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Giulia, è lo scudetto del rilancio: “Cercavo nuovi stimoli”

Dopo tre anni e mezzo di trionfi insieme a Chiara Pappacena, Giulia Sussarello sentiva il bisogno di nuove motivazioni, così ha deciso di ricominciare puntando su Carolina Orsi. Un passaggio rischioso, ma che ha pagato subito: hanno vinto lo scudetto a Riccione e sono pronte all’esordio al Sardegna Open. “Il sorteggio non ci ha aiutato, ma daremo il cento per cento”

di | 05 settembre 2021

Se c’è una qualità che a Giulia Sussarello non manca di certo, quella è il coraggio. Perché dopo 3 anni e mezzo passati a fare coppia fissa con Chiara Pappacena, stravincendo tutto a livello nazionale, la comasca classe 1992 poteva accontentarsi, e continuare in un percorso di crescita che le ha viste scrivere le prime pagine di storia italiana nel World Padel Tour. Invece, da metà estate ha deciso di cambiare strada per trovare un’ulteriore spinta, rilanciando insieme a Carolina Orsi.

Con Chiara – racconta – abbiamo vinto veramente tutto per anni, così sono arrivata al punto di chiedermi se sarei riuscita a ottenere gli stessi risultati anche con un’altra compagna. A lei era già capitato di fare coppia con altre ragazze, nelle occasioni in cui mancavo per motivi di lavoro, mentre io negli ultimi anni avevo sempre diviso il campo solamente con Chiara. Mi piaceva l’idea di rimettermi di nuovo alla prova, a caccia di nuovi stimoli, e vedere se sarei stata in grado di ottenere determinati risultati anche con un’altra compagna”.

L’ha fatto, e i risultati le hanno dato subito ragione, visto che al primo torneo del World Padel Tour giocato con Carolina Orsi le due hanno sfiorato un successo nel Cuadro Final, e lo scorso fine settimana a Riccione si sono laureate campionesse italiane. “Il riscontro – continua – è stato subito positivo, ma non ci accontentiamo. Ogni torneo è una nuova sfida, e i risultati recenti mi hanno restituito grandi motivazioni. Ho quasi 30 anni, e nell’ultimo periodo stavo iniziando a pensare che forse fosse il caso di concentrarmi di più sul lavoro, magari con un mio progetto personale a livello di insegnamento. Ma ora ho ritrovato una gran voglia di andare avanti: proprio ciò che stavo cercando”.

Giulia Sussarello è numero 72 del ranking mondiale: punta a raggiungere le prime 50 (foto Sposito)

Come accennato, la miglior prova del valore della coppia Sussarello-Orsi l’hanno data i Campionati italiani assoluti. Per Giulia è arrivato il quinto scudetto di fila, per la mancina laziale il primo. “Sapevamo – dice ancora – di avere le armi per vincere, ma allo stesso tempo eravamo certe che non sarebbe stato semplice. Per certi versi questo titolo è stato ancora più emozionante dei precedenti. Con Chiara certi successi erano diventati la normalità, tanto che ultimamente sarebbe stata sorprendente una nostra sconfitta. Con Carolina, invece, avevamo ancora tutto da dimostrare. È stata una bella emozione, e alla fine eravamo entrambe in lacrime: un mix fra la felicità per la vittoria e la tensione di una giornata lunghissima”.

Già, perché a causa della pioggia caduta per giorni sulla riviera romagnola, l’intera fase finale degli Assoluti si è giocata domenica. Fra mattina e pomeriggio Sussarello-Orsi hanno disputato tre incontri, tutti vinti al terzo set, dando prova anche di un’ottima condizione atletica. “È stato un campionato italiano strano – spiega – perché siamo arrivate a domenica ed era come se il torneo non fosse ancora iniziato. Dopo qualche giorno senza allenarci non è stato affatto semplice ritrovare le sensazioni giuste, però ce la siamo cavata con tanta grinta. Giocare nove set in un giorno, con tutto ciò che comporta sia dal punto di vista fisico che mentale, è stata una sfida tosta. E anche la dimostrazione perfetta del nostro valore”.

