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Padel

Il sorpasso di Sanchez/Josemaria: “Ora siamo più forti”

Con la doppietta Marbella-Vienna le due spagnole si sono portate al comando della Race stagionale, scalzando le numero uno Salazar/Triay. I risultati dicono che Ari e Paula hanno superato il blocco mentale nei confronti delle avversarie, iniziando a batterle nelle finali. Il testa a testa sarà più intenso che mai

di | 14 giugno 2022

Le gerarchie del padel femminile stanno cambiando? È ciò che racconta la classifica Race stagionale, che al termine dell’Open di Vienna non vede più al comando le numero uno del mondo Gemma Triay e Alejandra Salazar, bensì le più giovani Ari Sanchez e Paula Josemaria. Hanno vinto loro gli ultimi due tornei, prima il Master di Marbella e quindi il primo appuntamento austriaco nella storia del circuito, riuscendo nel sorpasso per un totale di 75 punti: 5.755 contro i 5.680. Ma più che in termini numerici, il dato è significativo in senso assoluto, per un duello che si ripropone ormai costantemente dall’inizio del 2021.

Già lo scorso anno le due inseguitrici si erano trovate davanti a metà stagione, prima che Salazar/Triay infilassero una serie di cinque titoli consecutivi, chiudendo i giochi per la corsa al numero uno di fine anno. Tuttavia, la differenza è nei testa a testa delle finali: nella passata stagione le due coppie più forti arrivarono a giocarsi il titolo quattro volte, con altrettanti successi delle allieve di Rodrigo Ovide, mentre nel 2022 le sfide al vertice sono già state cinque e Sanchez/Josemaria ne hanno vinte due: a Vigo e quindi la scorsa settimana a Vienna.

Inconsciamente – dice la Sanchez – è come se in passato avessimo un blocco mentale contro di loro. C’erano state tante sfide combattute, però nei momenti decisivi Gemma e Alejandra erano sempre state più brave. Ma abbiamo continuato a credere nelle nostre possibilità, siamo migliorate ancora e finalmente da Vigo in avanti qualcosa è cambiato”.

Ariana Sanchez, classe 1997 da Reus

Ultimamente Salazar e Triay non sembrano brillanti come lo erano state per buona parte del 2021, e le dirette concorrenti si sono fatte trovare prontissime, vincendo gli ultimi due tornei e riuscendo nel sorpasso. Nel giro di un anno e mezzo (ciò da quando giocano insieme) Sanchez e Josemaria si sono già aggiudicate nove tornei e questa settimana a Tolosa tenteranno il primo assalto alla doppia cifra, raggiunta solamente da quattro coppie dalla nascita del World Padel Tour, datata 2012.

Merito di un padel che abbina la fantasia della Sanchez, classe 1997 da Reus, e l’esplosività della mancina Josemaria, di un anno più grande da Moraleja, nella comunità autonoma dell'Estremadura. “È stato frustrante iniziare la stagione con due sconfitte in finale – ha detto ancora Ari – ma abbiamo compiuto un grande lavoro con il nostro psicologo, cercando di non dare troppo peso ai risultati. Questo ci ha permesso di osservare tutto dalla giusta prospettiva e migliorare la concentrazione in campo, per mantenerla durante un intero incontro. Cosa che in passato non sempre ci riusciva”.

L’hanno dimostrato a Vienna: si sono lasciare scippare il primo set perdendo quattro game di fila dal 4-2, ma poi sono comunque riuscite a conquistare il successo.

Paula Josemaria, classe 1996 da Moraleja

Fra le ragioni del loro stato di forma, secondo la Sanchez c’è anche una preparazione invernale mai così positiva. “È stata la miglior della mia vita, sotto tutti gli aspetti: fisico, mentale, tecnico e tattico. In più, l’intesa con Paula migliora di continuo. La passata stagione ci ha permesso di fare esperienza e lavorare per migliorare come coppia, e quest’anno siamo capaci di superare i momenti di difficoltà molto più facilmente”.

Ora l’obiettivo è mantenere il numero uno della Race fino a fine stagione, per chiudere da miglior coppia del mondo. “Puntiamo a quello – dice ancora la spagnola –, ma per noi è importante anche goderci il percorso che ci può portare fino al traguardo. Se riusciremo a raggiungerlo saremo felicissime, altrimenti vogliamo comunque avere la certezza di aver dato tutto durante la stagione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la compagna: “sogniamo il numero uno – ha aggiunto –, ma in particolare puntiamo a migliorarci ogni giorno. La stagione è ancora lunga, perché sarà la più impegnativa di sempre, quindi dobbiamo essere pronte a livello fisico e mentale. Trascorreremo più settimane che mai lontano da casa, ma ci dobbiamo adattare. Fa tutto parte dell’evoluzione globale del nostro sport”.

Un evoluzione che stanno vivendo da protagoniste, con tanta voglia di fare ancora di più. Fra settembre e ottobre la resa dei conti, con otto tornei consecutivi: è lì che, con buona probabilità, si deciderà la coppia più forte del 2022.

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