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Chiara Pappacena, il sogno olimpico della n.1 d’Italia

Insieme a Giulia Sussarello forma la coppia simbolo del padel tricolore e per il 2021 puntano alla top 50 del World Padel Tour: “Ci manca ancora un po’ di esperienza ma ogni giorno lavoriamo duro per migliorare, e contribuire allo sviluppo della disciplina”. Sognando l’approdo ai Giochi

di | 17 maggio 2021

Nella lunghissima lista di giocatrici italiane, Chiara Pappacena siede comoda sulla poltrona numero uno. La 26enne romana ha mostrato a più riprese di meritare il ruolo di signora del padel tricolore, in particolare da quando ha unito percorso e obiettivi con quelli della comasca Giulia Sussarello. Hanno giocato insieme per la prima volta agli Europei del 2017, si sono trovate alla grande e hanno pensato che poteva valer la pena continuare. Bingo: a livello nazionale le “Sorelle d’Italia” hanno vinto tutto e non perdono una partita da tempo, e le prime pagine italiane nella storia del World Padel Tour le hanno scritte loro.

Sono state la prima coppia a qualificarsi per il tabellone finale, poi a raggiungere gli ottavi di un Open (lo scorso novembre a Las Rozas), e giurano di essere solo all’inizio. “Il nostro segreto – racconta Chiara – è il grande feeling, in campo e fuori. Prima che compagne, io e Giulia siamo grandi amiche. Ci confrontiamo quotidianamente, ci stimoliamo a vicenda. Fra due persone che giocano insieme l’intesa è tutto”.

A loro è servita a diventare la miglior coppia nella breve storia del padel tricolore, nonché il simbolo di uno sport che in Italia, ai massimi livelli, è donna: nel World Padel Tour al femminile ci sono tre coppie azzurre che vincono regolarmente partite, mentre gli uomini sono ancora lontani. “Fa piacere contribuire giorno dopo giorno alla crescita di questo sport – continua la giocatrice laziale –, ed è un onore che molte persone che si avvicinano al padel ci prendano come punto di riferimento. Responsabilità? Non direi. Se mai è qualcosa che ci rende felici. Anche perché a padel giocano tantissime donne, di tutte le fasce d’età. Lo trovo un aspetto tanto bello quanto importante”.

Chiara Pappacena, classe 1994, è numero 67 del ranking del World Padel Tour

Chiara è stata una delle tante ad aver seguito il boom della disciplina, esplosa prima nella sua Roma che altrove, visto che in precedenza, come per la gran parte di colleghe e colleghi, giocava –bene – a tennis. È stata 2.3 nelle classifiche nazionali e ha avuto punti WTA (il best ranking dice n.1.153 al mondo), ma intorno ai 18 anni si è stancata. “Era l’anno della maturità – dice –, agli studi ho sempre dato grande importanza e il tennis mi portava via parecchio tempo. Così ho deciso di smettere”. Non poteva immaginare che la racchetta l’avrebbe seguita comunque.

Ha resistito sì e no un annetto, poi ha iniziato a giocare a padel per divertimento, fra amici. Un po’ come tutti, solo che lei nel giro di breve tempo è diventata una delle più forti in Italia. “Ma l’attività seria - precisa - l’ho iniziata solo da circa tre anni”, mentre è da poco più di un anno che si dedica esclusivamente al padel, dopo aver conseguito durante il lockdown del 2020 la laurea in Giurisprudenza. “È un modo che mi appassiona – continua –, e se ne avrò la possibilità mi piacerebbe in futuro lavorare in quel campo. Ma per ora quel percorso è in standby, ci penserò solo quando deciderò di smettere col padel. Ora voglio fare la giocatrice a tempo pieno, senza una data di scadenza. Mi alleno ogni giorno mattina e pomeriggio, per provare a fare più strada possibile”.

Pappacena e Sussarello nel 2021 hanno vinto due titoli internazionali: a Dubai e Catania

A livello di World Padel Tour il suo 2021 non è scattato nel migliore dei modi: insieme alla compagna ha vinto solamente una partita in tre tornei, raggiungendo al massimo il primo turno della Previa. In compenso, però, Chiara e Giulia hanno iniziato a raccogliere titoli anche a livello internazionale, vincendo ad aprile il Fip Star di Dubai (il loro primo titolo all’estero) e la scorsa settimana il Fip Rise di Catania. “Ci siamo preparate – spiega – con l’obiettivo di portare a casa entrambi i tornei, e riuscirci è stata una grande soddisfazione, perché c’erano varie coppie forti. Dai tornei del World Padel Tour, invece, ci saremmo aspettate qualcosa in più, ma perdere fa parte del gioco. Anzi, queste sconfitte non sono altro che uno stimolo per allenarci con ancora più voglia e più costanza”.