Giulia Sussarello e Carolina Orsi hanno trionfato ai Campionati italiani, battendo in finale Pappacena/Marchetti (foto Sposito)

Prima di dedicarsi al padel, la giocatrice lombarda è stata una buona tennista, con un best ranking da numero 488 della classifica WTA e un titolo internazionale. Poi ha smesso coi tornei internazionali e per una manciata d’anni ha insegnato tennis (oltre ad aver preso la laurea in scienze motorie), prima di dedicare al padel anche il lato professionale della sua vita. “Da un anno esatto – spiega – lavoro allo Starpadel di Legnano, e devo dire che insegnare questa disciplina mi piace moltissimo. L’esperienza che maturo sul campo può servirmi anche dal punto di vista lavorativo, e col tempo mi sono resa conto che l’attività di giocatrice di padel e quella di insegnante di tennis finivano talvolta per andare in conflitto. Per avere più tempo da dedicare alla mia attività ho capito che l’ideale era sposare il padel anche dal punto di vista lavorativo”.

Grazie alla pala, Giulia ha ritrovato anche la voglia di viaggiare, giocare e divertirsi. “Il tennis mi è sempre piaciuto tantissimo, ma diciamo che lo vedevo più come un lavoro e l’attività professionistica doveva avere sempre la priorità. L’ambiente del padel, invece, è diverso e ho ritrovato sensazioni che mi mancavano da un po’. È dovuto anche al fatto di giocare in due, che lo rende uno sport particolare. Non sempre è un aspetto positivo, ma devo dire che mi piace”.

Per Sussarello/Orsi la carica data dal successo nei Campionati italiani è arrivata nel momento ideale, visto che mercoledì le due azzurre faranno il loro debutto nel Sardegna Open di Cagliari, partendo direttamente dal Cuadro Final grazie a una wild card. L’urna non è stata affatto simpatica, visto che le ha opposte a Tamara Icardo e Delfi Brea, la sesta miglior coppia del mondo nonché una delle più forti di questo 2021, con due titoli in bacheca e tanti altri piazzamenti. Ma le azzurre sono pronte a giocarsela. “Poteva andare meglio – dice ancora Giulia –, ma ce la metteremo tutta e puntiamo a goderci questa esperienza. Non abbiamo niente da perdere, e daremo il 100%. Per me sarà la prima volta in un torneo del World Padel Tour in Italia, perché nel 2020 non ero riuscita a partecipare. Poter partire direttamente dal Cuadro Final rappresenta una bella opportunità, ma dal punto di vista emotivo non fa differenza. Tutte le partite vanno affrontate con la stessa attenzione, indipendentemente dal turno”.

Sussarello e Orsi saranno una piccola parte dei ben 33 italiani in gara in Sardegna, pronti a sfruttare la chance di giocare in mezzo alle leggende del padel mondiale. Un torneo del World Padel Tour in Italia è una bella opportunità per loro, così come per la visibilità della disciplina in Italia. “So di persone che giocano nel circolo dove lavoro che non vedevano l’ora di acquistare i biglietti. Avere un evento simile in Italia permette di seguirlo senza dover viaggiare troppo, quindi è un bene per tutti. Mi auguro che in futuro il numero di tappe italiane possa aumentare ancora”.

Per il suo, di futuro,  Giulia spera invece di raggiungere un posto fra le prime 50 del mondo. Oggi è numero 72: non troppo lontano, ma nemmeno così vicino visti gli oltre 300 punti di distacco. “Salire ancora non sarà facile, anche perché dovendo dedicare tempo anche al lavoro non potrò partecipare a tutti i tornei. Ma – chiude – si gioca sempre per migliorare e migliorarsi”.
Anche a costo di prendere scelte molto difficili, come quella di ricominciare (quasi) da capo dopo anni e anni di successi. Sembrava un rischio non necessario, invece ha avuto ragione lei.

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