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Padel

Gli incidenti più comuni nel padel (e come evitarli)

Insieme al ct della nazionale azzurra Gustavo Spector abbiamo analizzato gli incidenti più comuni che possono capitare all’interno di un campo da padel, con qualche consiglio per ridurre il rischio di farsi male sul serio. Perché alcuni vizi che in molti hanno sono pericolosissimi, e andrebbero evitati

di | 16 aprile 2021

Quando si parla di infortuni nel padel è comune pensare a epicondilite, epitrocleite, noie alla spalla, distorsioni e guai muscolari. Buona parte di questi problemi si possono prevenire con una buona preparazione atletica e altri accorgimenti (una tecnica corretta, la giusta pala e via dicendo), ma può capitare che sui campi accadano anche alcuni spiacevoli incidenti di gioco, che possono lasciare conseguenze importanti. Ci siamo fatti spiegare i più comuni, naturalmente con qualche suggerimento per evitarli, dal “guru” del padel italiano Gustavo Spector, ct della nazionale.

Per non farsi male eseguendo la controparete serve la tecnica giusta

IMPARA LA CONTROPARETE
L’incidente più comune – e banale – che può accedere giocando a padel, tanto da essere capitato almeno una volta a chiunque abbia messo piede in campo, è quello di colpire involontariamente il proprio volto con la racchetta o la pallina, durante l’esecuzione della controparete. “Per prima cosa – dice Spector – bisognerebbe tener presente che la controparete è l’ultimissima spiaggia, e prima è consigliato cercare altre soluzioni. Ma se proprio il colpo diventa necessario, è bene farsi spiegare da un maestro il modo per eseguirlo correttamente, riducendo il rischio di urtarsi il volto con la pala o di tirarsi la pallina in un occhio”.

La prima regola è quella di far rimbalzare la palla sul vetro a un’altezza superiore alla propria testa, in modo da scongiurare l’eventualità di essere colpiti, mentre per evitare rischi con la racchetta bisogna portarla in alto dopo l’esecuzione del colpo, così da evitare traiettorie pericolose. Ma la dimostrazione pratica vale più di mille parole: come spiegato giustamente dal cittì della nazionale, meglio chiedere consiglio a un maestro.

MAI UTILIZZARE I VETRI PER FERMARSI
Vi siete mai chiesti se uno scontro troppo violento contro i vetri può causarne la rottura? La risposta è sì: tre anni fa è capitato anche nel World Padel Tour, a Paquito Navarro in Portogallo, mentre il mese scorso è successo al top-10 azzurro Alessandro Tinti, che in un torneo Open a Rende (Calabria) ha sfondato la parete di fondo rimediando qualche punto di sutura al collo. Tanto dovrebbe bastare per tenere alta l’attenzione, ed evitare di sbattere volontariamente contro le pareti. Oggi è il vizio di molti, che le utilizzano per fermarsi dopo uno scatto all’indietro, ma si tratta di un’abitudine molto rischiosa, quindi da eliminare assolutamente. “Andare contro il vetro con tutto il peso del corpo – dice Spector – è rischiosissimo. Per fermarsi bisogna usare le gambe, non le pareti. Quando io ho imparato a giocare le pareti erano muri di cemento, non vetri: se ci sbattevi addosso ti facevi male, quindi abbiamo imparato a starci alla larga. Se uno si ferma prima di sbattere contro il vetro, il rischio è azzerato. Fatelo”.

Lo spiacevole episodio capitato tre anni fa a Paquito Navarro, durante il Master di Lisbona

NON CORRERE ALL’INDIETRO
Questo è un incidente che può capitare soprattutto ai praticanti meno allenati, o che non brillano in quanto a coordinazione e attitudini sportive. Capita che, quando vengono scavalcati da un pallonetto, invece di girarsi e correre spalle alla rete, oppure muoversi lateralmente, abbiano la tendenza a correre all’indietro, cioè dando le spalle alla parete di fondo campo. “Una corsa veloce all’indietro – dice Spector – può portare alla perdita dell’equilibrio, e quindi a una caduta rovinosa. D’istinto chi cade prova a fermarsi mettendo le mani a terra, scelta che in questo caso porta parecchi rischi. Conosco persone che per questo motivo si sono rotte entrambi i polsi”. Può bastare per capire di evitarlo, no?

EVITA RISCHI INUTILI (NON SEI AL WORLD PADEL TOUR)
Guardando i campioni del World Padel Tour è naturale essere affascinati dalle loro giocate spettacolari, in particolar modo dalla capacità di molti di correre fuori dalla gabbia in un batter d’occhio, per riaprire dei punti apparentemente conclusi. Chi non ha mai sognato di farlo mente, ma c’è un piccolo dettaglio che va tenuto in considerazione, e che in tantissimi non conoscono: nella gran parte dei campi di club, il gioco all’esterno della gabbia non è consentito. È permesso esclusivamente nei campi appositi, con gli spazi e le distanze regolamentari anche all’esterno di grate e pareti. “Pertanto – dice Spector – correre alla massima velocità nei pressi della rete su un campo di quelli comuni equivale a prendersi un rischio inutile. Si può inciampare nella rete, colpire il paletto e altro ancora. Gli spazi sono stretti, ancora di più a certe velocità, quindi il rischio di farsi male diventa concreto”. Il tutto per un punto… già concluso. Meglio evitare.

Il gioco all'esterno della gabbia: nella maggior parte dei campi di club non è consentito, per questione di spazi

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