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Padel

I mancini sempre a destra. Ma perché?

Nel padel è praticamente una legge: il giocatore mancino occupa il lato destro del campo, senza discussioni. Ma vi siete mai chiesti come mai? Il motivo principale è che da quella posizione potrà avere il diritto al centro del campo, come un destrorso. Ma i vantaggi non sono finiti lì

di | 29 maggio 2024

Il gioco del padel ha tante regole non scritte, negli ambiti più disparati. C’è quella del fair play, che addirittura vede persino i giocatori professionisti arrivare ad arbitrarsi da soli. Quella del terzo tempo, immancabile soprattutto a livello amatoriale, e anche alcune abitudini legate a situazioni di gioco. Una su tutte è la posizione in campo dei giocatori mancini, che sostanzialmente occupano sempre e solo il lato destro.

Non importano le caratteristiche fisiche o le attitudini tecniche, principali discriminanti per i destrorsi per stabilire da quale lato stare. Il mancino va sistematicamente a destra, punto e stop. Tutti lo fanno, anche lontano dagli alti livelli, ma non tutti conoscono a fondo i motivi della regola non scritta. Il primo e più intuitivo riguarda il potenziale vantaggio che un mancino può avere a destra. Infatti, da quel lato può usare la sua mano dominante (mancina) per coprire il centro del campo, che spesso risulta la parte più vulnerabile e quella che un avversario attento sa andare a cercare nei momenti giusti.

I colpi più potenti e incisivi, come naturalmente smash, vibora e volèe, possono essere eseguiti più facilmente avendo il braccio dominante al centro (come avviene per tutti i destrorsi), motivo per il quale i mancini ad alti livelli sono molto ambiti. Proprio per il motivo appena citato, una coppia destro-mancino può infatti risultare molto più aggressiva rispetto a una soluzione destro-destro, perché entrambi possono fare male dal centro del campo.

Da destra, a un mancino diventa molto più facile aiutare il proprio compagno quando c’è da coprire il centro del campo, compito che generalmente spetta al giocatore di sinistra proprio perché può difendere utilizzando il diritto. Ma non è tutto, perché da destra un mancino può proporre agli avversari delle palline con l’effetto esattamente opposto rispetto a quello abituale (dei destrorsi).

Una situazione che può diventare complicata da gestire, in particolare per gli amatori e nelle prime fasi di un incontro, per quei giocatori di destra generalmente abituati a trovare un destrorso sulla propria diagonale. La presenza di un mancino obbliga a pensare diversamente, per proporre delle difficoltà che altrimenti si finirà per subire. Ma il mancino parte in ogni caso avvantaggiato, essendo (lui sì) abituato a trovare sulla diagonale dei giocatori destrorsi.

Ecco spiegato come mai la combinazione destro-mancino viene ritenuta quella perfetta per avere chance di fare strada nel padel, tanto che fra i giocatori d’èlite si registra una percentuale di mancini superiore rispetto alla media della popolazione mondiale. Non è affatto un caso, come non lo è che fosse composta da un destro e un mancino la coppia più vincente della storia (Belasteguin-Diaz), e sono così quelle che attualmente occupano la testa del ranking mondiale, con Agustin Tapia e Ari Sanchez nel “reves”, e Arturo Coello e Paula Josemaria nel “drive”.

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