di Nokia, a cavallo fra luglio e agosto. Al nord Europa anche il debutto della nuova versione di Paquito Navarro, che per provare a sopperire a dei limiti fisici che quando il livello si alza diventano sempre più evidenti ha scelto di farsi aiutare da una delle nuove leve del Tour, il mancino spagnolo classe 2004 Pablo Cardona.

Una decisione che conferma due cose: il valore del giovane, giocatore potente destinato a un gran futuro, e il coraggio di Paquito, il quale fra i big sembra il più disposto a sperimentare soluzioni nelle quali ha molto da perdere (vedi la scelta – sbagliata – del 2022 di spostarsi a destra). Per il momento, come detto da Cardona a Genova, fra i due c’è un accordo solo per il torneo finlandese, ma è facile immaginare che la partnership proseguirà anche nei mesi successivi.

Il passaggio di Yanguas a fianco di Stupaczuk ha liberato Javi Garrido, altro giocatore appetibile a molti. Il bombardiere di Cordoba si unirà al mancino Alex Ruiz (da Nokia), ma non prima di un test a fianco di niente meno che la leggenda Fernando Belasteguin, insieme al quale è iscritto al FIP Platinum di Cagliari, nella settimana che precede gli Europei (sempre nel capoluogo sardo). A completare il valzer l’unione fra Momo Gonzalez – ex partner di Ruiz – e il giovane Edu Alonso, costretto da poco a salutare Alex Arroyo che ha scelto di fare squadra col “mago” Sanyo Gutierrez. Per i due spagnoli il debutto insieme sarà a Cagliari.

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