Malgrado i tanti rumors circolati nel corso del 2021, Ale Galan e Juan Lebron hanno chiuso per la seconda volta da numeri uno, continueranno nel loro progetto vincente e non si accontentano. “Il nostro apice – ha detto il madrileno – non è arrivato. Possiamo migliorare ancora e lavoreremo per riuscirci”
di Marco Caldara | 28 dicembre 2021
A inizio stagione sembrava che Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez riuscissero a vincere più di loro, poi che Paquito Navarro e Martin Di Nenno potessero scippargli la vetta della classifica mondiale, e invece anche nel 2021 i padroni del World Padel Tour sono stati Ale Galan e Juan Lebron, capaci di resistere agli assalti dei rivali e di chiudere l’anno vincendo (per la prima volta insieme) il Master Final di Madrid.
Il motivo? Semplice: per la direzione che ha preso il padel moderno, i due formano la coppia più forte del circuito, per esplosività, velocità di gioco e capacità di coprire il campo. Rispetto alla stagione precedente – nella quale però i tornei erano stati molti meno, causa emergenza sanitaria – gli è mancata un po’ di continuità, ma se si parla di titoli vinti sono stati inavvicinabili grazie a sette successi, oltre il doppio rispetto alle coppie rivali e tre in più di Sanyo Gutierrez, che ne ha vinti tre con Bela e uno con Agustin Tapia.
“Quest’anno – ha detto Galan in un’intervista al quotidiano argentino Olè – è stato quasi perfetto. Abbiamo vinto sette tornei e il Campionato del mondo di Doha, siamo tornati a essere maestri (per lui è la seconda volta, per Lebron la prima, ndr) e abbiamo difeso il nostro numero uno. Eppure, nonostante tutto, credo che il nostro apice non sia ancora arrivato. Possiamo migliorare ancora. Presto ci metteremo al lavoro per il 2022, con l’obiettivo di fare sempre di più”.
Il momento più delicato dell’anno di Galan/Lebron è arrivato fra fine ottobre e dicembre. Dopo il successo a Minorca non sono riusciti ad arrivare in finale per quattro tornei consecutivi, mentre Navarro/Di Nenno ce l’hanno fatta per ben otto tornei di fila e con un titolo in Messico (dove invece si sono arresi in tre set a Ruiz/Stupaczuk) sarebbero diventati numero uno.
“Negli ultimi tornei – ha detto ancora Galan – Paquito e Martin si sono avvicinati molto, e ovviamente quello di vincere la Race era uno degli obiettivi della nostra stagione. Ma non abbiamo badato molto agli avversari, perché sappiamo che in fondo dipende tutto da noi stessi. Il Master Final l’ha provato: sapevamo che se fossimo riusciti a esprimere il nostro miglior padel, come non abbiamo saputo fare nel mese e mezzo precedente, il risultato sarebbe arrivato. E così è stato”.
“Il Master Final – ha aggiunto il 25enne di Madrid – è stato una grande motivazione: da qualche anno ho lì opportunità di giocarlo, e lo vedo come un premio perché soltanto le migliori otto coppie del mondo ci arrivano. In più, il fatto che fosse di nuovo a Madrid, la mia città e il luogo dove ci alleniamo, ha aumentato ancora di più la voglia di vincere. Dopo una stagione lontano da casa, ci siamo potuti concentrare solamente sul gioco, senza pensare ai viaggi e a tutto il resto”.
Anche nel 2021, malgrado in molti abbiano ripetutamente suggerito a Galan di cambiare compagno a causa di qualche atteggiamento non sempre rispettoso del suo compagno, i due spagnoli sono andati avanti col proprio progetto e alla fine hanno avuto di nuovo ragione. “Ci sono stati degli alti e bassi – ha aggiunto –, ma siamo rimasti uniti. Il nostro progetto è solito, e non guardiamo ai nostri rivali se non quando ce li troviamo dall’altra parte della rete. Si parla sempre molto della nostra coppia, ci sono tanti rumors su di noi, ma a me e Juan piace pensare solamente al gioco”.
Una delle soluzioni più chiacchierate è stata la possibilità di vedere Galan e fianco di Arturo Coello nel 2022. Il giovane di Valladolid ha continuato il suo percorso di maturazione, e nella finale dei mondiali giocata insieme contro l’argentina i due hanno espresso un padel incredibile, lasciando le briciole a una coppia di altissimo livello come Gutierrez/Tapia. Ma (almeno per ora) Galan non ne vuole sapere.
“Non ci ho pensato nemmeno un secondo – ha aggiunto –, perché non ho mai considerato la possibilità di cambiare compagno. Se ne parla tanto, da sempre, e pare che ogni due o tre tornei io e Juan dobbiamo separarci. Eppure siamo al numero uno da due anni. Quelli che hanno finito per separarsi sono tutti i nostri rivali, mentre noi andiamo avanti sulla nostra strada”.
Chiusa la stagione, Galan si è preso qualche giorno di vacanza in Messico, con i genitori e la sorella Alba, anche lei giocatrice professionista. “Dopo una stagione così lunga – ha spiegato – è importante staccare completamente. È un momento necessario per riposare la mente. Probabilmente continuerò ad allenarmi, perché mi piace e mi fa sentire bene, ma la stanchezza mentale è tanta. Per questo voglio solo godermi a pieno le vacanze, e non pensare a tornei, partite, viaggi e quant’altro”.
Se lo merita, anche se stavolta di tempo per rilassarsi ce ne sarà meno del solito, perché il via al 2022 del World Padel Tour è fissato per il 22 febbraio a Miami. Non era mai capitato che una stagione iniziasse così presto.