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Dalla prossima settimana in Finlandia, Juan Lebron tornerà a giocare nel “reves”, posizione abbandonata nel 2019 per fare coppia prima con Navarro e poi con Galan. Nel periodo più difficile della sua carriera, è una scelta quasi necessaria per provare a tornare un gigante. E ritrovare l’aggressività smarrita
di Marco Caldara | 26 luglio 2024
L’attenzione del mondo della pala è focalizzata sugli Europei di Cagliari, ma prima delle vacanze di agosto manca ancora un appuntamento del circuito Premier Padel e sarà fra i più attesi dell’anno. Non tanto per il valore del torneo, il P2 finlandese in programma alla Padelone Arena di Nokia nel quale peraltro mancheranno le prime due coppie del mondo, quanto perché dalla Finlandia inizierà il cammino insieme di varie nuove coppie di punta, in particolare Lebron-Di Nenno, Yanguas-Stupaczuk, Cardona-Navarro e Garrido-Ruiz.
La curiosità è legata soprattutto ai primi due, i quali si uniscono con il “Lobo” che ha deciso – dopo cinque stagioni e mezza – di tornare a giocare a sinistra, il lato del campo occupato per la prima parte della sua carriera. L’aveva lasciato nel 2019 per fare coppia con Paquito Navarro, poi ha proseguito così anche la sua esperienza (di enorme successo) con Ale Galan, mentre ora è pronto a tornare alle origini, per unirsi a Di Nenno, peraltro con un ex di tutto rispetto come Agustin Gomez Silingo promosso al ruolo di allenatore per la sua prima grande esperienza in panchina.
Lebron da sinistra non ha mai vinto alcun titolo nel circuito maggiore, ma le sue doti sono fuori discussione, anche perché è stato uno dei primissimi giocatori di destra atipici, quelli che proponendo grande aggressività hanno contribuito all’evoluzione del gioco, fino agli standard dei giorni nostri. Ergo, saprà certamente tenere fede al proprio cognome anche da quel lato del campo, che anzi diventa una doppia occasione per rinascere nel periodo più duro della sua carriera, con i risultati che latitano mentre Galan ha dimostrato – e non era scontato – di poter (stra)vincere anche senza di lui.
Fino a qualche tempo fa Lebron era considerato uno dei giocatori più esplosivi del circuito, celebre per i suoi smash vincenti da ogni lato del campo. Poi, l’infortunio al gomito del 2023 l’ha obbligato a cambiare completamente stile di gioco e ad adeguarsi ai canoni del giocatore di destra tradizionale, preferendo la regolarità all’istinto del “lupo”. Un passaggio che però non l’ha premiato, tanto che le statistiche della prima parte del 2024 hanno evidenziato come fra i top player sia diventato il meno incisivo col remate, nonché l’unico ad avere una percentuale di successo (nella media fra smash eseguiti e punti raccolti) inferiore al 50%.
La scelta di passare a sinistra potrebbe rappresentare il clic di cui ha bisogno, indipendentemente dal nome del partner. Perché occupare quel lato del campo lo spingerà necessariamente a riproporre l’aggressività di un tempo, ed ecco spiegato come mai potrebbe rilanciarlo doppiamente, sia in termini di risultati (che a fianco di Paquito Navarro non sono arrivati: mai oltre la semifinale in otto tornei) sia di valore sportivo. L’impressione, infatti, è che prima delle vittorie il “Lobo” abbia bisogno di ritrovare se stesso e la capacità di decidere le partite che gli apparteneva un tempo.
Se ci riuscirà anche i traguardi torneranno quelli di un tempo, perché la coppia con Di Nenno è di valore assoluto e l’argentino è uno di quei giocatori-lottatori che riescono a farsi trascinare dall’adrenalina. Spetterà a Lebron trasmettergli la sua voglia di rinascita, che potrebbe creare un mix esplosivo col desiderio del “rengo” di tornare a vincere, abitudine del 2023 smarrita quest’anno. Avranno subito un’occasione enorme, perché in Finlandia, senza Coello/Tapia e Chingotto/Galan, i favoriti numero uno sono proprio loro. Vincere al debutto varrebbe tantissimo.