Il fatto che una coppia capace di vincere anche nel Cuadro Final possa perdere nelle pre-qualificazioni per due tornei di fila, è la prova che il livello nel World Padel Tour è altissimo, e sono pochi dettagli a fare la differenza. “Per riuscire a raggiungere con costanza il tabellone finale – continua la numero uno d’Italia – ci manca qualche anno di esperienza rispetto alle altre ragazze. Giocano tutte a padel da tantissimo tempo, mentre noi abbiamo iniziato relativamente da poco. Per fare esperienza è necessario giocare, e in quest’ottica lo sviluppo del Cupra FIP Tour può essere preziosissimo. Ci permette di competere ad alto livello ogni settimana, e anche di raccogliere punti per il ranking”.

Da valutare anche la possibilità di allenarsi insieme a tempo pieno, cosa che per ora accade solo nei tornei, visto che Chiara vive a Roma e la compagna a Como. “Potrebbe essere una delle chiavi per alzare ulteriormente il nostro livello. Ci abbiamo pensato, ma momentaneamente non ci è possibile farlo. In futuro magari lo sarà. Però ci sentiamo quotidianamente: fra noi c’è un confronto continuo, allenamento dopo allenamento”.

Nel 2021 le "sorelle d'Italia" puntano a raggiungere le prime 50 della classifica mondiale

Dal confronto nascono anche gli obiettivi: rimanere la coppia numero uno in Italia anche nel 2021, e raggiungere le prime 50 della classifica del World Padel Tour. Oggi Chiara è numero 67, Giulia tre posizioni più indietro. Partendo da lì non sembra un traguardo impossibile, ma per farcela devono più o meno raddoppiare i loro punti, il che non sarà affatto semplice. “È un bell’obiettivo – continua la giocatrice laziale –, più complicato da raggiungere di quanto possa sembrare. Ci proveremo, giocando più tornei possibile”.

Il prossimo è la quarta tappa stagionale del World Padel Tour, dal 24 maggio a Santander. Ma prima c’è la Serie A italiana, nel week-end precedente al Bola Padel Club di Roma. Le “Sorelle d’Italia” giocano (insieme a certo Fernando Belasteguin) per l’Orange Acuero Team, la squadra che nel 2020 arrivò a un passo dallo spezzare il dominio dei sei volte campioni d’Italia del Circolo Canottieri Aniene. “L’obiettivo è riuscirci quest’anno. Oltre all’Aniene ci sono tante squadre molto forti, ma siamo pronte a lottare dalla prima all’ultima palla. Quella di giocare l’intero campionato in sede unica è stata una scelta intelligente, nonché una discreta comodità per chi è abituato a giocare tornei ogni fine settimana. Sono stata da subito favorevole all’idea”.

Obiettivo scudetto: Pappacena e Sussarello giocano la Serie A italiana per l'Orange Acuero Team di Roma

Al Bola ci saranno quasi tutti i migliori giocatori azzurri, per una sorta di assaggio di Europei e Mondiali, in arrivo fra fine giugno (in Spagna) e novembre (in Qatar). “L’Italia – dice Chiara, habitué della nazionale – è una squadra sempre più competitiva, ma sappiamo tutti che Spagna e Argentina sono davvero molto molto forti. Ma noi ci siamo, e lottiamo sperando di fare il meglio possibile”. A livello femminile, migliorare il secondo posto europeo del 2019 a Roma sembra proibitivo, mentre un podio mondiale non è fuori portata (nel 2018 in Paraguay le ragazze chiusero quarte).

Ma il vero sogno di Chiara ha cinque cerchi, quelli dei Giochi Olimpici. “Partecipare alle Olimpiadi – chiude – è il mio sogno, fin da bambina. Lo era nel tennis e ora lo è nel padel, ancora più forte. Spero vivamente di poterlo realizzare”. Per ora è impossibile, visto che il padel non rientra nell’elenco degli sport olimpici, ma il dibattito è aperto da tempo. E anche se la strada è ancora lunga, la direzione intrapresa è quella giusta. Per la felicità della numero uno d’Italia.

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