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Padel

Lima/Stupaczuk fanno festa a Mendoza, nel torneo dei record

Una finale avvincente e spettacolare incorona Pablo Lima e Franco Stupaczuk campioni del Premier Padel P1 di Mendoza, capace di accogliere sugli spalti oltre 55.000 spettatori nell’arco della settimana. Belasteguin mastica amaro per i due match-point mancati, ma è felice comunque: “miglior torneo mai giocato”

di | 15 agosto 2022

Una delle grandi similitudini fra il tennis e il padel? Non esiste il pareggio. È un bene, ma che talvolta si trasforma in un esito ingeneroso per una delle due coppie in campo. Come nella finale del Mendoza Premier Padel P1, nuovo torneo dei record di uno sport che mai aveva avuto oltre 11.000 spettatori per un incontro (sono stati 11.106 per le semifinali di sabato, più di 55.000 nella settimana). All’Acongagua Arena il titolo è andato a Franco Stupaczuk e Pablo Lima, ma l’avrebbero meritato almeno altrettanto Fernando Belasteguin e Arturo Coello, protagonisti di un torneo splendido che meritava un finale diverso.

Hanno eliminato prima Gutierrez/Tapia e poi Navarro/Di Nenno, e in una finale meravigliosa, perché tanto intensa quando incerta e spettacolare, sono arrivati per due volte a un solo punto dal successo, in un tie-break sconsigliato ai deboli di cuore. Il pubblico tifava per loro, per vivere di persona un altro pezzettino della leggenda Belasteguin, che a 43 anni suonati continua a dare lezioni di tattica e classe, invece le quasi tre ore di battaglia hanno dato ragione ai rivali, a segno per 6-2 4-6 7-6 con un tie-break risolto per 10 punti a 8.

Poteva andare da una parte come dall’altra, ed è finita quando l’ultimo recupero di Coello non ha superato la rete, consegnando a Lima e “Stupa” il primo successo nel nuovo circuito (e secondo insieme) e lasciando tanto amaro in bocca a Bela/Coello: nel terzo set hanno vinto due punti in più dei rivali, ma non quello che gli avrebbe dato uno dei successi più prestigiosi in carriera. Per il ventenne Coello ci sarà ancora tanto tempo, per Bela meno, ma in Argentina si è capito che di spazio per brillare il boss ne troverà ancora.

Malgrado un po’ di ovvia delusione, Belasteguin, uno che non parla mai a caso, ha definito quello di Mendoza il miglior torneo giocato in tutta la sua vita (nonostante da professionista abbia vinto 160 titoli e stavolta si sia dovuto arrendere), mentre la gioia incontenibile di Lima e Stupaczuk dopo la vittoria la dice lunga sul valore del successo. Quello argentino non era un torneo di categoria Major, come lo sono stati Doha, Roma e Parigi (e lo sarà Monterrey, a cavallo fra novembre e dicembre), ma per palcoscenico, atmosfera, numeri e calore degli spettatori vale almeno altrettanto.

E nelle fasi finali è stato il più avvincente di tutti, anche grazie alla caduta dei favoriti, che di solito arrivano sempre in fondo e invece stavolta la finale l’hanno guardata da fuori, lasciando spazio a nomi diversi che hanno saputo garantire uno spettacolo di ugual valore. Non solo: Mendoza si è rivelata una città perfetta per un torneo simile, e dopo quanto visto quest’anno c’è da scommettere che saprà conservare l’evento anche negli anni a venire, magari con l’obiettivo di salire di categoria.

Ora per le star della pala arrivano tre settimane di vacanza senza tornei, di nessun circuito, e di padel giocato si tornerà a parlare dal primo fine settimana di settembre. Come già accennato, invece, il prossimo torneo Premier Padel inserito in calendario è il Major messicano di Monterrey, previsto dal 28 novembre al 4 dicembre. Ma non sarebbe affatto una sorpresa se nelle prossime settimane venissero annunciati altri appuntamenti, anche se di settimane libere nel calendario più intenso di sempre sono rimaste davvero pochissime.

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