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Nicola Pietrangeli: "L'Italia di Davis oggi fa paura a tutti"

Le parole di Nicola Pietrangeli in vista dell'esordio dell'Italia nella fase a gironi di Coppa Davis a Bologna. Il più forte tennista azzurro di sempre ha parlato a Sky Sport in occasione della festa per i suoi 90 anni. E ha raccontato della telefonata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

12 settembre 2023

Alle 12,30 a casa Pietrangeli squilla il telefono. "Rispondo. Mi dicono: Signor Pietrangeli, è il Quirinale" racconta a Sky Sport il campione che ha fatto la storia del tennis italiano a margine della festa al Circolo Canottieri Roma per il suo novantesimo compleanno. "E non ho parlato con i corazzieri - precisa -. Essere chiamato dal Presidente della Repubblica, lascio immaginare che impressione, che onore e che piacere mi abbia fatto".

E' stata una lunga giornata di celebrazioni per Pietrangeli, il tennista italiano che ha raggiunto la miglior posizione in classifica di sempre. E' stato infatti considerato numero 3 del mondo nel 1959 e 1960, gli anni dei due trionfi consecutivi al Roland Garros, quando le classifiche del tennis venivano stilate da autorevoli giornalisti, come il britannico Lance Tingay. Da domani Pietrangeli sarà a Bologna, per la fase a gironi di Coppa Davis. Ed è ottimista sulle possibilità degli azzurri. "dopo dieci anni in cui siamo stati mantenuti dalle ragazze che hanno fatto un lavoro straordinario nel tennis, ha ora una squadra fortissima che secondo me fa paura a tutti" ha detto.

Alla Unipol Arena, all'esterno dell'impianto che ospita gli incontri, una serie di immagini suggestive su speciali totem raccontano la vita e la carriera del simbolo del tennis italiano, il giocatore che ha disputato e vinto più partite nella storia della manifestazione, non solo per l'Italia.

"Per un qualsiasi atleta di qualsiasi sport, essere chiamato in nazionale è un onore - ha detto a Sky Sport -, la gente dovrebbe fare carte false per giocare in nazionale. Oggi purtroppo la Coppa Davis l'hanno imbastardita, non è più quella di una volta". Ma le dinamiche di squadra, per vincere da giocatore o da capitano, come nel caso di Pietrangeli, condottiero dell'unico successo azzurro finora in Coppa Davis a Santiago del Cile nel 1976, non cambiano.

 "Non c'è un segreto per vincere, c'è la bravura e la fortuna di giocar bene in quel momento lì" ha detto. A Bologna non ci sarà il numero 1 d'Italia, Jannik Sinner, quarto nella Race, la classifica basata sui risultati stagionali, e vicinissimo alla qualificazione matematica per le Nitto ATP Finals di Torino. "Quando vincerà uno Slam Sinner? Se avessi la palla di vetro, andrei a scommettere subito - ha scherzato -. Sinner è un gran bravo giocatore. Secondo me comincerà a vincere, come gli altri, quando Djokovic smetterà perché è un campione con la C maiuscola. Gli altri sono tutti bravissimi giocatori e Sinner è uno di loro".


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