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Padel

66 squadre per gli scudetti FITPRA: appuntamento a Roma

Sarà il Villa Pamphili Padel Club di Roma la sede delle finali scudetto della Coppa Italia padel FITPRA by Noberasco, che si avvicina alla conclusione di una prima edizione da record. È andata alla grandissima sotto tutti i punti di vista, e l’evento finale si annuncia imperdibile. In pieno stile FITPRA

di | 30 luglio 2021

Sono partite in 880, e dopo gironi provinciali, Fase Oro e Master Regionale ne sono rimaste solamente 66. Saranno le formazioni che dal 24 al 26 settembre si giocheranno lo scudetto della Coppa Italia padel FITPRA by Noberasco, in palio sui campi del Villa Pamphili Padel Club di Roma.

Un centro importantissimo nell’universo del padel italiano, e non solo perché con i suoi otto campi panoramici, più area relax e tanti altri servizi è uno dei più apprezzati dello Stivale. Ma anche perché è sempre in pole position quando si tratta di organizzare kermesse di spessore: a marzo aveva ospitato il primo evento stagionale in Italia del Cupra FIP Tour, il circuito di tornei dell’International Padel Federation, mentre la scorsa settimana è stato teatro della tappa inaugurale del Circuito Slam padel by Mini, la manifestazione più importante organizzata dalla Federtennis.

A fine settembre, invece, lascerà per una settimana i professionisti per tuffarsi nello splendido mondo degli amatori FITPRA, nel quale il gioco è lo stesso (seppur a livello inferiori) e la voglia di prendersi il titolo anche, ma aumentano socialità, voglia di stare insieme e divertirsi.

Sono tre dei tratti distintivi delle finali che gli oltre 200 atleti impegnati troveranno nella Capitale, dove nell’arco di un fine settimana si concluderà un evento dall’enorme successo, sotto tutti i punti di vista. Da quello numerico, perché nel giro di poche settimane la Coppa Italia padel FITPRA by Noberasco ha raggiunto un numero di adesioni addirittura insperato. Da quello organizzativo, visto che tutti gli aspetti burocratici di ogni incontro sono stati affidati direttamente ai protagonisti (online). E anche o soprattutto da quello emotivo, regalando enormi soddisfazioni a tantissimi amatori di tutta Italia, ulteriormente stimolati a fare bene da quelle dinamiche di squadra che con lo sport della pala si sposano a meraviglia.

Superate le prime tre fasi della competizione, ora per le squadre amatoriali più forti della Penisola è il momento di qualche giorno di vacanza ma anche degli allenamenti, per arrivare a Roma tirati a lucido. Anche perché l’evento finale non dà la possibilità di sbagliare: le formazioni che vorranno conquistare il primo titolo amatoriale a squadre nella storia del padel italiano dovranno farlo passando da un tabellone a eliminazione diretta, che si annuncia combattutissimo fin dai primi incontri del venerdì, dato il livello piuttosto simile fra molti dei team provenienti da ogni parte d’Italia.

Solo chi riuscirà a vincere tutte le sfide (anche nelle finali ogni incontro prevede due match, come successo per l’intera manifestazione) potrà cucirsi sul petto gli scudetti, destinati a diventare uno dei traguardi più ambiti dalla grande famiglia del padel amatoriale. Perché poter dire di essere campioni d’Italia fa sempre un certo effetto, ma anche perché la vittoria del titolo significherebbe aver fatto il pieno di partite, emozioni ed entusiasmo in un evento che punta a lasciare il segno, in pieno stile FITPRA. Come? Con grande attenzione a chi ciò succede in campo, ma anche un occhio di riguardo per tutto ciò che circonda l’evento sportivo in sé, per trasformare l’esperienza dei partecipanti in qualcosa di unico.

Da lì l’idea di stipulare una convenzione con l’hotel annesso alla struttura, in modo che tutti i giocatori frequentino gli stessi ambienti e trascorrano tre giorni a tutto padel. Il desiderio è farli sentire parte fondamentale dell’evento anche dopo l’eliminazione, e continuare a vederli fino a domenica sui campi del Villa Pamphili Padel Club, come spettatori e tifosi dei loro stessi avversari. Per la serata di sabato è anche prevista una piccola festa, che coinvolgerà tutti i protagonisti: da coloro che avranno già detto addio ai sogni di gloria, a chi tornerà in campo all’indomani per puntare al tricolore amatoriale. Un obiettivo da inseguire col massimo dell’impegno, ma senza rinunciare a un po’ di sano divertimento.

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